Terza Champions League in cinque anni, 29esimo titolo in appena 13 anni di storia e soprattutto quinto successo stagionale che vale il Grande Slam, prima squadra italiana a riuscire nell’impresa.
Conegliano è nella storia del volley e con la Cev conquistata ieri in quel di Istanbul nella finale tutta italiana contro Scandicci chiude una stagione da record.
«È il risultato di una stagione da 10 e lode – dichiara a La Gazzetta dello Sport, Pietro Maschio, co-presidente di Conegliano -. Oggi abbiamo scritto una paginetta di storia».
Storia con la esse maiuscola. Perché in passato la stagione perfetta era riuscita solo al Vakifbank Istanbul nel 2017/18 ma quest’annata per la compagine trevigiana nata appena nel 2012 va ancora oltre.
Tutte e cinque le manifestazioni a cui ha preso parte la squadra l’hanno vista aggiudicarsi la vittoria finale ed alzare il trofeo.
La stagione perfetta: dalla Supercoppa alla Cev
Lo scorso settembre è arrivato il primo successo, con la finale per la Supercoppa Italiana, contro le più agguerrite rivali del Vero Volley Milano, che ha portato in bacheca il primo trofeo stagionale.
Poi è stata la volta del Mondiale per Club, conquistato poco dopo nel round finale di Hangzhou, in Cina, contro Tianjing.
A febbraio, ancora una volta in campo in Italia, ancora una volta contro Milano ma l’esito è stato lo stesso: Conegliano si aggiudica anche la Coppa Italia.
Anche le finali scudetto vedono L’Imoco Volley contro il Vero Volley ma, sebbene uno scontro avvincente seguito da 22mila spettatori dal vivo nelle gare delle finals, son state le Pantere ad aggiudicarsi il campionato nazionale.
Neanche il tempo di festeggiare il trofeo tricolore arrivato il 23 aprile che la squadra ha fatto le valigie per la Turchia, dove si giocava la Final Four della Champions League 2024/25.
Un round finale che ha messo, per l’ennesima volta, in mostra il volley italiano. Su quattro finaliste erano infatti ben tre le squadre italiane.
Oltre a Conegliano, le rivali del Vero Volley, battute in semifinali e Scandicci, capaci di superare le padrone di casa del VakifBank Istanbul, ma costrette ad arrendersi all’inarrestabile Conegliano.
Un movimento sul tetto del mondo
Con la vittoria di Milano su Istanbul, nella finalina del terzo posto, si è poi completato il capolavoro per il movimento della pallavolo nazionale, con un podio tutto tricolore nella massima competizione europea.
«Non poteva esserci conclusione migliore per la stagione della Golden Age: complimenti all’A.Carraro Prosecco Doc Conegliano guidata dai Presidenti Pietro Maschio e Piero Garbellotto per la splendida vittoria, ma anche alla Savino Del Bene Scandicci del patron Paolo Nocentini per la medaglia d’argento e alla Numia Vero Volley Milano dei Presidenti Aldo Fumagalli e Alessandra Marzari per la medaglia di bronzo – ha dichiarato il presidente della Lega Volley Femminile, Mauro Fabris –. Un applauso sentito alla società trevigiana, protagonista di un Grande Slam che rimarrà nella storia, frutto di investimenti importanti di società e sponsor: cinque trofei su cinque competizioni».

Fabris: «Il volley italiano continua a crescere consolidando la leadership europea»
Tutte le Coppe Europe vinte dall’Italia
Con la vittoria della Champions League non si suggella solo il dominio di Conegliano ma anche del movimento volley. La finale di Istanbul ha infatti portato alle squadre tricolore la terza coppa europea, dopo la Cev Cup conquistata da Novara e la Challenge Cup vinta dalla Roma.
«Dopo l’oro olimpico di Parigi le nostre squadre hanno conquistato ogni trofeo disponibile, dal Mondiale per Club con la stessa Conegliano alla CEV Challenge Cup con Roma, fino alla CEV Cup di Novara. – ha aggiunto il presidente della LVF -. Un dominio internazionale della Serie A Femminile, confermato da sei titoli europei consecutivi, che deve rendere orgogliose tutte le società di Lega, proprietà e gli sponsor che hanno reso possibile questo successo continuo, ineguagliato in altre discipline sportive. Gloria e vanto del nostro Paese, uno strumento di promozione dei valori dello sport, di crescita sociale e culturale e di attrattività internazionale. Dietro tutto questo c’è un modello del movimento della pallavolo femminile di vertice che evidentemente funziona in sinergia e sintonia con la stessa Federazione. Ora festeggiamo questa stagione d’oro ma già stiamo definendo nuove idee e lanciando nuove sfide per allargare ancora di più il seguito che la nostra Serie A sta raccogliendo in tutto il mondo».