Lo sport italiano è sotto i riflettori di tutto il globo. A meno di un anno dall’apertura dei Giochi Olimpici di Milano Cortina, la macchina organizzativa prosegue e il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, è convinto del successo della manifestazione.
«Siamo pronti a essere pronti – ha dichiarato a Il Messaggero –. C‘è grande apprezzamento per il lavoro della Fondazione Milano Cortina che si sta occupando dell’organizzazione di Olimpiadi e Paralimpiadi».
Abodi sport: i territori al centro del modello Milano Cortina
Il tema degli investimenti sul territorio è cruciale nella visione delle Olimpiadi, i primi Giochi diffusi su una scala che abbraccia tre regioni, con un piano integrato che prevede importanti stanziamenti, oltre che sulle opere sportive, anche sul fronte infrastrutturale.
«Simico sta gestendo tutta l’infrastrutturazione, un lavoro che porterà grandi benefici anche dopo i Giochi ai territori che li ospiteranno. Mancano 342 giorni alla cerimonia d’inaugurazione a Milano e 370 a quella paralimpica di Verona. Sarà un successo universale».
Abodi sport: l’operazione quinto Slam
Se sul fronte Milano Cortina il Paese avrà una vetrina internazionale di primo piano, non da meno è l’operazione, già anticipata da Sport e Finanza, che Binaghi sta provando ad imbastire per elevare lo status degli Internazionali d’Italia al rango di quinto Slam.
Il ministro inserisce questa operazione nel contesto del magic moment che sta vivendo il tennis italiano, grazie ad un profondo lavoro sulla base che ha fatto emergere una generazione di talenti senza precedenti.
«La crescita esponenziale del tennis non rappresenta una sorpresa, ma è frutto del lavoro, della pianificazione e della visione di una federazione, la Fitp, che da decenni investe nelle scuole, sui vivai, sui circoli e sulla mediaticità per la promozione della disciplina».
Allo stesso tempo, l’Italia sta assumendo un’importanza sempre maggiore del panorama internazionale anche sul fronte degli eventi, con i tornei internazionali che stanno proiettando il Belpaese al centro della geografia del tennis mondiale.
«In quest’ottica, va inserita l’idea di un ulteriore salto di qualità, dopo le ATP Finals e le Finali di Coppa Davis, con l’acquisizione dello status di un sostanziale quinto slam, per far entrare gli Internazionali d’Italia ancor di più nella élite mondiale».

Operazione quinto Slam: ci sarebbe il fondo EQT dietro alle mire di Binaghi su Madrid
Gli interventi legislativi in programma
Infine, il lavoro del ministro in questa fase si sta concentrando anche sull’aspetto normativo, in cui è aperto un duplice fronte di intervento, spaziando da un provvedimento di carattere più generale ad uno volto a superare la Legge Melandri.
«Stiamo lavorando a due norme strategiche che definiranno, da un lato, il nuovo assetto del sistema sportivo italiano e, dall’altro, un nuovo modello di gestione dei diritti audiovisivi del calcio professionistico, compresa la mutualità di sistema, tenendo conto del cambiamento del contesto economico, industriale e sociale».
In conclusione, il ministro delinea le tempistiche, spiegando come verrà a momento debito aperta un’interlocuzione con gli stakeholder coinvolti dalla nuova normativa, che dovrebbe vedere luce prima dell’estate.
«I testi sono in fase di definizione e sarà mia cura condividerli preventivamente con tutti i soggetti interessati, partendo dalle commissioni competenti di Senato e Camera. Tempi di uscita delle prima bozze, tra aprile e giugno».