Roma, il sogno quinto Slam prende forma: i piani del presidente Binaghi

Dopo aver strappato il rinnovo quinquennale delle ATP Finals e la Coppa Davis fino al 2027, non si arresta la voglia di grande tennis di Binaghi: la Capitale punta al gotha mondiale.

Roma quinto slam
mission (im)possible
Foro Italico, IBI 2024. Image credit: Maiozzi/FITP

Melbourne, Parigi, Londra, New York e Roma. Di certo non sfigura la Città Eterna in questo parterre di metropoli mondiali, così come la terra rossa del Foro Italico sarebbe all’altezza dei terreni da gioco dei Grandi Slam.

L’idea del presidente Fitp Angelo Binaghi, anticipata mesi fa da Sport e Finanza, circola nell’ambiente tennistico italiano da anni, anche se in passato aveva i contorni più di una provocazione che di un reale orizzonte concreto.

Roma quinto slam: l’offerta per rilevare il Master di Madrid

«Ho una ancora una follia in testa, ne parlerò a tempo debito», aveva anticipato il vertice di Federtennis dopo aver già conseguito il rinnovo quinquennale delle ATP Finals e lo sbarco in Italia della Coppa Davis fino al 2027, lasciando intendere che l’appetito per il grande tennis non era ancora esaurito.

Ed eccolo qui, servito il main course, quell’idea al limite della pazzia che assume una fisionomia sempre più reale. Ne è la testimonianza più concreta l’offerta di 550 milioni di euro recapitata a Endeavor.

Attraverso Img, la societa controlla tra gli altri i tornei di Miami e Madrid, e nell’ottica di una razionalizzazione del portafoglio sarebbe, di fronte ai giusti argomenti economici, disposta a sacrificare il Master spagnolo.

Lo scoglio rappresentato dal comitato dei Grandi Slam

La cifra stanziata dalla Fitp sarebbe destinata ad acquistare lo slot da dieci giorni che precede gli Internazionali attualmente occupato dall’Open di Madrid, con le indiscrezioni che rivelano come l’orientamento sembra essere quello di accettare.

Se la trattativa dovesse andare in porto per gli Internazionali di Roma ci sarebbero a disposizione due settimane piene di torneo, uno spazio riservato esclusivamente ai tornei del Grande Slam.

A quel punto, lo scoglio da superare sarebbe rappresentato dal comitato dei quattro Major, generalmente conservatori e poco inclini a cambiamenti che potrebbero sovvertire lo status quo di tornei egemoni. Ma la partita sembra più aperta che mai.

I progetti di espansione del Foro Italico

Le ambizioni della Fitp passano anche da un’espansione del Foro Italico: è previsto un ampliamento dell’area tennistica fino allo Stadio dei Marmi “Pietro Mennea”, con la costruzione di tre nuovi campi, tra cui la “SuperTennis Arena” da 6.500 posti.

Gli altri due campi avranno una capienza di circa 700 posti ciascuno. Inoltre, verrà realizzato un nuovo Centrale al posto dell’attuale Grand Stand Arena, dotato di strutture all’avanguardia.

Questo intervento è cruciale, come sottolineato da Binaghi a La Politica Nel Pallone, opera ancora in deroga rispetto alla capienza richiesta per i Master 1000 di 12.500 posti, con l’obiettivo di realizzare il progetto entro il 2028.

«E’ da oltre 12 anni che chiediamo che questo centrale bellissimo possa essere adeguato non tanto per la copertura quanto per i restanti 2500 posti per i quali oggi è ancora in deroga da parte dell’ATP. La capienza di questo centrale attualmente è di poco più di 10mila posti e le norme dell’ATP impongono 12.500 posti per i tornei Masters 1000».

I numeri degli Internazionali di Roma: crescita sostenuta

Gli Internazionali di Roma 2024 hanno visto un numero di presenze senza precedenti, raggiungendo complessivamente 356mila spettatori per una crescita significativa sull’anno precedente, con i numeri per l’edizione di questo maggio che si prospettano altrettanto importanti.

Ecco che il magic moment del momento tennistico italiano che sta trainando l’entusiasmo del pubblico è l’alleato principale della Federazione per entrare nell’élite del tennis mondiale.

Marzo sarà il mese della verità: la presentazione del progetto dirà se il sogno di un Quinto Slam nella Capitale è destinato a diventare realtà o a restare un’ambizione audace.

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