Binaghi, FITP: «Quest’anno siamo sicuri che Sinner sarà con noi a Roma»

Angelo Binaghi, presidente FITP, intervenendo ai microfoni di Emilio Mancuso all’interno de “La Politica nel Pallone” su RAI GR Parlamento ha parlato di Jannik Sinner e delle aspettative per gli IBI 2025 di Roma.

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A La Politica nel Pallone
Jannik Sinner e Angelo Binaghi, ATP Finals 2024. Image credit: Nicolo Campo / Insidefoto

Jannik Sinner calcherà sicuramente la terra rossa del Foro Italico per gli Internazionali di Roma 2025. Parola di Angelo Binaghi, presidente Fitp «Alla luce dell’esperienza dello scorso anno, siamo sicuri al 100% che Jannik sarà con noi, perché di certo non potrà infortunarsi come successo nel 2024: questa edizione la ricorderemo per molto tempo».

Sì perché il palcoscenico per il ritorno del numero uno al mondo del tennis sarà proprio il Foro Italico per gli Internazionali BNL d’Italia, in scena a Roma dal 29 aprile al 18 maggio, dopo i tre mesi di squalifica patteggiati con la Wada.

Binaghi La Politica nel pallone: «l’anno giusto per vincere a Roma»

«Tutto sommato deve essere contento di questa ingiustizia, nel senso che torna a essere un giocatore libero e può finalmente pensare a concentrarsi solo a quello che succede in campo – ha spiegato Binaghi, intervenendo ai microfoni di Emilio Mancuso all’interno de “La Politica nel Pallone” su RAI GR Parlamento -. Il suo livello è così alto rispetto agli altri che rinunciare a qualche Masters 1000 durante l’anno può essere il giusto vantaggio da dare agli altri», ha ironizzato il presidente della Federtennis, per poi puntualizzare «è da quasi mezzo secolo che non vinciamo a Roma. Spero che possa essere l’anno giusto. Ci sarò molta più gente per questa edizione, la prevendita dei biglietti si è impennata negli ultimi giorni».

I lavori al Foro Italico: copertura centrale e nuovi servizi

A latere stanno procedendo i lavori di adeguamento del Foro in vista dell’importante appuntamento. Superfici di gioco, tribune e servizi, da allineare agli alti standard internazionali, mentre per il nuovo centrale e la relativa copertura occorrerà aspettare il 2028. «E’ da oltre 12 anni che chiediamo che questo centrale bellissimo possa essere adeguato non tanto per la copertura quanto per i restanti 2500 posti per i quali oggi è ancora in deroga da parte dell’ATP – ha precisato Binaghi –: La capienza di questo centrale attualmente è di poco più di 10mila posti e le norme dell’ATP impongono 12.500 posti per i tornei Masters 1000».

Inevitabile un passaggio su tutta l’odissea che ha visto protagonista Sinner e la Wada. «Chiedere i danni alla Wada? Non ci avevo pensato, ma effettivamente adesso ci ragioniamo, anche se mii sembra difficile. L’importante è che questa vicenda sia chiusa – ha sottolineato il presidente FITP –. Ho cominciato a occuparmi di Wada in questi mesi in cui Jannik ha avuto questo problema. Tra tutti i problemi avuti in oltre vent’anni, questo non era mai capitato e spero di non dovermene occupare più. Ci sono molte deficienze in tutti gli aspetti connessi al mondo dello sport. Confidiamo che le cose prima o poi si possano sistemare, sia a livello nazionale che internazionale».     

Pigozzi, Nado Italia: «C’è stato grande equilibrio»

Sulla questione è intervenuto anche Fabio Pigozzi, presidente di Nado Italia, l’organizzazione nazionale antidoping.

«La Wada, patteggiando con Jannik Sinner ha sancito l’innocenza dell’atleta ma è rimasta in piedi la responsabilità oggettiva in quanto responsabile del proprio staff. E’ un tema particolare, ma ci leggo grande equilibrio. Quando i casi di doping riguardano una figura di primo piano, è inevitabile che il dibattito possa lasciare dei dubbi – ha osservato Pigozzi –. I due soggetti titolati a poter fare ricorso contro l’assoluzione sancita dall’Itia erano Wada e Nado. Per quanto ci riguarda, abbiamo ritenuto che quella che è stata la valutazione dell’Itia, di non responsabilità e negligenza, poteva essere condivisa Alla luce di come si è conclusa la vicenda non posso che essere soddisfatto della nostra linea di condotta».

Diverso il parere di Alessandro Belluzzo, avvocato internazionale che segue anche diversi tennisti professionisti, raggiunto dai microfoni di Mancuso ne “La Politica nel pallone”.

«L’accordo con la Wada non mi stupisce, è positivo per Sinner. Mi stupisce il sistema che invece ha lungaggini e tempistiche che non devono essere presenti nello sport – ha osservato il legale -. Uno sportivo deve avere chiarezza, deve sapere subito qual è la sentenza e poi superarla».

Belluzzo: «Danni per diffamazione? Jannik è una persona genuina»

Sull’eventualità che Sinner possa chiedere i danni per diffamazione, dopo gli insulti e le insinuazioni anche da parte di suoi colleghi in questi mesi, Belluzzo ha sottolineato «Lo sportivo non può perdere tempo su questo, deve dedicare le energie al campo. Ribadisco che è sbagliato il sistema, tra lungaggini e diffamazioni, ancor prima di essere colpevoli, cosa che va dimostrata. E qui la colpevolezza non c’è. Sinner supererà anche questa macchia, ma purtroppo restano evidenti i danni morali che questa situazione ha creato. Il team di Sinner rappresenta perfettamente chi è Jannik, una persona genuina, spontanea, tutt’altro che colpevole. Lo ha dimostrato in campo e fuori. Solo una persona innocente come lui poteva vincere nonostante l’attesa della sentenza, ma non è giusto come sistema».

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