Varnier, Milano Cortina: «Siamo in fase avanzata con le opere e gli sponsor sono a 400 milioni»

A un anno esatto dall’avvio dei Giochi di Milano Cortina 2026 il ceo della Fondazione, Andrea Varnier, traccia il punto sui lavori, sponsor e l’interesse del pubblico potenziale.

Varnier Olimpiadi
Un anno a Milano Cortina 2026
Andrea Varnier (Image credit: Olympics)

«Non saremo tranquilli finché non si spegnerà l’ultima luce della cerimonia di chiusura Paralimpica, ma c’è stata un’accelerazione importante». Il senso di tranquillità non può appartenere all’uomo a capo dell’organizzazione che riporta i Giochi Olimpici (invernali) in Italia a distanza di vent’anni.

E infatti Andrea Varnier, ceo di Fondazione Milano Cortina 2026 non è “tranquillo” ma è determinato a fare in modo che tutto vada per il verso giusto per le Olimpiadi che partiranno  a un anno da oggi (6 febbraio).

Varnier un anno a Milano Cortina: il punto sulle opere

«Le opere non dipendono direttamente da noi ma monitoriamo costantemente i lavori con la società Simico, abbiamo riunioni periodiche con il Cio – racconta Varnier, in un’intervista rilasciata a Il Giornale -. Sappiamo da due anni che opere come l’Arena Santa Giulia a Milano o il Villaggio Olimpico di Predazzo e Cortina saranno pronte tra l’estate e l’autunno, questo di obbliga a stare all’erta perché anche una situazione meteo anomala può impattare. Ma siamo in fase molto molto avanzata, grosse preoccupazioni non ci sono».

Anche per la tanto discussa pista di bob di Cortina i lavori sono in fase avanzata, con il tracciato (costato 85 milioni di euro) ormai ultimato e l’impianto pronto per i test di collaudo di marzo.

Un sospiro di sollievo che allontana il piano b del Cio, ossia trasferire le gare di bob, slittino e skeleton dall’altra parte dell’oceano a Lake Placid negli Stati Uniti.

«Lake Placid era l’unico impianto al mondo che non ci chiedeva conferme e soldi in anticipo – ha spiegato il ceo di Fondazione – Siamo tutti colpiti dal lavoro che è stato fatto e lo è anche Cio. C’è ancora da fare a Cortina per arrivare alla pre-omologazione è ancora molto per cui l’idea è di aspettare fine mese per fare una vera valutazione».

Varnier un anno a Milano Cortina: 400 milioni dagli sponsor

Intanto prosegue l’adesione di sponsor per la manifestazione. Enel, A2A, Esselunga sono solo alcuni dei grandi nomi del tessuto produttivo italiano che sono scesi in campo per supportare i Giochi.

«Stiamo raggiungendo i 400 milioni, l’obiettivo era mezzo miliardo e trattative avanzate in corso ci danno la sensazione che ci arriveremo. É un risultato straordinario per un Paese come l’Italia – ha proseguito Varnier –. Ci sono territori che stanno “restituendo“ più di altri, stiamo premendo perché Giochi diffusi abbiano anche sponsorizzazioni diffuse, certo per il suo tessuto produttivo la Lombardia la sta facendo da padrona».

Parlando di Lombardia, non si può non considerare l’apertura ufficiale dei Giochi che si svolgerà a San Siro«É un progetto molto sfidante, non semplice, prevede il coinvolgimento anche dei comitati olimpici nazionali e non è ancora chiuso. L’obiettivo è far partecipare il più possibile atleti che sono in villaggi olimpici distanti e resterebbero esclusi e coinvolgere il pubblico locale».

E, in termini di pubblico, il ritorno dei Giochi Olimpici in Italia sta smuovendo un grande interesse. «In questi giorni piazza Duomo a Milano come gli altri siti sono tappezzati di manifesti e ovunque ci sono eventi per il countdown. Una ricerca appena presentata, a cura di Swg e promossa da Coca Cola, ha rilevato che quasi il 70% degli italiani è orgoglioso di ospitare i Giochi. Basta anche guardare alla campagna volontari che ha raccolto 90mila adesioni anche se ne useremo 18mila. Il nostro obiettivo è quello di coprire i territori con gente locale, senza portare volontari da Milano o Venezia. Ma la prossima settimana lanceremo la raccolta di candidature per diventare tedofori. Il viaggio della torcia partirà il 6 dicembre e attraverserà tutta l’Italia», ha concluso Varnier.