Sport e intrattenimento consolidano il loro legame. Nella graduatoria stilata da Brand Finance volta ad analizzare il valore dei brand, emerge una stretta connessione tra i due ambiti.
Sempre più società operanti in disparati settori attraverso operazioni di diversificazione della gamma di prodotti e servizi entrano nel comparto dei diritti sportivi, che sta vivendo un boom senza precedenti contribuendo alla crescita dimensionale di club e leghe.
Brand Finance media sport – Apple guida la classifica
Non stupisce in tal senso che persino Apple, azienda che, come riportato da Sport e Finanza, con un valore di 571 miliardi di dollari si è affermata nel 2025 come brand più prezioso al mondo, abbia rivolto le attenzioni verso il mondo dello sport.
La società fondata da Steve Jobs si sta espandendo anche nel settore audiovisivo sportivo nel mercato domestico, acquisendo i diritti di alcune delle principali competizioni del paese.
Nel palinsesto spicca l’investimento verso la Major League Soccer, per cui l’azienda sborsa 250 milioni di dollari all’anno. Apple ha lasciato aperto per il futuro una maggiore presenza nel comparto anche oltreoceano.

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Amazon: dal retail all’intrattenimento sportivo
Medaglia di legno per Amazon, che si conferma al quarto posto grazie ad un valore di 356 miliardi. L’azienda guidata da Jeff Bezos, pur mantenendo nel retail il suo core business, sta guardando con sempre più attenzione anche ai diritti sportivi.
Negli Stati Uniti il colosso di Seattle ha infatti partecipato insieme ad ESPN e NBC all’acquisizione del pacchetto di 70 miliardi in undici anni dei diritti di trasmissione dell’NBA, sborsando 1,7 miliardi a stagione a partire dal 2025/26.
Il grande basket si è aggiunto al Thursday Night Football, consueto appuntamento per gli appassionati di NFL in Nordamerica. Anche in Europa Amazon ha mosso passi significativi nel settore.
Guardando al mercato italiano, si è infatti assicurato per il secondo ciclo triennale consecutivo partito quest’anno alcune gare di Champions League, sborsando la cifra di 80 milioni di euro a stagione, a cui si aggiunge anche la Serie B a partire dal 2025.

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Youtube e Netflix, colossi dell’entertainment a stelle e strisce
Guardando ai player dell’intrattenimento che si stanno approcciando al mondo dello sport, spicca la posizione di YouTube, che chiude la graduatoria 67esimo per un controvalore del marchio di 29 miliardi.
Grazie ad un accordo siglato con la NFL nel dicembre 2022, le piattaforme di streaming YouTube TV e YouTube Primetime Channels trasmettono infatti le partite domenicali disputate fuori dalla città della squadra di appartenenza dell’abbonato.
Chiude il terzetto dei giganti dell’entertaiment Netflix, che si colloca al 92esimo posto a fronte di un valore del marchio di quasi 22 miliardi. Oltre all’impegno verso lo sport certificato dalle docuserie come la celebre Formula 1: Drive to Survive, che si colloca nei dieci programmi più visti in palinsesto.
Recentemente la società californiana si è avventurata anche in eventi live, come il celebre incontro di risonanza mondiale Mike Tyson vs Jake Paul, oltre alle gare di NFL natalizie, che hanno riscosso forte entusiasmo del pubblico.

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Brand Finance media sport – Sky e Warner Bros: l’offerta sportiva al centro
Nel campo dei media più tradizionali emerge Sky al 277esimo posto della graduatoria, con il gruppo britannico delle telecomunicazioni che fa dello sport un suo punto di forza nell’offerta al mercato.
In Italia detiene infatti i diritti di Formula 1 e Moto GP, la fetta predominante delle gare di Champions League e le altre coppe europee in esclusiva oltre che una vasta gamma di tornei di tennis e un buon presidio anche nel basket tra NBA ed Eurolega.
In posizione 319 spunta il broadcaster statunitense Fox, molto attivo anche nello sport, seguito da Warner Bros, azienda che vanta una forte presenza anche nel mercato europeo, che si piazza 334esima.
Attraverso la controllata Eurosport, infatti, detiene la trasmissione di Australian Open e Roland Garros, di ciclismo e basket italiano insieme a tutti gli sport invernali, e infine con un accordo planetario si è assicurata le Olimpiadi fino all’edizione di Brisbane 2032.
Infine, spazio per altri due importanti attori del mercato statunitense, con CBS, detentrice dei diritti di Serie A e Champions League negli USA, al 458esimo posto ed ESPN che chiude la classifica piazzandosi al numero 500 dopo una significativa discesa in confronto allo scorso anno in cui era il numero 331.
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