Operazione quinto Slam: ci sarebbe il fondo EQT dietro alle mire di Binaghi su Madrid

La Federtennis avrebbe siglato un’intesa con il fondo svedese EQT per rilevare il Master di Madrid, acquisendone lo spazio in calendario per omologare la durata degli Internazionali ai quattro Major.

quinto Slam
filo tra italia e svezia
Foro Italico, Internazionali BNL d'Italia (Photo by: Costantini / FITP)

Prosegue spedito il “dossier quinto Slam” in quel di Roma. Il piano del presidente di FITP Angelo Binaghi di portare la Capitale nell’Olimpo del tennis mondiale, anticipato nelle scorse settimane, starebbe assumendo via via dei contorni sempre più definiti, e avrebbe trovato un alleato solido.

Secondo indiscrezioni segnalate a Sport e Finanza, ci sarebbe infatti il fondo svedese EQT, un operatore di private equity già balzato agli onori delle cronache in Italia per aver messo nel mirino in passato l’Inter, ad affiancare la federazione nell’assalto al Master 1000 di Madrid.

Il fondo svedese EQT al fianco di FITP nell’operazione quinto Slam

La potenza di fuoco del fondo è significativa, potendo contare alle sue spalle sul supporto della famiglia Wallenberg, una delle più influenti nelle latitudini dello stato scandinavo, vantando interessi in colossi come Electrolux, ABB, Ericsson e Saab.

Al 31 gennaio 2025 la famiglia detiene il 14% del capitale del fondo – che a fine 2024 gestiva 269 miliardi di euro di asset nel proprio portafoglio – classificandosi come azionista di maggioranza relativa.

Altri soggetti di rilievo nel capitale azionario sono investitori istituzionali del calibro della Banca Centrale norvegese e le società di investimento statunitensi Blackrock e Vanguard, tutti con una quota compresa tra il 2,5 e il 2% delle azioni. Il governo di Singapore ha invece l’1% delle quote societarie.

L’assalto al Master di Madrid per realizzare il quinto Slam

Binaghi ha messo nel mirino la settimana occupata in calendario dal torneo che si disputa nella capitale spagnola, per estendere la durata degli Internazionali di Italia, rendendola equivalente a quella dei quattro Grandi Slam.

Il fondo svedese sarebbe dunque parte della cordata pronta a recapitare un’offerta a Endeavor, che attraverso la controllata Img aveva a sua volta acquisito il controllo del Master, ed ora sembra disposta a liberarsene nell’ottica di una razionalizzazione del portafoglio.

Le cifre e i dettagli dell’operazione quinto Slam

L’importo che sarebbe disposta a mettere sul piatto la federazione pare essere di 550 milioni di euro, con l’agenzia che pare ritenere la cifra congrua e sembra dunque orientata a dare luce verde alla negoziazione.

Nel processo di vendita IMG si avvarrebbe della banca d’affari statunitense Raine, un gruppo particolarmente attivo nell’ambito dello sport avendo curato, tra gli altri, il passaggio di quote del Chelsea da Roman Abramovich al consorzio guidato da Todd Boehly, oltre a una serie di operazioni in MLS.

La deadline finale per recapitare le offerte è fissata al 10 marzo, con la vicenda che sembra indirizzata verso una conclusione positiva che rappresenterebbe un primo cruciale step verso il successo dei piani di Binaghi.

L’ultimo step prima del traguardo: l’approvazione dei quattro Major

Rimarrebbe poi da convincere, e non si tratta assolutamente di una formalità, il comitato organizzatore dei quattro Grandi Slam, da sempre incline a tutelare la posizione di vantaggio competitivo, avendo resistito alle velleità, tra le altre, di Miami e Indian Wells che nel corso degli anni hanno accarezzato l’idea di sedersi al tavolo dei grandi.

Da Roma c’è la profonda convinzione che tutti i tasselli possano incastrarsi alla perfezione dentro il puzzle per compiere l’impresa. Dal magic moment del tennis italiano ai progetti di rifacimento del Foro Italico, passando per il supporto dell’ATP a guida italiana: la folle idea di Binaghi si fa sempre più concreta.

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