Come funzionano i montepremi nel tennis? Questa domanda si intreccia con un sistema complesso che combina enormi somme di denaro, costi organizzativi, dinamiche politiche e strategie di sviluppo globale dello sport.
Secondo un’analisi di The Athletic, l’economia dei tornei di tennis, dai Grandi Slam agli eventi minori, riflette una realtà intricata in cui i giocatori ricevono una quota dei ricavi ben inferiore rispetto a quella prevista in altri sport professionistici.
I quattro Grandi Slam – Australian Open, Roland Garros, Wimbledon e US Open – rappresentano l’apice del tennis mondiale. Ogni anno annunciano premi record, con cifre che crescono costantemente.
Per esempio, i giocatori degli Australian Open 2025 si contenderanno un montepremi di 59 milioni di dollari, 6,2 milioni in più rispetto al 2024. Tuttavia, il montepremi rappresenta solo una frazione delle entrate complessive generate dagli Slam.
Ad esempio, gli US Open 2023 hanno distribuito 65 milioni di dollari in premi su un totale di 514 milioni di dollari di ricavi, una quota pari a circa il 12%. Le organizzazioni che gestiscono gli Slam investono i ricavi in infrastrutture, sviluppo giovanile e tornei minori, contribuendo a sostenere l’intero ecosistema tennistico.
Come funzionano montepremi tennis – Il confronto con altri sport
Nonostante l’aumento costante delle borse dei Grandi Slam di anno in anno, i giocatori ricevono una percentuale dei ricavi che oscilla tra il 15% e il 20%, molto inferiore rispetto ad altri sport.
La NFL e l’NBA, ad esempio, distribuiscono circa il 50% dei ricavi totali ai giocatori.
Novak Djokovic, co-fondatore della Professional Tennis Players Association (PTPA), ha sottolineato questa disparità, richiedendo una revisione della ripartizione economica.
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I Montepremi nei tornei ATP e WTA
Oltre ai Grandi Slam, i tornei ATP e WTA hanno sistemi di distribuzione diversi. Ad esempio, gli eventi di livello 1.000 dell’ATP includono un accordo di partecipazione agli utili che assegna ai giocatori il 50% dei profitti netti.
Tuttavia, la WTA non dispone di una formula analoga, adottando criteri più complessi per la distribuzione dei premi.
L’attuale modello di distribuzione è oggetto di critiche. Gli avvocati della PTPA stanno esaminando possibili elementi anticoncorrenziali nel sistema, cercando di riformare la struttura economica del tennis. In questo contesto, eventi non ufficiali come il Six Kings Slam di Riyadh, con premi record, sfidano l’ordine tradizionale e aprono nuove opportunità per i giocatori.
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Nonostante le difficoltà, gli Slam e le organizzazioni tennistiche continuano a investire in infrastrutture e programmi di sviluppo. Come dichiarato da Tennis Australia (l’organizzatrice dell’Australian Open), i premi in denaro aumentano di pari passo con i ricavi, finanziando al contempo l’intera struttura dello sport.