Con una prova di forza schiacciante in Gara-3, la Virtus Segafredo Bologna ha conquistato lo Scudetto numero 17 della sua storia, travolgendo la Germani Brescia per 96-74 e chiudendo la serie finale con un secco 3-0. È il decimo titolo dell’era playoff per il club bianconero, arrivato quattro anni dopo il precedente. Un traguardo che conferma la Virtus al secondo posto nell’albo d’oro del basket italiano dietro solo all’Olimpia Milano (31 titoli), battuta in semifinale.
Il successo arriva al termine di una stagione tutt’altro che lineare: una dolorosa eliminazione in Coppa Italia, una Supercoppa persa contro i rivali milanesi e una deludente Eurolega chiusa al penultimo posto avevano fatto vacillare l’ambiente felsineo.
Il cambio di allenatore – via Luca Banchi, dentro Dusko Ivanovic – ha risollevato la squadra al momento giusto, con un playoff dominato dalla semifinale in avanti. In finale, Toko Shengelia è stato il faro: 29, 15 e 31 punti nelle tre gare contro Brescia gli sono valsi il titolo di MVP, mentre tutto il gruppo ha dedicato la vittoria ad Achille Polonara, assente per un’improvvisa diagnosi di leucemia mieloide.
Un titolo dal forte valore simbolico, ma quanto vale realmente vincere lo Scudetto di Serie A?
Quanto vale uno Scudetto LBA
A differenza di altri sport come il calcio, dove la vittoria del campionato porta con sé premi diretti e indiretti rilevanti (tra diritti TV, bonus, sponsorizzazioni e marketing), nel basket italiano i ritorni economici legati al tricolore sono decisamente più contenuti.
In Lega Basket Serie A (LBA), i ricavi televisivi vengono distribuiti equamente tra le partecipanti, senza riconoscimenti particolari per chi conquista il titolo. I bonus, secondo le ultime informazioni disponibili, si aggirano intorno ai 125.000 euro. Nessun ulteriore premio economico ufficiale è previsto per il primo posto.
L’effetto Scudetto sul bilancio
Un titolo nazionale non stravolge i conti, ma può contribuire a contenere le perdite o migliorare il saldo operativo, soprattutto se associato a un aumento del pubblico (abbonamenti, biglietteria, hospitality) e a nuove iniziative di marketing.
Tuttavia, nel contesto attuale del basket italiano – dove molte società faticano a raggiungere il pareggio di bilancio – lo Scudetto è soprattutto un investimento reputazionale, utile a consolidare un progetto sportivo di lungo termine, ma non sufficiente da solo a garantirne la sostenibilità economica.
Per quella, diventano fondamentali sponsor e lungimiranza nel progetto.
Nello specifico della Virtus Bologna, Massimo Zanetti – il presidente – ha adottato un approccio più graduale, con una crescita sostenuta dei ricavi e interventi mirati degli azionisti per garantire la stabilità finanziaria. Non è un caso se la squadra bolognese è cambiata nelle stesse settimane in cui il club di Massimo Zanetti ridisegnava i propri equilibri piantando due bandierine decisive: la permanenza in Eurolega con una licenza triennale – garanzia tecnica e commerciale fondamentale – e l’acquisto delle quote di Carlo Gherardi, che ha reso Zanetti il riferimento unico e indiscusso dell’ambiente bianconero.
Dopo il titolo, a Bologna inizia un nuovo ciclo. Diversi protagonisti lasceranno la squadra – Toko Shengelia e Marco Belinelli su tutti – alcuni innesti tutti italiani sono in arrivo.
I soldi ricevuti nel corso della scalata al titolo e la diminuzione del monte stipendi – attualmente di 10 milioni di euro – potrebbero generare un bel tesoretto per una Virtus dalla situazione tutto tranne che stabile.