L’Eurolega rinnova l’alleanza con IMG per un altro decennio: si complicano i piani dell’NBA

Il prolungamento dell’accordo tra la massima competizione cestistica europea e l’agenzia titolare dei diritti ne rafforza la posizione rispetto alle mire espansionistiche dell’NBA.

Eurolega IMG NBA
si compatta il fronte
Stefano Tonut (Credit image: LBA)

L’Eurolega rinforza la sua posizione per contenere le mire NBA. La massima competizione cestistica europea, come riportato da Sport e Finanza, ha prolungato l’accordo in vigore con IMG fino alla stagione 2035-36.

La rinnovata intesa, avallata da tutti i tredici club che hanno la qualifica di membri permanenti, pone la competizione in una posizione di forza nei confronti dell’NBA, rendendone più complicato il piano dello sbarco in Europa.

Eurolega IMG NBA – Le basi per il rinnovo dell’accordo

Allo stesso tempo, i rapporti tra Eurolega e IMG non sono sempre stati idilliaci: se è vero che quest’ultima ha contribuito significativamente allo sviluppo commerciale della lega comunitaria, i club erano insoddisfatti del modello di ripartizione degli introiti.

Dentro questa frattura poteva inserirsi proprio la lega statunitense, anche se le due entità sono riuscite a stemperare le tensioni rinnovando il loro matrimonio con un ruolo ridimensionato, anche in termini economici, per IMG.

A giocare un ruolo cruciale nelle trattative è stata anche l’assegnazione delle Final Four ad Abu Dhabi per i prossimi due anni, fortemente caldeggiata da IMG che così ha superato il target di ricavi necessari per il prolungamento automatico.

Si ritiene tuttavia che l’agenzia media non abbia voluto forzare la mano esercitando la clausola, ma piuttosto abbia mantenuto un approccio conciliante con il gotha del basket europeo rinegoziando i termini del contratto originale.

Eurolega IMG NBA – Un’occasione persa per Adam Silver

La lega guidata da Adam Silver non è riuscita infatti a capitalizzare la finestra strategica rappresentata dall’imminente scadenza delle licenze dei membri permanenti, prevista nel 2025-26, in concomitanza con il termine del vecchio contratto con IMG.

Sembrava infatti potesse esserci lo zampino dell’NBA dietro lo stallo sul rinnovo delle licenze fino al 2040 che era nell’aria nella scorsa estate ma che poi non si è mai concretizzato, mentre si rincorrevano le voci di dialoghi costanti tra NBA e top club europei.

«Resteremo tutti uniti – ha affermato Paulius Motiejunas, ceo dell’Eurolega -. E continueremo a pensare a come far crescere ulteriormente la lega».

Ora il nuovo accordo dovrebbe comportare il parallelo rinnovo delle licenze dei team per un periodo equivalente, mantenendo intatta l’unità della competizione e la compattezza delle squadre di vertice europee.

«È stabilità – prosegue Motiejunas è rassicurante sapere di avere qualcuno che ti supporta e lavora fianco a fianco per aiutarti a far crescere il prodotto. E, ovviamente, in questi tempi turbolenti, mantenere tutti uniti è davvero importante».

Eurolega IMG NBA – Il potenziale commerciale alla base dell’interesse dagli USA

Motiejunas è stato nominato ceo nel 2023, con il suo mandato caratterizzato da due principali obiettivi: in primis un migliore sfruttamento commerciale della competizione, e allo stesso tempo mantenere l’integrità nella composizione partecipanti scongiurando il rischio di defezioni di alcune squadre potenzialmente attratte dalle sirene NBA.

È proprio sul punto della monetizzazione che l’NBA spinge forte, non ritenendo l’Eurolega un prodotto in grado di sprigionare il considerevole potenziale commerciale dato dalla spettacolarità della competizione e dalla consistenza della fanbase.

Il commissario della NBA, Adam Silver, ha dichiarato a più riprese che la lega sta esplorando la possibilità di lanciare una nuova competizione in Europa, senza scendere nei dettagli del modello che ha in mente.

Eurolega IMG NBA – Il supporto degli stati del Golfo e il sostegno della FIBA

L’NBA, oltre a rappresentare un concorrente diretto dell’EuroLeague sul continente, avrebbe cercato di coinvolgere i top club di Eurolega nel suo nuovo progetto, spalleggiata anche da investimenti dagli stati del Golfo, secondo quanto riporta The Athletic.

A questi si sarebbero aggiunte nuove formazioni, secondo il modello statunitense dell’espansione, in ottica anche di coinvolgere geografie al momento non rappresentate in Eurolega, come il Regno Unito e gli stessi paesi Arabi.

Oltre al supporto economico dagli stati del Golfo, l’NBA avrebbe ricevuto per le sue mire espansionistiche il sostegno istituzionale della FIBA, che da dietro le quinte starebbe orchestrando l’operazione.

«Tutte queste organizzazioni riconoscono il potere dello sport in Europa – ha dichiarato Adam Kelly, presidente di IMGe, quando si parla di basket, l’EuroLeague è il meglio del meglio».

L’Eurolega si dice pronta al dialogo

Il nuovo accordo compatta il fronte dei club europei, e sposta il livello di interlocuzione dalla singola squadra all’Eurolega stessa. In caso l’NBA volesse portare avanti i propri piani, dovrà dialogare con la sua omologa europea, che agirà in rappresentanza dei suoi membri.

Dalle parole di Motiejunas traspare fiducia per gli sviluppi futuri, con il dirigente lituano che è consapevole che l’EuroLeague è in una posizione più solida: «Siamo chiaramente più forti, perché dalla nostra parte sappiamo cosa ci riserva il futuro».

Motiejunas a questo punto non vede l’NBA come una minaccia, ma si è detto aperto a dialogare. Sul tema è intervenuto anche Kelly, che ha avvertito che lanciare una nuova lega in Europa non sarà facile, considerando il forte radicamento dei marchi sportivi europei.

«L’ingresso di nuove leghe o nuovi sport nel mercato europeo è molto complesso. Abbiamo visto la sfida affrontata dal calcio con il tentativo di lanciare la Superlega – ha commentato Kelly -. I tifosi europei sono molto attaccati ai brand affermati, che detengono un enorme potere e prestigio. Nel basket europeo, questi brand sono tutti all’interno dell’EuroLeague. L’NBA affronterà difficoltà significative se cercherà di entrare in questa regione».

Il percorso verso la sostenibilità economica dei club di Eurolega

Anche l’Eurolega non resta ferma a guardare di fronte agli spifferi espansionistici che arrivano da oltreoceano, con Motiejunas che non esclude la possibilità di aggiungere nuove squadre, anche a livello permanente.

La speranza è che l’accordo consentirà all’Eurolega di aumentare ulteriormente i ricavi, una priorità per i club membri, considerando che molti team europei di basket perdono denaro.

Questo risolverebbe alla radice le ragioni per cui l’NBA guarda al basket europeo, e ridurrebbe l’appeal del progetto agli occhi delle squadre del Vecchio Continente, ancora alla ricerca della sostenibilità economica.

Dall’inizio della partnership tra le due entità nel 2016, i ricavi sono quintuplicati da secondo quanto sostenuto da Kelly; tuttavia, la strada da fare è ancora molto lunga, e l’ecosistema del basket europeo è in un momento di repentina evoluzione.