Dopo la storica vittoria a Wimbledon, Jannik Sinner non è solo il primo italiano a conquistare il torneo londinese: è diventato, a soli 23 anni, una delle figure sportive più influenti al mondo, capace di riscrivere il paradigma del campione italiano nel panorama internazionale grazie anche alla sua reputazione.
Il valore di Sinner, tuttavia, non si limita alle vittorie sul campo: è un asset strategico per gli sponsor globali, grazie a un’immagine costruita con coerenza, sobrietà e risultati.
Come riportato da L’Economia del Corriere della Sera, Sinner ha dominato la prima edizione del ranking “Top Champion Reputation”, stilato da Reputation Manager spa, ottenendo un punteggio record di 94 su 100. Il ranking misura la reputazione online di 160 atleti in Italia, attraverso l’analisi di oltre 100 parametri, tra identità digitale, presenza sui social, rilevanza mediatica e impatto valoriale dei contenuti pubblicati.
Sinner distanzia nettamente il secondo classificato, Lewis Hamilton, fermo a 47 punti. Il tennista altoatesino primeggia per sentiment positivo, parole chiave, SEO, interazioni e capacità di presidiare temi sensibili, come dimostrato dall’impatto reputazionale della sua Jannik Sinner Foundation, impegnata a sostenere bambini in difficoltà.
Jannik Sinner, la reputazione come leva economica
Il successo reputazionale di Sinner è un moltiplicatore economico. La sua immagine, basata su valori come sportività, sobrietà e gentilezza, ha resistito anche a momenti delicati, come la sospensione fino a maggio per il caso Clostebol.
Episodio che, sorprendentemente, ha avuto un impatto marginale sia dal punto di vista reputazionale che finanziario: gli sponsor sono rimasti al fianco del numero uno del mondo, consapevoli della solidità del suo brand personale.
Secondo le stime, Sinner ha guadagnato oltre 41,5 milioni di dollari in premi ATP e superato i 100 milioni di euro di incassi complessivi dal 2019, considerando gli introiti da sponsorizzazioni con brand come Nike, Rolex, Lavazza, Fastweb e Gucci. Un profilo che lo rende uno dei tennisti più redditizi e influenti del panorama globale. La sua gestione d’immagine è affidata ad Alex Vittur e alla neonata agenzia Avima, che garantisce coerenza e controllo totale del brand Sinner.
Il potenziale commerciale è ancora in espansione. Secondo Nielsen Sports, Sinner potrebbe avvicinarsi ai livelli di Roger Federer, che nei suoi anni d’oro guadagnava oltre 100 milioni di euro l’anno. L’elemento chiave? La continuità ai vertici e una narrazione autentica e globale.
Tennis, nuova forza trainante della reputazione sportiva
Il trionfo di Sinner si inserisce in un contesto più ampio: il tennis è oggi la disciplina che genera il maggiore impatto reputazionale in Italia. Nella prima metà del 2025, gli otto tennisti inclusi nel paniere Reputation Manager hanno generato il 31,7% di tutti i contenuti sportivi online, quasi quanto i 35 calciatori presenti in classifica (36,3%).
Tra gli altri nomi di rilievo nel tennis italiano troviamo Jasmine Paolini (6°), Lorenzo Musetti (10°), Matteo Berrettini (12°) e Sara Errani (39°). Presenti anche le leggende come Adriano Panatta (40°), Flavia Pennetta (55°) e Francesca Schiavone (99°), che mantengono un forte impatto comunicativo, contribuendo alla solidità del brand tennis.
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Top Champion Reputation 2025
Sul podio della reputazione sportiva, Lewis Hamilton si conferma secondo, non solo come icona della Formula 1 ma anche come imprenditore visionario. Il pilota Ferrari, con un ingaggio da 50 milioni l’anno, ha incassato 69 milioni di dollari nel 2024 e investe in settori diversificati: dal cinema al food tech, passando per la sostenibilità con la sua Fondazione Mission 44.
Charles Leclerc, terzo in classifica, è volto globale di brand come Bugatti, Richard Mille, Puma, Ray-Ban, Giorgio Armani ed Electronic Arts. Il suo progetto personale, LEC, nato con Federico Grom e Nicolas Todt, testimonia la volontà di costruire un’identità imprenditoriale oltre il volante.
Nelle altre posizioni rilevanti, Federica Brignone (8ª), stella dello sci con oltre 10 milioni di euro in premi e bonus. Nonostante in Italia lo sport principale sia il calcio, il miglior classificato è Paulo Dybala, settimo.
Una nuova narrazione globale
La figura di Sinner rompe con l’immaginario folkloristico dell’italiano all’estero. Simboleggia una nuova reputazione italiana, fatta di metodo, professionalità, umiltà. È il volto di un’Italia che compete ai massimi livelli senza eccessi, conquistando la fiducia di pubblico e investitori.
La reputazione è ormai un capitale intangibile strategico, e Sinner ne è il case study più emblematico: dal campo al marketing, è un campione di performance e finanza. Un modello per il futuro dello sport italiano.