NBA, l'approdo in Europa passa dalla FIBA: filtrano aperture dal Vecchio Continente

La lega statunitense sta trovando il supporto della FIBA rispetto alle sue mire di espansione, con i protagonisti del basket europeo spettatori interessati della vicenda.

NBA Europa
scenario in evoluzione
Armoni Brooks, Olimpia Milano (Credit image: LBA)

Attesi sviluppi a breve sul dossier NBA-Europa. Questo quanto filtra dalle dichiarazioni di Andreas Zagklis, segretario generale della FIBA, che starebbe valutando l’ipotesi in coordinamento con la lega cestistica statunitense.

«C’è un chiaro interesse da parte dell’NBA e ci sono discussioni in corso con la FIBA – ha dichiarato Zagklis sulle colonne di The Athletic Il prossimo mese mostrerà la direzione che prenderemo in questa questione».

Si avvicina dunque lo scenario di una lega a trazione statunitense in Europa a fare concorrenza all’Eurolega, sfruttando anche la finestra di opportunità legata alla scadenza delle licenze prevista nel 2026.

NBA Europa – I club coinvolti

Le indiscrezioni di stampa hanno infatti riportato che i tredici club fondatori, tra cui figura l’Olimpia Milano, avevano trovato un accordo a giugno per l’estensione delle licenze fino al 2040, con la decisione che tuttavia non sembra essere ancora stata ratificata, forse per il vento che soffia dall’Oceano Atlantico.

Sembra infatti che alcuni tra i principali club europei, tra cui un trio composto dalle due polisportive spagnole Real Madrid e Barcellona oltre alla compagine turca del Fenerbahce, stiano pensando di smarcarsi dall’intesa intrattenendo dialoghi direttamente con l’NBA, come anticipato da Sport e Finanza.

Anche l’Alba Berlino, che lo scorso anno era a un passo dall’esclusione dalla competizione prima di spuntare un rinnovo annuale insieme a PartizanStella Rossa Virtus Bologna, potrebbe essere un target appetibile.

Essendo fuori dal circolo dei tredici club che hanno dato vita alla lega continentale, per Berlino oltre che per le altre squadre sopracitate, a cui si aggiungono anche Parigi e Monaco, sarebbe infatti più agevole la transizione ad una nuova competizione, anche in caso di prolungamento del sodalizio delle tredici.

L’NBA avrebbe infatti messo gli occhi in particolare sui sistemi di sviluppo dei cestisti di questi quattro club, che si segnalano come best practice in questo campo. L’Europa è infatti un mercato di approvvigionamento importante per la lega statunitense, che attinge dal Vecchio Continente il 15% dei giocatori, 60 allo stato attuale.

NBA Europa – Il potenziale commerciale del basket europeo

Il vertice dell’organo regolatore della pallacanestro mondiale ha sottolineato come l’Eurolega non sembra essere in grado di offrire un prodotto sufficientemente appetibile dal lato dello sfruttamento economico: «il basket in Europa sta ottenendo risultati molto inferiori rispetto al suo potenziale commerciale», sostiene Zagklis.

Il progetto avrebbe un impatto dirompente sull’ordine precostituito e i fragili equilibri in campo tra le organizzazioni dei continenti: «è qualcosa che è sotto la nostra attenzione. Abbiamo avuto e continueremo ad avere discussioni con la società che gestisce l’Eurolega. L’obiettivo era cercare di riunire tutti, per ora non è stato possibile. Quindi il nostro compito è continuare ad avere serie conversazioni con i nostri partner dell’NBA», ha precisato Zagklis.

L’organizzazione internazionale, nonostante si mostra decisa nel perseguire i propri progetti, vuole mantenere un’impostazione conciliante con tutti gli stakeholder: «la FIBA ha un approccio molto coerente: vogliamo la crescita del nostro sport, ma allo stesso tempo vogliamo proteggere ciò che sono i fondamenti del nostro ecosistema, che non riguarda solo le regole, ovviamente, o il calendario, ma è una questione di rispetto per le squadre nazionali e le leghe nazionali».

La federazione ha infatti anche un altro fronte di discussione aperto con l’Eurolega, e di riflesso anche con le leghe nazionali, quello legato alla programmazione dei tornei che si sovrappongono con gli impegni nazionali.

«Abbiamo un ecosistema molto sviluppato di leghe nazionali e certamente vogliamo proteggere il lavoro non solo di pochi club, ma di quasi 500 o 600 club che costituiscono la piramide che produce giocatori e ha portato il basket dove è oggi», conclude Zagklis.

NBA Europa – La posizione del commissario Adam Silver

Proseguono dunque le discussioni con il commissario dell’NBA Adam Silver, che, come riportato da Sport e Finanza, ha confermato come la soglia di attenzione della lega a stelle e strisce sugli scenari in Europa è molto elevata.

«Certamente non abbiamo preso decisioni definitive – ha dichiarato Silver all’Associated Press in un’intervista rilasciata nel corso dei Giochi Olimpici di Parigi 2024 -. Continuo a credere che qui ci sia un’enorme opportunità. Non è qualcosa che trasformerà la struttura di una lega nel breve termine. Penso che ci sia appetito tra i proprietari delle nostre squadre per ulteriori investimenti nel basket globale. Abbiamo iniziative in Cina e Africa. Dato il livello del basket qui in Europa, sembrerebbe sensato fare qualcosa anche qui».

Allo stesso tempo, Silver ha sottolineato come le opzioni verranno valutate con calma: «Vogliamo assicurarci di avere una vera comprensione dell’opportunità – prosegue Silver – Ci prenderemo il tempo necessario prima di decidere di portare avanti qualsiasi iniziativa. Certamente non vogliamo danneggiare la solida struttura dell’infrastruttura del basket che è già in essere. Qualunque cosa faremo, penso sia importante che sia un valore aggiunto per la struttura del basket europeo».

Il commissario si è poi soffermato sul tema della generazione di valore nel basket europeo: «in termini di competizioni regionali e pan-regionali qui in Europa, la mia sensazione è che molti investitori stanno perdendo somme significative di denaro ogni anno. La maggior parte delle cose che continuano a perdere denaro senza una traiettoria verso la redditività, alla fine non sopravvive».

NBA Europa – I dialoghi nel corso delle Olimpiadi di Parigi

Silver è poi tornato sull’argomento il mese successivo, in occasione del meeting con il board dei proprietari NBA, raccontando che nel corso della sua visita in Francia ha intrattenuto dialoghi di alto livello riguardo ai piani di espansione.

«Credo sia importante comunicare che siamo impegnati come partner con la FIBA a far crescere il gioco a livello globale. C’è stato un focus specifico sull’Europa, ne ho parlato quando ero in Francia. Sono in corso sforzi, guidati dal vice commissario Mark Tatum, per valutare nel tempo l’opportunità per la NBA di partecipare direttamente alla crescita del basket in Europa».

Il commissario ha poi dichiarato che le discussioni erano rimaste esclusivamente sul piano esplorativo: «al momento non c’è alcun piano specifico per l’Europa, se non l’accordo condiviso di analizzare attentamente l’opportunità. Stiamo pensando a come potremmo inserirci nel modo più rispettoso possibile con l’ecosistema esistente di tornei regionali, pan-europei e leghe nazionali».

Infine, Silver ha colto l’occasione per stressare ulteriormente il tema della ricerca di profittabilità: «concordiamo che il livello di interesse per il basket in Europa non è commisurato alle attività commerciali. Penso che, dal nostro punto di vista, non si tratti solo di un’opportunità di business. Siamo già stati in questa posizione con le nostre leghe, dove, se non si riesce a dimostrare al mercato che si può gestire un’attività di successo, non è sostenibile. Penso che, affinché il basket continui a crescere, serva qualcosa, che sia una serie di tornei o una lega che sia sostenibile».

La prossima occasione per riprendere i dialoghi con gli interlocutori europei sarà a gennaio 2025, quando l’NBA organizzerà due partite tra San Antonio Spurs e Indiana Pacers in occasione dei Paris Games, ospitati dalla capitale francese.

NBA Europa – Cresce l’interesse dei protagonisti europei

Tra i protagonisti del basket europeo, si registra un crescente interesse per le dinamiche in atto, con una serie di endorsement arrivati da esponenti di spicco dell’Eurolega ai piani del commissario Silver.

David Kahn, proprietario della squadra di basket di Parigi e già dirigente di punta dei Minnesota Timberwolves, era intervenuto sul tema durante un convegno dedicato all’argomento.

«Non so come, o in che modo, ma prevedo che la NBA avrà un impegno forte e concreto in Europa entro due anni quando scadranno le licenze firmate dai 13 club di EuroLeague e queste società saranno libere di scegliere il proprio destino. Quindi, è il momento di discutere, all’interno dell’EuroLeague, della FIBA e dell’NBA».

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