Lo sport continua a rappresentare un settore di grande attrattività per gli investitori. Le proprietà sportive premium hanno dimostrato una resilienza unica di fronte alle difficoltà macroeconomiche che hanno colpito le fusioni e le acquisizioni in altri settori. Questo conferma come lo sport funzioni come un mercato a sé stante, con una propria identità e dinamiche peculiari.
Secondo il 2025 Sports Investment Outlook di Deloitte, il settore ha continuato ad attrarre un forte flusso di transazioni e l’interesse da parte di investitori istituzionali, società di private equity e individui con elevato patrimonio netto.
Tuttavia, nonostante le operazioni sportive siano diminuite del 25% tra il 2023 e il 2024, la domanda degli investitori è rimasta elevata e si sono registrate operazioni di alto profilo in diverse discipline sportive.
Investimenti sportivi 2024 – Il podio mondiale
Nel 2024, il calcio ha mantenuto la leadership negli investimenti sportivi, rappresentando la metà di tutte le transazioni che hanno coinvolto i detentori di diritti sportivi.
Tuttavia, il volume è calato del 2% rispetto all’anno precedente. Il 16% delle operazioni si è concentrato nelle Big Five del calcio europeo.
Subito dietro troviamo il basket e gli sport motoristici, che si posizionano rispettivamente con il 10% e l’8% degli investimenti totali. Deloitte evidenzia in particolare il boom degli sport motoristici, che hanno visto un raddoppio dell’esborso rispetto all’anno precedente.

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Un panorama geografico in evoluzione
Gli investitori nordamericani continuano a essere i più attivi, con il 55% del totale, sebbene in calo rispetto al 62% del 2023. Al contrario, l’Europa ha visto un incremento della sua rilevanza negli investimenti, passando dal 20% al 24%.
In forte contrazione gli investimenti dal Medio Oriente, che sono passati dal 9% del 2023 al 4% del 2024. Stabile invece l’area Asia-Pacifico, con un leggero aumento dal 7% all’8%. Gli investimenti provenienti dall’America Centrale e Meridionale si sono ridotti ulteriormente, passando dal 2% all’1%.
Le entità sportive più appetibili per gli investitori continuano a essere europee: il 48% degli asset sportivi acquisiti nel 2024 proviene dall’Europa, segnando un aumento del 3% rispetto all’anno precedente. Gli asset nordamericani, invece, si attestano al 38%.
Il ruolo dei piccoli investitori e le prospettive 2025
Un dato interessante riguarda il profilo degli investitori: i piccoli investitori hanno dominato le transazioni sportive nel 2024, con il 48% delle operazioni concluse da proprietari di minoranza, rispetto al 40% dei proprietari di maggioranza e al 12% delle franchigie.
Guardando al 2025, Deloitte prevede un’importante ondata di uscite di private equity, segnando un possibile punto di svolta nel mercato degli investimenti sportivi. Gli investitori dovranno valutare se mantenere, vendere o ristrutturare le proprie partecipazioni, determinando così le nuove strategie di investimento nel settore.