Sfida a otto per la guida del CONI: si elegge il nuovo presidente

Il CONI elegge il suo nuovo presidente. Otto i candidati ufficiali, ma la corsa sembra delinearsi come una sfida a tre. Tutti i dettagli su meccanismi di voto, elettori e poteri della presidenza.

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Elezioni CONI 2025
Image Credits: CONI

Oggi giovedì 26 giugno 2025 il Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI) si riunisce per eleggere il suo nuovo presidente. Un passaggio cruciale per lo sport italiano, che si prepara ad affrontare il quadriennio che culminerà con i Giochi Olimpici di Los Angeles 2028.

Giovanni Malagò, in carica dal 2013, ha infatti completato i suoi tre mandati: la normativa prevede un limite massimo che gli ha impedito di ricandidarsi, nonostante il tentativo – rimasto inascoltato – di ottenere una proroga in vista delle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026.

Presidente CONI: otto candidati, una sfida mai così affollata

La Commissione elettorale ha ammesso otto candidati alla corsa per la presidenza: Franco Carraro, Duccio Bartalucci, Luciano Buonfiglio, Mauro Checcoli, Pierluigi Giancamilli, Carlo Iannelli, Giuseppe Macchiarola e Luca Pancalli. Si tratta del numero più alto di sempre nella storia dell’ente, superando il precedente record di sei nel 2001.

La corsa, almeno formalmente aperta, si è di fatto già stretta attorno a tre figure di spicco:

  • Luciano Buonfiglio, presidente della Federcanoa, considerato vicino a Malagò e ben inserito nelle dinamiche federali.
  • Luca Pancalli, storico presidente del Comitato Italiano Paralimpico, forte di una solida rete politica e di un buon rapporto con il ministro dello sport Andrea Abodi.
  • Franco Carraro, già presidente del CONI tra il 1978 e il 1987, figura esperta e accreditata come possibile soluzione di mediazione qualora gli altri due candidati principali non riuscissero a ottenere una maggioranza.

Elezioni CONI: meccanismi e quorum

Le operazioni di voto si tengono presso il Centro di Preparazione Olimpica “Giulio Onesti” all’Acqua Acetosa, a partire dalle ore 10:00. Saranno 81 i membri del Consiglio Nazionale chiamati a esprimere la propria preferenza. Tra loro, i presidenti delle federazioni sportive, rappresentanti degli atleti e dei tecnici, membri del CIO (tra cui lo stesso Malagò), e rappresentanti territoriali e delle discipline associate.

Il meccanismo elettorale è a più turni:

  • Al primo scrutinio viene eletto il candidato che ottiene almeno 41 voti su 81.
  • Al secondo e terzo turno sarà sufficiente la maggioranza assoluta dei presenti.
  • Dal quarto scrutinio in poi, basterà la maggioranza relativa.

In caso di perfetta parità al quarto scrutinio, sarà eletto il candidato più anziano di età, un dettaglio che rende Carraro teoricamente avvantaggiato in caso di stallo prolungato.

Chi vota

Nel dettaglio, gli 81 aventi diritto al voto comprendono:

  • Presidenti delle 45 Federazioni Sportive Nazionali (come FIGC, FIPAV, FIDAL, FCI, FITP, ecc.)
  • Rappresentanti degli atleti (tra cui Gregorio Paltrinieri, Elena Cecchini, Valentina Marchei, Federico Pellegrino)
  • Rappresentanti dei tecnici
  • Membri CIO (Malagò, Ferriani, Pellegrini)
  • Esponenti delle discipline sportive associate, degli enti di promozione e dei territori regionali

 Le federazioni di Tiro a Segno e Automobilismo, attualmente commissariate, non esprimeranno voto.

Durata del mandato e poteri del presidente CONI

Il presidente resterà in carica per un mandato quadriennale (2025-2028). Il suo ruolo, secondo l’articolo 8 dello Statuto CONI, è di primaria responsabilità: ha rappresentanza legale dell’ente a livello nazionale e internazionale, presiede il Consiglio Nazionale e la Giunta, convoca le assemblee, formula proposte e può adottare provvedimenti urgenti, con obbligo di ratifica.

Il nuovo presidente sarà anche figura chiave nel rapporto con il Governo e il Ministero dello Sport, e dovrà gestire la transizione verso Milano-Cortina 2026 (sotto la guida della Fondazione di cui Malagò resta presidente) e preparare il sistema sportivo italiano a nuove sfide, tra cui le riforme della governance sportiva e il consolidamento del ruolo degli atleti paralimpici.

Una presidenza pesante da ereditare

Con tre mandati consecutivi, Giovanni Malagò ha guidato il CONI per 12 anni, promuovendo il rilancio internazionale dello sport italiano e portando a casa l’assegnazione delle Olimpiadi invernali del 2026. Prima di lui, solo due figure hanno segnato altrettanto profondamente la storia del comitato: Giulio Onesti, presidente per 34 anni dal 1944 al 1978, e Gianni Petrucci, in carica dal 1999 al 2013.

Chiunque sarà chiamato a raccogliere il testimone, dovrà misurarsi con una struttura complessa, dove sport, politica, diplomazia e interessi federali si intrecciano in un equilibrio sempre delicato. Con una certezza: questa non sarà solo una giornata elettorale, ma l’inizio di una nuova stagione per lo sport italiano.