Andrea Bargnani torna protagonista, ma fuori dal parquet. L’ex prima scelta assoluta al Draft NBA, con oltre 70 milioni di dollari guadagnati in carriera, oggi mette a frutto la sua esperienza internazionale nel mondo dell’innovazione sportiva.
Bargnani è infatti diventato socio e brand ambassador di Pick-Roll, startup italiana che vuole rivoluzionare il modo in cui i giocatori di basket si connettono e trovano campi da gioco grazie a un’app geolocalizzata già attiva in città come Rio de Janeiro e Dubai.
Una piattaforma per ritrovarsi sul campo
«Il progetto mi ha attirato perché soddisfa un bisogno essenziale per ogni cestista: trovare un campetto vicino casa per giocare con gli amici, – ha dichiarato Bargnani alla Gazzetta dello Sport. – Sembra banale, ma in realtà non lo è, soprattutto in Italia. Pick-Roll si propone di creare una vera community, un playground social che stimola l’aggregazione attraverso lo sport».
L’app sta evolvendo rapidamente e si apre ora a una nuova fase strategica, con Bargnani alla guida delle relazioni B2B con aziende, federazioni e partner istituzionali, in un momento cruciale per la crescita. Recentemente è stata lanciata una campagna di fundraising che ha già raccolto 500mila euro.
La crescita della piattaforma passerà anche attraverso l’implementazione della gamification, per coinvolgere gli utenti in dinamiche competitive e sociali. Particolare attenzione sarà data al basket 3×3, disciplina olimpica e in forte espansione.
«È una nicchia con grandi potenzialità sociali ed economiche, – dichiara l’ex cestista – soprattutto per il settore giovanile, maschile e femminile».
La sua presenza è vista come un fattore chiave per l’attrattività della startup verso investitori globali. «L’importante non è solo raccogliere capitali, – continua in merito all’app – ma usarli bene. Pick-Roll ha un’anima internazionale, ma dobbiamo puntare sui progetti giusti».
Strategia d’investimento e visione globale
Bargnani non è nuovo al mondo della finanza. «Ho aperto la mia società a 23 anni – racconta – partendo dall’immobiliare in Canada, poi ho diversificato: franchising, agricoltura, assicurazioni, ristorazione, prodotti finanziari».
La sua filosofia d’investimento è chiara: lungo termine, approccio strategico, e una piccola parte dedicata a operazioni opportunistiche.
Con un background NBA di alto profilo, Bargnani ha imparato presto il valore della consapevolezza finanziaria. Sulle turbolenze attuali tra guerre e dazi, l’ex cestista resta razionale.
«Non mi faccio prendere dal panico. Le crisi rientrano, l’economia continua a muoversi. – Commenta, soffermandosi poi sulla situazione negli States: – Negli Stati Uniti i fondi pensione sono intoccabili. Sono i risparmi di milioni di cittadini. Toccarli significherebbe scatenare una ribellione».

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Uno sguardo al futuro del basket
Pick-Roll è il primo progetto di Bargnani legato direttamente al basket dopo il suo ritiro nel 2017. Ma l’idea di restituire qualcosa al mondo che lo ha formato lo affascina. Il suo background da giocatore, l’esperienza in NBA ed Eurolega e le competenze sviluppate nel business potrebbero essere d’aiuto per uno sport che necessita di fare un salto in avanti.
“Il problema non è la durata delle partite, – riflette Bargnani con lucidità in merito ai nuovi format sportivi. – I teenager non guardano tutto il match, ma seguono gli highlights. Il coinvolgimento c’è, è solo cambiato il modo di fruirlo.”
Quanto all’ipotesi di una NBA con sede in Europa, è scettico.
“Capisco l’espansione, – dichiara – ma si perderebbe la componente emotiva. Le squadre storiche italiane rischierebbero di sparire dai campionati nazionali. Servirebbe invece più dialogo tra FIBA, Eurolega, federazioni e leghe, seguendo l’esempio di governance unificata della NBA. Non si può competere con loro, ma si può costruire insieme.”