Milano Cortina 2026, il punto sui Giochi a un anno dal via: già venduti 65mila biglietti

L’evento One Year to Go ha scandito ufficialmente il conto alla rovescia per la partenza dei Giochi Invernali: dal budget alle infrastrutture passando per la risposta del pubblico, ecco lo stato dell’arte.

Olimpiadi opere
la macchina organizzativa dei giochi
Thomas Bach e Giovanni Malago con i vertici di Omega e Swiss Timing (Credit image: Fondazione Milano Cortina)

Il countdown è ufficialmente partito. Tra un anno avranno il via i Giochi Olimpici di Milano Cortina 2026, e si entra in una fase clou per assicurare il successo della manifestazione da un punto di vista organizzativo.

Il presidente del Cio, Thomas Bach, intervenuto all’evento di presentazione One Year to Go, ha espresso ottimismo per l’evento, affermando che «l’Italia è pronta a scrivere il prossimo capitolo della sua storia olimpica».

Nel frattempo, schizza l’entusiasmo degli appassionati: nella prima fase di vendita, in sole sette ore sono stati acquistati ben 65mila biglietti da ben 61 Paesi, un segnale chiaro dell’interesse globale per la rassegna a cinque cerchi.

Costi e infrastrutture: il punto sulle opere delle Olimpiadi

L’organizzazione dei Giochi invernali richiede un investimento complessivo di 5,3 miliardi di euro, con l’obiettivo del pareggio di bilancio che rimane alla portata nonostante la crescita dei costi.

Il ministro il ministro per lo Sport, Andrea Abodi, fa il punto sui due principali capitoli di bilancio: «Siamo arrivati a 3,5 miliardi per gli investimenti sulle opere pubbliche, delle quali una parte relativamente contenuta sulle infrastrutture sportive e per il resto sono strade, autostrade, ferrovie e ponti. Quindi, un beneficio che va ben oltre la dimensione dei Giochi ma riguarda lo sviluppo dell’economia dei territori».

In lieve incremento gli stanziamenti sul fronte organizzativo: «Dall’altra, 1,85 miliardi sono per l’organizzazione dei Giochi, che cinque anni fa era 1,6. Bisogna da una parte saper fare la somma, ma dall’altra tener divise queste due voci. C’è un aggiornamento che è contenuto tenendo conto che i budget sono stati fatti prima di tanti fattori critici».

Il titolare del dicastero competente sullo sport si è inoltre soffermato sull’importanza del monitoraggio costante dei cantieri, e ha offerto rassicurazioni anche sul fronte delle entrate: «in ogni caso è tutto coperto, c’è la raccolta di ulteriori ricavi che dovranno garantire l’equilibrio di bilancio».

L’eredità delle Olimpiadi sui territori: le opere previste

L’attenzione resta dunque alta sulle opere infrastrutturali, che dovranno essere ultimate nei tempi previsti, con il cronoprogramma che, seppur in linea con le aspettative, prevede deadline molto ristrette.

Le Olimpiadi porteranno benefici per le località alpine, con impianti rinnovati e più competitivi sul fronte turistico, ma anche i miglioramenti della viabilità. Tra gli interventi principali in tal senso rientra la variante di Tirano, snodo cruciale.

Spostando la lente sull’area urbana di Milano, particolare rilevanza avrà il Villaggio Olimpico nell’ex scalo ferroviario di Porta Romana, che sarà trasformato dopo i Giochi in uno dei più grandi studentati cittadini con 1.700 posti letto.  I lavori sono in fase avanzata, con le sei palazzine già completate e la sistemazione delle aree esterne in corso.

Appuntamento con la storia

Con le installazioni in piazza Duomo e un grande contatore in piazzetta del Palazzo Reale che segna i giorni mancanti all’inizio dei Giochi, cresce l’attesa per questo appuntamento di rilevanza mondiale.

«Il nostro obiettivo è che l’Italia esca in modo meraviglioso agli occhi del mondo da questi Giochi», ha dichiarato il presidente del Coni, Giovanni Malagò, sottolineando gli sforzi della Fondazione Milano-Cortina e di Simico per l’organizzazione.

Con un’ottima risposta del pubblico e una macchina organizzativa in piena attività, Milano Cortina 2026 dovrà ora affrontare la sfida di completare le opere nei tempi previsti, per garantire un’Olimpiade all’altezza delle aspettative.