Partita la settantasettesima edizione del motomondiale.Con la prima tappa che si è tenuta in Thailandia, e che ha visto la doppietta di Marc Marquez in sella alla sua Ducati che ha fatto bottino pieno tra sprint e gara, si è ufficialmente aperta la stagione più lunga di sempre.
Con ventidue gare in programma, il motomondiale promosso dalla Federazione Internazionale di Motociclismo (FIM) si concluderà il 16 novembre con il Gran Premio della Comunità Valenciana, cancellato la scorsa stagione.
Ricavi MotoGP: il passaggio a Liberty Media
La stagione appena iniziata avrebbe dovuto segnare il definitivo passaggio della MotoGP e delle altre categorie (Moto2, Moto3, Superbike e MotoE) sotto il controllo di Liberty Media. Il colosso statunitense, guidato da John Malone, ha acquisito nell’aprile scorso l’86% di Dorna Sports, azienda che gestisce il campionato.
Prima dell’operazione, la proprietà era divisa tra il fondo canadese Bridgepoint (40%), il fondo pensione canadese Cppib (38%) e il management di Dorna (22%), con Carmelo Ezpeleta che deteneva una quota del 10%.
Dopo la transazione, in cui il valore aziendale è stato stimato in 4,2 miliardi di euro (4,53 miliardi di dollari) e un valore azionario di 3,5 miliardi, l’attuale ceo Ezpeleta manterrà il controllo del 14% del capitale sociale.
Tuttavia, il passaggio è ancora soggetto alle approvazioni antitrust, con la Commissione Europea che ha prorogato le indagini fino a maggio 2025, anche a causa del fatto che Liberty Media possiede dal 2016 anche la Formula 1.

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Ricavi MotoGP: i numeri del bilancio di Dorna
Sul fronte economico, il 2023 è stato un anno da record per Dorna, con ricavi pari a 486 milioni di euro. Le gare hanno attirato oltre tre milioni di spettatori nei circuiti, mentre la commercializzazione dei diritti televisivi e delle sponsorizzazioni ha generato 326 milioni di euro.
I servizi televisivi hanno contribuito con 104 milioni, mentre la pubblicità ha portato entrate per 56 milioni. Nel 2022, il fatturato era stato di 425 milioni di euro, già in crescita del 33% rispetto al 2021, con un EBITDA record di 161 milioni.
Nonostante i numeri positivi sul fronte dei ricavi, i conti di Dorna sono in rosso: nel 2023, le perdite sono triplicate, passando da 7,8 milioni nel 2022 a 27 milioni, come riporta Il Sole 24 Ore.
Il principale fattore che ha inciso negativamente è rappresentato dagli ammortamenti annui, pari a circa 150 milioni di euro, derivanti dai diritti acquisiti per i vari campionati mondiali, che costituiscono il principale asset in pancia alla società.
Poco prima della chiusura dell’accordo con Liberty Media, Dorna ha rinnovato i diritti del Motomondiale fino al 2060, estendendo il precedente accordo che sarebbe scaduto nel 2041. L’operazione prevede un pagamento di circa 30 milioni di euro annui alla FIM.
Nel 2022 erano stati distribuiti dividendi per 422 milioni, nonostante il significativo ’indebitamento finanziario netto della società, che superava i 900 milioni di euro, quasi il doppio del volume di affari.
Un campionato sempre più globale
L’obiettivo della partnership con Liberty Media è quello di valorizzare ulteriormente il Motomondiale, seguendo il modello di crescita adottato negli ultimi anni per la Formula 1. La strategia punta a rendere il campionato sempre più globale e meno eurocentrico, aumentando i ricavi e riducendo progressivamente i costi organizzativi.
Nel 2025 faranno ritorno il Gran Premio d’Argentina e quello della Repubblica Ceca, oltre al debutto del Gran Premio d’Ungheria, che si correrà per la prima volta dal 1992 sul nuovo Circuito di Balaton Park. In Italia sono confermate le tappe al Mugello (20-22 giugno) e a Misano (12-14 settembre).