Milano Cortina: Paralimpiadi con regia autonoma e un commissario straordinario

Il governo lavora a un decreto per affidare l’organizzazione delle Paralimpiadi 2026 a una struttura autonoma, con un commissario straordinario e poteri speciali.

Milano Cortina anno via
La svolta del governo
Cortina d'Ampezzo (Image credit: Depositphotos)

Le Paralimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026 saranno organizzate attraverso una struttura autonoma, distinta dalla Fondazione Milano Cortina che sovrintende ai Giochi Olimpici.
È quanto emerge dalla bozza di decreto attualmente in lavorazione al ministero delle Infrastrutture, che prevede inoltre la nomina di un commissario straordinario dedicato esclusivamente all’evento paralimpico.

Il nome del commissario non è ancora stato deciso. In corsa c’è l’amministratore delegato della Fondazione, Andrea Varnier, ma secondo fonti governative non è esclusa «la possibilità che venga indicato un profilo alternativo, anche esterno alla struttura attuale».

Il provvedimento dovrebbe approdare in Consiglio dei ministri entro un paio di settimane, ma la versione definitiva del decreto potrebbe subire modifiche, anche su indicazione del ministero per lo Sport.

Svolta Paralimpiadi Milano Cortina: verso un commissario straordinario

Alla base della scelta, come spiega Il Sole 24 Ore, c’è la volontà del governo di «garantire la piena accessibilità dell’evento paralimpico», che necessita di interventi mirati su trasporti, infrastrutture e abbattimento delle barriere architettoniche.
Una gestione autonoma e dotata di poteri straordinari consentirebbe di «snellire le procedure» e «concentrarsi esclusivamente sulle esigenze specifiche dei Giochi paralimpici».

L’ipotesi di commissariamento risponde anche a logiche di tipo finanziario: separare le Paralimpiadi dalla macchina olimpica permetterebbe di alleggerire il bilancio della Fondazione Milano Cortina. Una scelta tecnica che offrirebbe dunque maggiore flessibilità nella gestione economica e operativa.

Bilancio approvato, ma restano nodi aperti a Milano

Nel frattempo, la Fondazione Milano Cortina 2026 ha approvato il proprio bilancio annuale, con un budget complessivo di 1,7 miliardi di euro.
La copertura è suddivisa in tre quote pressoché equivalenti: CIO, biglietteria e merchandising, sponsorizzazioni. Il pareggio di bilancio, spiegano dalla Fondazione, «è un obiettivo da verificare solo al termine dell’evento, nella primavera del 2026». In caso di disavanzo, la garanzia finanziaria ricadrà sugli enti locali.

Tuttavia, a Milano restano ancora nodi critici da risolvere, soprattutto legati agli extracosti del Villaggio olimpico e del Palaitalia, che ammontano a circa 100 milioni di euro e per cui non è ancora stata individuata una copertura certa, come già anticipato da Sport e Finanza nelle scorse settimane.

La norma a cui sta lavorando il governo rientra in un pacchetto più ampio che il governo sta mettendo a punto con il supporto del Ministero delle Infrastrutture.

L’obiettivo è introdurre «misure urgenti per garantire la continuità nella realizzazione di infrastrutture strategiche e la gestione dei contratti pubblici», con attenzione anche al settore ferroviario, al demanio marittimo e agli impegni connessi al PNRR e alla partecipazione italiana all’Unione europea in materia di trasporti.

In questo quadro si inseriscono anche gli interventi urgenti per la realizzazione delle opere funzionali ai Giochi di Milano-Cortina 2026 e per lo svolgimento degli eventi sportivi previsti.