Netflix, esordio col botto per l’NFL a Natale: nuovo record per il football in streaming

Il colosso dello streaming ha trasmesso due match di NFL in virtù di un accordo triennale con la lega di football statunitense per i diritti in esclusiva delle gare natalizie.

Netflix NFL Natale
netflix sbarca nello sport
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Netflix supera il banco di prova del Natale. Il secondo esperimento sportivo dell’azienda, che ha ottenuto i diritti esclusivi per trasmettere in streaming due partite della NFL a Natale, è stato un successo sia dal punto di vista tecnico che dal fronte dell’audience.

Il colosso dello streaming ha trasmesso le partite Kansas City Chiefs-Pittsburgh Steelers alle 19 italiane e Baltimore Ravens-Houston Texans alle 22.30, ottenendo una media di di 24,2 milioni di spettatori negli Stati Uniti.

Entrambe le partite sono state trasmesse anche in chiaro nelle città delle squadre coinvolte, oltre ad essere disponibili sui dispositivi mobili negli Stati Uniti tramite NFL+.

Netflix NFL Natale – I numeri delle due gare trasmesse

Forte la discrepanza nella qualità delle due gare, con gli Steelers che hanno tenuto il campo per una buona parte del match prima di arrendersi ai Chief che hanno chiuso 29-10, mentre Baltimore ha umiliato Houston con un 31-2.

Nonostante ciò, le differenze nei dati di ascolto sono state minime: secondo Nielsen, la vittoria schiacciante dei Ravens contro i Texans ha coinvolto in media 24,3 milioni di spettatori, a fronte dei 24,1 milioni dell’altra partita di cartello.

Netflix ha infranto ogni record: solo tre settimane prima, infatti, Amazon aveva stabilito il primato di audience per una partita NFL in streaming: la vittoria per 34-31 di Detroit su Green Bay del 5 dicembre aveva attirato 17,3 milioni di spettatori.

Netflix NFL Natale – Il banco di prova degli eventi live dopo Tyson-Paul

La comparabilità dei dati è assicurata dalla misurazione indipendente di Nielsen, a cui Netflix si è appoggiata in maniera analoga rispetto a quanto accade con il Thursday Night Football su Amazon Prime Video.

Questa decisione segna una netta inversione di rotta rispetto a quanto accaduto per l’incontro di boxe con Mike Tyson e Jake Paul, in cui il colosso dello streaming si era affidato a dati proprietari.

Durante l’incontro, gli spettatori avevano affrontato frequenti problemi tecnici, tra cui buffering e blocchi, che avevano posto un forte interrogativo sulla capacità del colosso di gestire un’elevata mole di telespettatori.

Netflix ha invece garantito una qualità soddisfacente e lo streaming è proseguito senza intoppi tecnici. Per le partite della NFL, Netflix ha esternalizzato la produzione a CBS, mentre NFL Media ha gestito i programmi pre-partita, intervalli e post-partita.

E proprio lo spettacolo dell’intervallo è stato il momento più seguito della giornata, come spesso accade durante il Super Bowl: l’esibizione di Beyoncé a Houston ha attirato in media 27 milioni di spettatori.

Secondo The Hollywood Reporter, Netflix ha pagato una tariffa di 75 milioni di dollari a gara, una cifra irrisoria per l’azienda. L’ importo non include i costi per le esibizioni di Beyoncé e Mariah Carey a metà partita.

Il possibile sbarco nello sport del gigante dello streaming

Si apre così un nuovo capitolo delle ambizioni di Netflix nel campo dei media sportivi, con la trasmissione delle gare NFL che segna un altro passo avanti decisivo, indicando l’intenzione di entrare in modo sempre più deciso nel mondo dello sport.

«L’NFL guarda sempre al futuroha affermato a The Athletic Ed Desser, presidente di Desser Sports Media ed ex dirigente dei media per NBA –, e questo coinvolge la prossima generazione di protagonisti nel settore dei media, in cui Netflix è indubbiamente diventata un player di spicco».

Netflix, con circa 270 milioni di abbonati a livello globale (di cui 80 milioni tra Stati Uniti e Canada) e una capitalizzazione di mercato superiore ai 395 miliardi di dollari, rappresenta un gigante con la capacità finanziaria di trasformare il panorama dei diritti sportivi dal vivo.

Netflix NFL Natale – Il valore del football tra pubblicità e marketing

Se Netflix diventerà un attore chiave nei diritti sportivi futuri, il modo in cui i fan consumano sport cambierà radicalmente, rappresentando una potenziale minaccia esistenziale per le reti tradizionali.

«Netflix non è ancora un protagonista nello sport – prosegue Desser -. Un incontro di boxe e alcune partite della NFL a Natale non bastano per definirla una potenza. Ma è solo l’inizio per un’azienda che per anni ha negato di essere interessata allo sport».

Inoltre, ora che Netflix è passato da un modello di business basato esclusivamente sulle sottoscrizioni di abbonamenti alla parallela monetizzazione della pubblicità, le partite della NFL rappresentano un’opportunità ideale per sfruttare questa linea di ricavo.

«Netflix è ancora in fase di scoperta – sostiene Desser -. Questa è una fase sperimentale e di sviluppo per loro, e impareranno da essa. L’NFL auspica che Netflix possa diventare un serio contendente per un’intera fetta di diritti, invece che solo per delle briciole»

A riprova di ciò, Netflix ha esaurito in largo anticipo tutti gli spazi pubblicitari disponibili per le due partite in diretta. L’NFL ha offerto anche a Netflix un’enorme opportunità di marketing: non è un caso che la seconda stagione di Squid Game è stata lanciata il 26 dicembre.

La competizione tra NFL e NBA per il Natale

Oltre a segnare l’ingresso in scena di Netflix nel panorama delle leghe statunitensi, un altro tema significativo riguarda la strategia dell’NFL per conquistare il Natale sottraendolo all’NBA.

In una giornata conviviale in cui molti consumatori, specie nella cultura statunitense, si dedicano alla visione condivisa di eventi sportivi, ci sono forti incentivi ad intercettare questa domanda che porta con sé significative opportunità di guadagno.

L’offerta di Netflix di 150 milioni di dollari per le due gare, per quanto dirompente nel contesto attuale, sembra essere destinata a diventare una cifra irrisoria tra dieci anni, con un mercato che potrebbe vivere un boom del valore.

Nonostante la concorrenza, l’NBA ha comunque registrato numeri significativi, con la sfida tra Warriors e Lakers all’insegna della rivalità tra Stephen Curry e LeBron James ha attirato una media di 7,8 milioni di spettatori su ABC/ESPN.

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