Formula 1 a Imola: record di 242mila presenze, ma il futuro resta incerto

Con 242mila spettatori in autodromo, il GP dell’Emilia-Romagna segna un nuovo primato di affluenza. Il futuro dell’evento, però, dipende da trattative e risorse: servono fino a 55 milioni per restare in calendario.

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Impegno rinnovo anche politico
Image Credits: Ferrari Media Centre

Il weekend di F1 a Imola si chiude con un trionfo non solo in pista, ma anche sugli spalti. Con 242mila spettatori accorsi all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari nei tre giorni dell’evento, l’edizione 2025 del GP dell’Emilia-Romagna registra il record assoluto di presenze, superando di 22mila unità il target previsto (220mila) e di ben 40mila i dati dello scorso anno.

Un successo numerico che certifica, ancora una volta, il valore sportivo, mediatico e soprattutto economico di una tappa italiana del Circus, capace di generare — secondo le stime precedenti — un indotto superiore ai 300 milioni di euro per il territorio.

F1 a Imola, Ministro Abodi: «Rinnovo? Il nostro impegno c’è»

Eppure, mentre si spegne il rombo dei motori, si accende la partita più complessa: quella per il rinnovo del contratto di Imola con Liberty Media e la F1, in scadenza al termine del 2025.

«Oggi ci godiamo lo spettacolo, ma da domani si lavora, – ha dichiarato il ministro dello Sport Andrea Abodi, intervenuto in autodromo domenica. – Ringrazio chi ha reso possibile tutto questo: Comune, ACI, Regione. L’Autodromo è un patrimonio da valorizzare e il nostro impegno c’è»

Il record d’affluenza di quest’anno potrebbe favorire le trattative.

«Ci troviamo in una fase di riflessione, in cui si delineano le prospettive future: nulla può essere dato per scontato, ma il nostro impegno, condiviso con la Regione Emilia-Romagna, il Comune di Imola e, in modo particolare, con ACI, è volto a garantire che questo storico tracciato continui a svolgere il ruolo di primo piano che gli compete, – ha continuato il ministro. – In tale contesto, l’incremento dell’affluenza registrato rispetto allo scorso anno rappresenta un segnale estremamente positivo, espressione concreta di un’efficace sinergia tra tutti gli attori coinvolti»

Il ministro Abodi, accompagnato dal commissario straordinario di ACI, Tullio Del Sette, ha incontrato nel paddock il presidente della FIA, Mohammed Ben Sulayem, in un colloquio che ha avuto come tema centrale proprio il futuro di Imola in calendario. A fare da trait d’union con la proprietà americana del Circus, l’imolese Stefano Domenicali, CEO di Formula 1.

Il nodo dei costi: servono fino a 55 milioni a GP

La vera sfida, tuttavia, è finanziaria. L’attuale contratto prevede un investimento da 25 milioni di euro a edizione, ripartito tra Governo, Regione, Comune, ACI e Con.Ami. Ma il futuro richiede un impegno ben più importante.

Secondo le prime stime:

  • 30-35 milioni a GP sarebbero necessari per mantenere la gara con rotazione biennale o triennale con altri circuiti europei storici.
  • 50-55 milioni a edizione è il costo stimato per un contratto annuale stabile, al pari di altri circuiti “premium” nel calendario F1.

Cifre elevate, ma giustificate — secondo gli amministratori locali — da un ritorno economico altrettanto significativo per l’intera regione Emilia-Romagna.

«Una soluzione si trova, – ha assicurato il presidente della Regione, Michele de Pascale. – Il territorio è pronto a fare la sua parte, anche aumentando in maniera significativa le risorse. Tante imprese locali vogliono partecipare da protagoniste. Ora serve che anche il Governo aumenti il suo impegno».

Un messaggio rafforzato dal sindaco di Imola, Marco Panieri, che ha messo l’accento sull’esperienza immersiva vissuta dai 240mila presenti in autodromo e dalle oltre 100mila persone che hanno animato il centro cittadino durante le serate della Imola Fan City Experience.

«Ora abbiamo una responsabilità: garantire continuità e futuro a questo Gran Premio. Il territorio ha dimostrato di esserci, gli investimenti ci sono e continueranno. Le risorse per il 2026 sono pronte – ha dichiarato Panieri, che ha anche lanciato un appello rivolto sia alle istituzioni che ai tifosi: – È il momento di continuare insieme, con determinazione e unità. Un appello ai tifosi: Alzino la loro voce e si facciano sentire per difendere questo Gran Premio, così straordinariamente amato. Il successo di pubblico dimostra che l’Italia merita più di una gara nel calendario mondiale».

Imola oltre la Ferrari

Nonostante l’assenza della Ferrari sul podio (la vittoria è andata a Max Verstappen davanti a Norris e Piastri) e il rendimento nel corso del weekend, l’affluenza è stata da record anche nel centro storico cittadino, preso d’assalto durante le tre serate dell’evento.

Un segnale che la tappa emiliana ha trasceso il solo tifo per la Rossa, diventando una festa collettiva, capace di attirare fan da tutta Europa.

In attesa di sviluppi concreti, il messaggio che arriva da Imola è chiaro: la volontà c’è, ma servono garanzie finanziarie. E forse, guardando ai calendari sempre più globalizzati della F1, il momento di decidere non è il 2026, ma già oggi.