Aci, Sticchi Damiani non ci sta: presentato ricorso al Tar

Dichiarato decaduto dal governo, l’ex presidente dell’Aci, Angelo Sticchi Damiani, non ritiene chiusa la partita e ha presentato ricorso al Tribunale regionale del Lazio.

GP Monza Rinnovo
partita aperta
Autodromo di Monza (Photo by: : DPPI / Panoramic / Insidefoto)

La parola fine sulla presidenza di Angelo Sticchi Damiani all’Aci non è ancora arrivata. Questo a detta dello stesso ex capo dell’Automobile Club d’Italia, che ha presentato ricorso al Tar del Lazio.

Sticchi Damiani, a guida dell’Aci da quattordici anni, è stato sollevato dal suo incarico dal governo nelle scorse settimane, dopo che gli era stata rinnovata la carica – per la quarta volta – nelle elezioni dello scorso ottobre.

Le basi legali della decisione arrivata da Palazzo Chigi sarebbero contenute nel decreto legge n. 208/2024, che impone il limite di tre mandati per gli enti pubblici con natura di federazione sportiva.

Sticchi Damiani ricorso TAR: il testo depositato

«Il commissariamento non solo non condurrebbe ad alcun risultato utile a beneficio dell’Ente ma, al contrario, avrebbe solamente delle conseguenze negative pregiudizievoli ed esporrebbe l’Aci (e, di conseguenza l’intera collettività) al rischio che una gestione inevitabilmente superficiale, condizionata e limitata, quale quella di un commissario che rimarrebbe in carica pochi mesi, si ripercuota in maniera disastrosa ed inaccettabile su tutte le attività», ha dichiarato, secondo quanto riporta La Repubblica, Sticchi Damiani nella sua deposizione al Tar.

In attesa di nuove elezioni, fissate a inizio luglio, per guidare l’Automobile Club è stato nominato come commissario straordinario Tullio Del Sette, generale dell’Arma dei Carabinieri e capo di gabinetto del ministro della Difesa, che avrà il compito di guidare l’ACI in questi mesi e in concomitanza con il via della stagione sportiva di Formula 1.

Sticchi Damiani ricorso TAR: la firma di Abodi per la nomina di Del Sette

Partita chiusa per il Governo che ha considerato decaduto Sticchi Damiani a fine 2024, con il termine del suo terzo mandato e per il titolare del dicastero dello Sport, Andrea Abodi, che ha firmato, insieme al sottosegretario per la presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, la nomina del generale Del Sette come commissario.

Ma non per Sticchi Damiani, che attende fiducioso il pronunciamento finale del Tribunale regionale, per tornare a sedersi sulla poltrona della federazione a capo del motorismo in Italia.