F1 2025: da Vasseur a Wolff, ecco gli stipendi dei team principal

Da Fred Vasseur a Toto Wolff, passando per Horner e Brown. Ecco quanto guadagnano i boss della F1 nella stagione 2025.

Vasseur e Brown
I boss della F1
Fred Vasseur (Ferrari) e Zak Brown (McLaren). Image credit: DPPI/PsNewZ/Insidefoto

Nel regno della velocità che rappresenta la Formula 1 tutto si evolve rapidamente e i cambi repentini sono all’ordine del giorno.

Vale per i piloti, che salvo alcuni “intoccabili” di prima fascia come i Verstappen, gli Hamilton e i Leclerc (il plurale è voluto a sottolinearne l’unicità) legano la stabilità del proprio sedile alle performance, oltre che alla dote di sponsor.

Ma vale anche per i circuiti, dove anche i tracciati storici come Silverstone (dove si è corso il primo Gran Premio ufficiale della Formula 1 nel 1950) o Monza o Monaco, devono trattare – duramente e a lungo – per ottenere rinnovi.

Rinnovi che tra l’altro, come raccontato da Sport e Finanza, non passano unicamente da un esborso economico ma tengono conto dell’evoluzione dei circuiti in materia di sicurezza, ospitalità e sostenibilità ambientale e a cui si aggiungono gli equilibri geopolitici che uno sport globale come la F1 non può trascurare.

Anche per chi i team li guida, nel senso di sviluppo, decisioni strategiche, scelte degli ingegneri più brillanti o dei piloti più performanti, gli scenari possono cambiare rapidamente.

Nel Circus nessuno è scevro da un giudizio neanche i team principal.

I boss della F1 legano spesso la propria carriera a un’unica scuderia, valeva nel passato – si pensi all’epopea di Jean Todt alla Ferrari o alle lunghe stagioni vincenti di Ron Dennis alla McLaren ma vale anche nel presente.

Toto Wolff è la figura apicale della Mercedes e difficilmente potrebbe incarnare lo stesso ruolo in Ferrari, così come Chris Horner è indissolubilmente legato alla Red Bull e sarebbe improbabile vederlo dettare le linee guida in casa McLaren.

Stipendi team principal F1 2025: il ritorno di Briatore e Binotto

Salvo stagioni insoddisfacenti, per non dire “catastrofiche”, come successo a Bruno Famin nel 2024, messo alla porta in casa Alpine che si è affrettata a richiamare il grande ex Flavio Briatore (affiancato da Oliver Oakes), i team principal sono “meno volatili” di piloti e ingegneri di pista.

Quello che può cambiare – e non di poco – è lo stipendio, se così si può definire, che è strettamente vincolato al successo sportivo.

Ed ecco che dopo una stagione 2024 avvincente, con quattro costruttori su dieci a giocarsi vittorie e podi, andando verso la stagione 2025 cambiano le gerarchie di ingaggi dei team principal.

Toto Wolff, numero uno della Mercedes, perde lo scettro di team principal più pagato dopo oltre due stagioni ma anche Chris Horner, che pure ha visto il suo uomo di punta, Max Verstappen, trionfare nel mondiale piloti, perde posizioni perché Red Bull non ha ottenuto il titolo costruttori.

Stipendi team principal F1 2025: l’ascesa di Brown e il successo McLaren

Ai vertici della classifica si posiziona Zak Brown, ceo della McLaren, che anche grazie al contributo dell’ingegnere italiano e team principal, Andrea Stella, e a una coppia di piloti capace di ottime prestazioni, Lando Norris e Oscar Piastri, ha riportato alla casa di Woking il titolo piloti che mancava dal lontano 1998.

Secondo le stime del portale francese Sportune, il boss della McLaren guadagnerà nella stagione 2025, circa 6 milioni di euro di ingaggio, relativamente pochi se non si considerano i 29 milioni di “bonus” per il risultato sportivo e una percentuale di ritorno dagli sponsor, per un totale di 35 milioni di euro per la stagione sportiva 2025.

Si deve accontentare di 22 milioni di euro, il numero uno della Mercedes, Toto Wolff, che ha piazzato la casa tedesca al 4° posto nel mondiale costruttori, con 16 milioni di euro di ingaggio e 6 mln di premio di risultato.

Per Chris Horner, sfumato l’obiettivo del titolo, la stagione 2025 non prevede bonus e quindi solo l’ingaggio, pari a 12 milioni di euro.

Non arriva alla doppia cifra Fred Vasseur, l’uomo che ha riportato la Ferrari a lottare in ogni Gran Premio che si ferma a 8 milioni di euro.

Stipendio analogo, 8 mln di euro, all’ex ferrarista, Mattia Binotto, voluto da Audi/Sauber per guidare la transizione verso la stagione 2026 e il debutto ufficiale del marchio tedesco.

Più staccato l’altro italiano, Flavio Briatore, richiamato dai francesi dell’Alpine per risollevare le sorti delle monoposto che erano capitolate a fondo classifica a inizio 2024.

Per l’ex numero uno di Benetton e Renault, l’ingaggio 2025 è di 3,5 milioni di euro ma non è da escludere che possa salire in futuro, considerato che la “cura Briatore” è valsa due podi a fine stagione e il 6° posto nel mondiale costruttori.

Stipendi team principal F1 2025: ecco la classifica completa

  1. Zak Brown (McLaren) = 35 mln di euro (6 mln € + 29 mln € di bonus)
  2. Toto Wolff (Mercedes AMG) = 22 mln di euro (16 mln € + 6 mln € di bonus)
  3. Christian Horner (Red Bull Racing) = 12 mln di euro
  4. Fred Vasseur (Ferrari) = 8 mln di euro
  5. Mattia Binotto (Audi/Sauber) = 8 mln di euro
  6. James Volwes (Williams) = 5,5 mln di euro
  7. Laurent Meikies (Racing Bulls) = 5 mln di euro
  8. Flavio Briatore (Alpine) = 3,5 mln di euro
  9. Mike Krack (Aston Martin) = 3,5 mln di euro
  10. Ayao Komatsu (Haas) = 2,4 mln di euro