La Formula1 arriva al nono appuntamento, con il weekend di gara nel Circuito di Barcellona-Catalogna a Montmeló, per il GP di Spagna 2025.
Una tappa quanto mai cruciale, in primis perché si archivia il primo terzo di stagione e il primo assaggio di Europa prima di spostarsi in Canada e, in seconda battuta perché Barcellona è l’appuntamento che la FIA ha cerchiato in rosso per dire stop alla flessibilità delle ali anteriori delle monoposto.
Un momento atteso soprattutto da chi, in questa prima parte di stagione, sta soffrendo – leggersi Ferrari – e spera nella riduzione della flessibilità dell’ala per vedere anche ridurre il gap con le imprendibili McLaren.
Dopo appena una settimana dall’appuntamento di Monte Carlo, con il GP di Monaco, i team arrivano dunque a Barcellona con umori diversi. In casa McLaren non sembrano particolarmente preoccupati dal tema dell’ala di cui sopra, considerando la prestazione maiuscola di Lando Norris nel Principato e il terzo posto di Oscar Piastri che, se pur non avrà reso contento il talento australiano, ha permesso agli appassionati di mantenere viva la corsa al titolo tra i due.
Per la Rossa, la tappa di Monaco, è stata l’ennesima riprova dell’indistruttibile tenacia di Charles Leclerc e del suo talento indiscusso.
Nell’appuntamento di casa il monegasco si è reso autore di una prestazione maiuscola, fatta di ricerca del limite e di un continuo pressing sul leader di gara Norris, vanificato dall’impossibilità di sorpasso nel Principato.
L’altro driver in rosso, Lewis Hamilton, ha chiuso in quel di Monaco al quinto posto, con una posizione che non rende soddisfatto nessuno ma che non può dirsi disastrosa data anche la penalità in qualifica.
Disastrosa è stata invece la prestazione delle Mercedes, con George Russel undicesimo e Kimi Antonelli addirittura diciottesimo, a causa di pasticci strategici nella gestione della doppia sosta obbligatoria introdotta a Monaco.
Obbligatorio il riscatto di Barcellona per le frecce d’argento mentre, l’altra forza del campionato, la Red Bull, rimane aggrappata al talento di Max Verstappen, terzo in campionato a poche lunghezze – in questa fase di stagione – dai due piloti McLaren.
F1 GP Barcellona: il tracciato prossimo all’addio
Il Circuito di Montmelò è casa della Formula 1 ininterrottamente dal 1991. Realizzato nel pacchetto di opere per i Giochi Olimpici di Barcellona 1992, è un tracciato molto conosciuto da team e piloti in quanto spesso teatro dei test pre-stagionali.
Un banco di prova molto utile anche per ingegneri e sviluppatori, perché le caratteristiche del tracciato, con 14 curve alcune molto lunghe e veloci, altre nettamente più lente e strette (come la Seat), lo rendono un circuito molto variegato e tecnico. In estrema sintesi, se una vettura va forte a Barcellona sarà in grado di farlo pressoché ovunque.
Pur essendo, come detto, un appuntamento molto apprezzato dalle scuderie ma anche dal pubblico (il record è di oltre 297mila presenze nel weekend di gara del 2024), quello di questa stagione potrebbe essere una delle ultime volte della F1 a Barcellona.
Il contratto scade infatti nel 2026 e, quel che pare certo è che non sarà rinnovato come GP di Spagna – che passerà alla capitale Madrid – ma potrebbe, come successo anche in passato ad altri autodromi spagnoli (Jerez e Valencia), ospitare il Circus con un’altra denominazione (GP d’Europa), o restare comunque in calendario a stagioni alterne.

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F1 GP Barcellona: brilla ancora il nome di Schumacher
Dal suo debutto in F1, nella stagione 1991, il circuito catalano è stato teatro di sfide a dir poco epiche. Nell’albo d’oro dei suoi vincitori figurano infatti i nomi più grandi delle ultime tre decadi. Dal “leone” Nigel Mansell, primo vincitore assoluto, ad Alain Prost, fino ad arrivare agli assi finlandesi Mika Hakkinen e Kimi Raikkonen e a Fernando Alonso, ultimo pilota spagnolo ad aver vinto in casa, nonché ultimo pilota Ferrari ad averlo fatto.
Nella storia più recente non manca ovviamente Lewis Hamilton, con un dominio assoluto di cinque vittorie dal 2017 al 2021 e Max Verstappen, sul primo gradino del podio nelle ultime tre edizioni.
Ma il pilota che ha inciso a caratteri cubitali il suo nome nella storia di Montmelò è quello di Michael Schumacher.
Il campione tedesco impose il suo dominio sia nel biennio alla Benetton, 1994-95, sia negli anni d’oro della sua vita sportiva a Maranello, con quattro vittorie consecutive tra il 2001 e il 2004. Schumacher detiene così il record assoluto di vittorie (6), ex aequo con l’altro sette volte campione del mondo, Lewis Hamilton.
Il primato di Schumi si estende anche sui podi totali (12), sulle pole position (7) e sui giri veloci ottenuti (7).
Sul giro record in gara è invece riuscito a imporsi SuperMax Verstappen, nel 2023 con il tempo di 1’16″330, ovviamente con la sua Red Bull mentre il giro veloce all time spetta a Lando Norris che nella passata stagione ha fermato il cronometro a 1’11″383 in qualifica.
Per scoprire chi riuscirà a spuntarla nel GP di Spagna basta collegarsi in diretta con Sky Sport F1 o in streaming con NOW alle ore 15:00 di domenica 1° giugno.
F1 GP Barcellona: tutti i record
- Circuito: Circuit de Barcelona-Catalunya
- Debutto in F1: 1991
- Scadenza contratto: 2026
- Record spettatori: 297.368 (2024)
- Record vittorie: Michael Schumacher e Lewis Hamilton (6)
- Record podi: Michael Schumacher (12)
- Record pole position: Michael Schumacher (7)
- Record giri veloci: Michael Schumacher (7)
- Giro record (in gara): Max Verstappen (1’16″330, Red Bull, 2023)
- Giro record (all time): Lando Norris (1’11″383, McLaren, 2024)