Il Portogallo guarda alla Formula 1 nel 2028: spunta l'ipotesi Estoril

Il Comune di Cascais acquisisce l’Estoril per riportare la F1 nel 2028 e la MotoGP nel 2027. Investimenti pubblico-privati per modernizzare il circuito. Sfida interna con Portimao.

Circuito Estoril
Tutti vogliono la F1
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Trent’anni dopo l’ultimo Gran Premio, l’Autodromo do Estoril si prepara a tornare protagonista sulla scena mondiale del motorsport. Il Comune di Cascais ha annunciato l’acquisizione del leggendario circuito portoghese attraverso Parpública, la holding statale che gestisce le partecipazioni pubbliche nelle società del Paese. Un’operazione ambiziosa che punta a riportare la Formula 1 a Estoril nel 2028 e ad assicurarsi una gara di MotoGP già nel 2027.

Un accordo atteso da anni

«Nel 2026 saranno passati trent’anni dall’ultimo Gran Premio disputato a Estoril, – ha dichiarato Nuno Piteira Lopes, vicepresidente del Consiglio comunale di Cascais. – In quel momento daremo il via a una nuova era di questo leggendario circuito, con il Comune che assumerà la gestione della struttura».

I dettagli dell’acquisizione sono stati discussi lunedì scorso in un incontro tra l’amministrazione comunale e Pedro Machado, Segretario di Stato per il Turismo, il Commercio e i Servizi. Non è il primo tentativo di portare il circuito sotto controllo pubblico locale: già nel 2015 Cascais aveva provato ad acquistare l’impianto per circa cinque milioni di euro, ma l’operazione venne respinta dalla Corte dei Conti.

Sfide tecniche e investimenti necessari

L’Estoril possiede dal 2013 la licenza FIA di Grado 1, requisito fondamentale per ospitare gare di Formula 1. Tuttavia, per soddisfare gli standard attuali della massima serie, saranno necessari interventi strutturali significativi. Le aree di fuga dovranno essere ampliate, soprattutto nelle curve veloci come la Parabolica esterna. Tribune, hospitality, paddock e sale stampa necessitano di una modernizzazione completa per accogliere team, media e decine di migliaia di spettatori secondo i criteri richiesti da Liberty Media.

Il Comune di Cascais ha garantito «la piena disponibilità ad apportare i miglioramenti necessari all’impianto, insieme a partner privati», segnalando un approccio basato sulla collaborazione pubblico-privato per sostenere gli investimenti richiesti.

Il ritorno di Estoril in Formula 1 dipenderà in larga misura dalla capacità del Portogallo di garantire la sostenibilità economica dell’operazione. Liberty Media richiede garanzie finanziarie significative per includere un circuito nel calendario, con una tassa di ospitalità che può superare i 30 milioni di dollari annui.

Il sostegno del governo portoghese, guidato dal primo ministro Luís Montenegro, sarà cruciale per coprire questi costi e attrarre sponsor privati.

La concorrenza con Portimao

Un ostacolo significativo nella corsa al ritorno in calendario è rappresentato dalla concorrenza interna. L’Autodromo Internacional do Algarve di Portimao ha già dimostrato di poter ospitare con successo la Formula 1, accogliendo il Gran Premio del Portogallo nel 2020 e 2021 durante la riorganizzazione del calendario causa pandemia. Il circuito dell’Algarve dispone di infrastrutture moderne e di un layout tecnico molto apprezzato dai piloti per le sue variazioni altimetriche.

Inoltre, il calendario di Formula 1 è già saturo con 24 gare, con l’ingresso di nuovi circuiti come Madrid e potenziali candidature da Thailandia, Sudafrica e Corea del Sud. Liberty Media potrebbe optare per una rotazione tra circuiti europei, rendendo ancora più complessa l’assegnazione di uno slot fisso.

Il vantaggio della storia e della posizione

Nonostante le sfide, Estoril ha carte importanti da giocare. Il circuito, inaugurato nel giugno 1972, ha ospitato 13 edizioni consecutive del Gran Premio di Portogallo dal 1984 al 1996, diventando teatro di momenti iconici della Formula 1. La sua posizione a circa 30 chilometri da Lisbona rappresenta un vantaggio logistico e turistico significativo rispetto a Portimao, più isolato nell’Algarve meridionale.

Il tracciato di 4,2 km, è noto per il suo mix equilibrato di curve lente e veloci, con un rettilineo principale che favorisce i sorpassi e una Parabolica interna che mette alla prova le abilità dei piloti. Sebbene meno vario rispetto a Portimao, il valore storico dell’Estoril e la sua vicinanza alla capitale potrebbero attrarre sponsor, fan e turisti.

La strategia MotoGP come trampolino di lancio

Il piano di ospitare una gara di MotoGP nel 2027 potrebbe servire come “prova generale” per dimostrare la capacità organizzativa del circuito nella gestione di eventi di alto profilo. Anche la MotoGP è di proprietà di Liberty Media, e un successo nel 2027 rafforzerebbe la candidatura per la Formula 1 l’anno successivo.

Nel 2025 Estoril ha già ospitato eventi come il WorldSBK, mantenendo la sua rilevanza nel panorama motoristico internazionale, sebbene alcuni problemi strutturali – come la chiusura di alcune tribune per motivi di sicurezza – abbiano evidenziato l’urgenza di interventi di ammodernamento.

Prospettive realistiche ma ambiziose

Al momento non ci sono annunci ufficiali da parte di Liberty Media o della FIA, ma le trattative sono in corso. Il progetto del Comune di Cascais è ambizioso ma non irrealistico: il sostegno politico è solido, l’interesse locale è forte e il valore storico del circuito rappresenta un asset importante.

Il successo dipenderà dalla capacità di completare gli investimenti infrastrutturali entro il 2027-2028 e di convincere Liberty Media che Estoril può offrire un prodotto competitivo sia dal punto di vista tecnico che economico.

Nel frattempo, il circuito continuerà a ospitare eventi storici e competizioni minori, mantenendo viva la fiamma del motorsport portoghese in attesa del grande ritorno.

 

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