Virtus-Olimpia, la semifinale LBA è sfida totale: 47 scudetti sul piatto

47 scudetti in campo, rivalità leggendaria e due modelli economici a confronto: Virtus Bologna e Olimpia Milano si giocano la finale e la supremazia del basket italiano.

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Duello d’élite
Image Credits: LBA

47 scudetti, due capitali del basket italiano, un solo biglietto per la finale. Ma ridurre Virtus Bologna-Olimpia Milano a una semplice semifinale playoff sarebbe un errore di prospettiva. Perché qui non si gioca solo l’accesso all’atto conclusivo della Serie A LBA 2024/2025, ma qualcosa di ben più profondo: la leadership cestistica in Italia, la conferma di chi, tra le due superpotenze, comanderà il movimento tricolore.

Dopo quattro stagioni consecutive in cui Virtus e Olimpia si sono affrontate in finale scudetto (con un bilancio di 3-1 per Milano), l’epico scontro si consuma questa volta in semifinale. Si parte sabato 1° giugno alle ore 19 alla Segafredo Arena di Bologna, primo atto di una serie che potrebbe durare cinque gare ma che promette già scintille. Le due squadre si ritrovano per la settima volta in stagione, con il bilancio attuale che recita 3-3: doppia vittoria Virtus in regular season, Supercoppa e Coppa Italia a Milano, 1-1 negli scontri diretti di Eurolega. Nessun’altra rivalità, oggi, è così ramificata e intensa.

Due mondi a confronto: Armani vs Zanetti

Alle spalle di questa contesa non ci sono solo due roster ricchi di talento, ma due modelli gestionali e imprenditoriali che hanno cambiato il volto del basket italiano. Giorgio Armani e Massimo Zanetti, attraverso investimenti continui e una visione internazionale, hanno trasformato Olimpia e Virtus nelle due locomotive del movimento, le uniche italiane in Eurolega

L’Olimpia Milano beneficia di un sostegno finanziario costante e significativo da parte del gruppo Armani, che consente al club di mantenere un alto livello competitivo sia in Italia che in Europa. La Virtus Bologna, invece, ha adottato un approccio più graduale, con una crescita sostenuta dei ricavi e interventi mirati degli azionisti per garantire la stabilità finanziaria.

Dati economici

Entrando nel dettaglio, secondo le stime pubblicate da BasketNews per la stagione 2024/25, l’Olimpia Milano dispone di un budget complessivo di circa 39 milioni di euro, posizionandosi al secondo posto tra le squadre di Eurolega, dietro solo al Real Madrid. Il monte ingaggi per giocatori e staff tecnico ammonta a 14,5 milioni di euro, collocando il club milanese al settimo posto in questa specifica classifica.

Dall’altra parte, la Virtus Bologna presenta un budget totale stimato di 25 milioni di euro, con un monte stipendi di 10 milioni di euro, posizionandosi rispettivamente al decimo e all’undicesimo posto tra le squadre partecipanti all’Eurolega.

Virtus-Olimpia: statistiche

Dati che, se in Europa vedono le due società così lontane, in Italia le piazzano tra le prime. Una supremazia economica e tecnica che infatti si riflette in numeri da capogiro: 31 scudetti Milano, 16 Bologna, 217 confronti diretti con i lombardi avanti 121-96, e una rivalità che affonda le radici nel 1979, prima finale vinta dalla Virtus.

Quella tra Milano e Bologna è anche la sfida tra le ultime due italiane a trionfare in Europa: Olimpia campione della Coppa dei Campioni nel 1987 e 1988, Virtus trionfante nel 1998 e 2001. Due storie nobili, che tornano a incrociarsi per scrivere una nuova pagina di pallacanestro.

I leader: Shengelia e Mirotic

Il duello dentro il duello sarà quello tra Tornike Shengelia e Nikola Mirotic, due tra i giocatori più influenti d’Europa. Il georgiano della Virtus, corteggiato dal Barcellona, ha dimostrato ancora una volta il suo valore nel momento decisivo: reduce da un trauma cranico, ha deciso gara-5 contro Venezia con una prestazione monumentale. Mirotic, vicino al Monaco, ha invece attraversato la serie con Trento con l’efficacia di un metronomo: sempre in doppia cifra, sempre decisivo, sempre sotto controllo.

Ma le stelle non si fermano qui. Marco Belinelli, fin qui utilizzato con il contagocce (17 punti totali nei quarti), potrebbe essere l’arma segreta di coach Dusko Ivanovic. Dall’altra parte, Shavon Shields, uomo simbolo dell’Olimpia, va a caccia della settima finale consecutiva in Serie A, tra Milano e Trento, con 693 punti realizzati nei playoff: è il quinto di sempre nella storia del club, a un passo da Bob McAdoo.

Panchine di carisma e visione

Il confronto tecnico è altrettanto affascinante. Milano si affida ancora una volta all’esperienza e al carisma di Ettore Messina, già quattro volte campione d’Europa, che conosce questa rivalità in ogni sua sfumatura.

Bologna ha trovato invece in Dusko Ivanovic un condottiero capace di rimettere ordine e dare identità: il serbo sogna di diventare campione in un quarto campionato diverso, dopo Svizzera, Francia e Spagna. Il tutto arricchito da due finali di Eurolega già disputate in carriera.

Virtus-Olimpia, semifinale LBA: oltre la finale

Se il calendario dice semifinale, la realtà dice atto supremo. Perché a prescindere da chi affronterà Brescia o Venezia in finale, l’impressione è che chi uscirà vincitore da questa serie si presenterà come favorito assoluto per il titolo. Per Milano, significherebbe puntare al quarto scudetto consecutivo. Per Bologna, spezzare l’egemonia biancorossa e tornare a conquistare il tricolore a quattro anni di distanza dal trionfo del 2021.

E allora, che sia Belinelli o Shields, Shengelia o Mirotic, Ivanovic o Messina, la certezza è una sola: da sabato, la storia del basket italiano torna a scriversi tra Bologna e Milano. E lo farà con la tensione, la qualità e la gloria che solo le grandi rivalità sanno offrire.

Perché qui non si gioca solo una semifinale: qui si gioca la corona di regina del basket italiano.

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