Dopo tre settimane di lungo break la Formula 1 si appresta a tornare in pista con l’appuntamento del GP degli USA in scena ad Austin, in Texas nel weekend del 18-20 ottobre. Il circuito texano aprirà un mese di gara nelle Americhe, con quattro appuntamenti che porteranno il Circus a fare tappa in Messico, in Brasile per poi tornare nuovamente negli USA con la gara di Las Vegas.
Complessivamente sono ancora sei le sfide che attendono i piloti: dopo le tappe americane si volerà nel Golfo per gli ultimi due appuntamenti, con il GP del Qatar e la tappa finale di Abu Dhabi.
Una stagione lunga, dall’esito ancora incerto.
Se le prime gare parevano ricalcare il copione della passata stagione, con Max Verstappen e la sua Red Bull in assoluto dominio, dal GP di Imola gli inseguitori erano sempre meno distanti e con la splendida vittoria di Charles Leclerc nella sua Monaco, la musica è definitivamente cambiata.
All’ultima gara effettuata, il GP di Singapore, sono stati ben sette i piloti ad alternarsi sul gradino più alto del podio.
Le McLaren sono diventate le vetture da battere e Lando Norris può seriamente impensierire Verstappen nella lotta al titolo iridato.
Ma se le sfide per assegnare il mondiale piloti e costruttori sono ancora apertissime, su un altro fronte non c’è competizione: la classifica “distruttori”, che decreta chi è costato di più ai team in termini di danni, vede Sergio Perez “incontrastato” in prima posizione.
Classifica danni F1: il “dominio” del messicano Red Bull
Il messicano della Red Bull ha infatti totalizzato danni alla sua vettura per oltre 4,5 milioni di dollari, con la monoposto totalmente distrutta a Monaco e a Baku.
Secondo gradino del podio per Logan Sargeant; l’ex Williams non è mai riuscito a essere competitivo nel corso della stagione ma, “in compenso”, ha totalizzato danni per più di 3 milioni di dollari.
Anche il suo compagno, Alexander Albon, nonostante in pista sia riuscito a distinguersi ottenendo anche piazzamenti a punti, ha totalizzato danni alla sua monoposto per 2,3 milioni di dollari.

Formula 1, nel 2024 danni già per 15 mln di dollari: la classifica dei “distruttori”
Guardando la classifica a ritroso, il terzo più “virtuoso” è il sette volte iridato Lewis Hamilton, che ha comportato danni per “soli” 300 mila dollari; ancor meglio ha fatto il pilota Sauber Valtteri Bottas, con “appena” 100 mila dollari di danni mentre il primo posto come “risparmiatore” va a Pierre Gasly, che è costato all’Alpine zero dollari.
Classifica danni F1 il ranking dei piloti
- Sergio Perez – Red Bull 4,5 mln di dollari
- Logan Sargeant – Williams 3 mln di dollari
- Alexander Albon – Williams 2,3 mln di dollari
- Carlos Sainz – Ferrari 1,7 mln di dollari
- Yuki Tsunoda – Racing Bulls 1,6 mln di dollari
- Lance Stroll – Aston Martin 1,4 mln di dollari
- Guanyu Zhou – Sauber 1,4 mln di dollari
- Kevin Magnussen – Haas 1,3 mln di dollari
- Daniel Ricciardo– Racing Bulls 1,2 mln di dollari
- Charles Leclerc – Ferrari 1,2 mln di dollari
- Fernando Alonso – Aston Martin 1,2 mln di dollari
- Esteban Ocon – Alpine 1 mln di dollari
- George Russel – Mercedes 1 mln di dollari
- Max Verstappen – Red Bull 0,9 mln di dollari
- Oscar Piastri – McLaren 0,6 mln di dollari
- Franco Colapinto – Williams 0,5 mln di dollari
- Nico Hulkenberg – Haas 0,5 mln di dollari
- Lando Norris – McLaren 0,4 mln di dollari
- Lewis Hamilton – Mercedes 0,3 mln di dollari
- Valtteri Bottas – Sauber 0,1 mln di dollari
- Pierre Gasly – Alpine 0 dollari
Classifica danni F1: anche le Rosse sul podio
Passando dai piloti ai team, la classifica danni F1 non presenta grandi cambiamenti. I danni di Perez, sommati a quelli di Verstappen, valgono alla Red Bull il primo posto con 5,4 milioni di dollari. Seconda piazza per la Williams che, con tre piloti raggiunge i 4,8 milioni di dollari.
Terzo posto per le Ferrari: lo scontro con Perez nel GP di Baku è stato oneroso per Carlos Sainz che ha totalizzato danni per 1,7 milioni di dollari. Anche l’altro uomo di Maranello, Charles Leclerc, non ha “risparmiato” la sua monoposto, con danni pari a 1,2 milioni di dollari per un totale delle Rosse pari a 2,9 milioni di dollari.
- Red Bull – 5,4 mln di dollari
- Williams – 4,8 mln di dollari
- Ferrari – 2,9 mln di dollari
- Racing Bulls – 2,8 mln di dollari
- Aston Martin – 2,6 mln di dollari
- Haas – 1,8 mln di dollari
- Sauber – 1,5 mln di dollari
- Mercedes – 1,3 mln di dollari
- Alpine – 1 mln di dollari
- McLaren – 1 mln di dollari