A distanza di quasi un anno dal disastroso impatto dell’uragano Dana, il governo autonomo valenciano ha annunciato un investimento significativo di 24 milioni di euro per il recupero delle infrastrutture del Circuito Ricardo Tormo, un pilastro per il motorsport nella Comunità Valenciana.
L’intervento mira a garantire che il circuito possa ospitare il Gran Premio MotoGP della Comunità Valenciana, in calendario dal 14 al 16 novembre 2025, e a favorire la ripresa delle attività economiche legate all’impianto.
Gli interventi di recupero: priorità a sicurezza e accessibilità
Tra le priorità del piano di recupero, uno degli interventi più rilevanti è la riapertura provvisoria dell’ingresso principale del circuito, con un investimento di circa un milione di euro. Il presidente della Generalitat Valenciana, Carlos Mazón ha definito questo passaggio fondamentale per il ritorno alla normalità delle attività sportive e per il recupero emotivo della comunità locale, segnata dalla devastazione provocata dal maltempo lo scorso ottobre. La riapertura dell’accesso garantirà la sicurezza e il regolare flusso dei visitatori.
Il circuito beneficerà anche di un rinnovamento strutturale e logistico. Quasi 10 milioni di euro saranno destinati alla ristrutturazione delle infrastrutture chiave del circuito. Di questi, 3,5 milioni per la riqualificazione del parcheggio principale situato vicino al burrone di Sechara e 6,5 milioni per il parcheggio pubblico e gli accessi nella zona nord del circuito, nonché nelle aree circostanti, come la Rambla del Poyo.
Il rilancio economico del Circuito Ricardo Tormo
Il Circuito Ricardo Tormo è uno degli impianti più colpiti dall’alluvione dello scorso anno, che ha compromesso la sua capacità di ospitare eventi e ha portato alla cancellazione dell’ultimo Gran Premio MotoGP 2024. L’impianto aveva previsto un fatturato di oltre 11,5 milioni di euro, ma l’impatto dell’alluvione ha ridotto questa cifra. Tuttavia, grazie agli sforzi di recupero, si prevede che il circuito possa tornare a generare un giro d’affari importante, con un obiettivo di superare i 12 milioni di euro nel 2025.
Inoltre, il piano di recupero prevede anche investimenti in altre infrastrutture locali che influenzano il circuito, come la strada regionale CV-50, che si trova nelle vicinanze. Sono stati destinati 8 milioni di euro per la riqualificazione della strada e la costruzione di una deviazione che ha permesso di ripristinare il traffico, essenziale per il passaggio di oltre 15.600 veicoli al giorno. Inoltre, 5 milioni di euro sono stati investiti per il recupero delle infrastrutture idriche e il ripristino dell’impianto di depurazione delle acque reflue.
In conclusione, l’impegno del governo autonomo valenciano per il recupero del Circuito Ricardo Tormo rappresenta non solo un gesto simbolico di ripresa, ma un segnale concreto di resilienza e visione a lungo termine, con la comunità locale che guarda con fiducia al ritorno dei motori e agli eventi che contribuiranno a far crescere il settore sportivo ed economico della regione.