La “settimana bianca” continua a rappresentare un fenomeno rilevante per il turismo invernale italiano, generando un giro d’affari di 5,8 miliardi di euro.
Secondo un’analisi condotta da Tecnè per Federalberghi, riportata da Il Sole 24 Ore, circa 8,2 milioni di italiani hanno scelto di trascorrere nei primi tre mesi dell’anno un weekend in montagna, tra sci e altre attività in quota sulle Alpi e sugli Appennini. Tra questi, 5,9 milioni hanno optato per la classica settimana bianca.
Un settore che resiste alle difficoltà economiche
Nonostante le sfide legate all’aumento del costo della vita e alla scarsità di grandi nevicate, il comparto turistico invernale ha mostrato una buona tenuta.
Secondo Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, il settore ha saputo reagire con una politica di contenimento dei prezzi, contribuendo a mantenere la domanda. L’analisi dei flussi evidenzia che 600mila italiani hanno alternato una settimana bianca a weekend in montagna, mentre 2,3 milioni hanno scelto esclusivamente il fine settimana.
Settimana bianca – Le destinazioni più gettonate e le spese degli italiani
La maggior parte degli appassionati di sport invernali (circa tre quarti) ha scelto le Alpi, mentre il restante ha optato per le stazioni sciistiche del Centro-Sud, come Roccaraso, Abetone e le pendici dell’Etna. Solo il 3,9% ha preferito mete estere.
La spesa media per persona si attesta sui 675 euro, comprendendo trasporto, alloggio, cibo, impianti, maestri di sci e divertimenti. I costi principali riguardano l‘alloggio e i pasti (circa 28-29%), seguiti dalle spese per il trasporto (19,6%), shopping (9%) e altre attività come escursioni e divertimenti (14,5%).

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Per il pernottamento, il 36,2% degli italiani ha scelto hotel, residence turistici o resort, mentre il 23% ha preferito i B&B. Un altro 15,6% ha soggiornato presso amici o parenti. Chi opta per l’hotel, spesso prenota direttamente con la struttura, approfittando di tariffe più vantaggiose.
Inoltre, un quinto dei vacanzieri mantiene la fedeltà alla stessa destinazione ogni anno, mentre il 20,5% cerca località con opportunità sportive o di relax.
Giro affari settimana bianca – Impatto economico e calo delle presenze
Seppur positivo, il bilancio del turismo invernale evidenzia un calo rispetto agli anni precedenti.
Secondo i dati di Assoutenti, rispetto al 2023 si registrano quasi 4 milioni di presenze in meno, con un calo significativo anche del giro d’affari, che è passato da 9,6 miliardi di euro nel 2023 a 5,8 miliardi nel 2025 (-39%).
Tra le cause principali, oltre all’aumento dei costi della vita, si segnalano i rincari degli skipass (+30% in tre anni) e l’incremento delle tariffe alberghiere (+20% rispetto al 2021).
La difficoltà economica è il principale ostacolo per chi rinuncia alla settimana bianca: il 54,4% degli intervistati dichiara di non avere disponibilità economiche, mentre il 18% attribuisce la scelta all’aumento del costo della vita. Questi fattori hanno inciso negativamente sulla partecipazione, con quasi un milione di appassionati in meno rispetto all’anno precedente.
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