Parsons, CPI «Milano Cortina, i Giochi più belli di sempre»

Il Presidente del CPI non ha dubbi su quanto i Giochi di Milano Cortina faranno bene al nostro Paese, sia in termini infrastrutturali che sociali.

Milano Cortina_Enel
Il numero uno paralimpico
Installazione Enel, Piazza Duomo, Milano. Image credit: Depositphotos

«Siamo nel Paese dei sogni e saranno i Giochi Invernali Paralimpici più belli di sempre». Parola di Andrew Parsons, presidente del Comitato Paralimpico Internazionale, al rientro da un tour italiano per visitare i luoghi che ospiteranno i Giochi del 2026.

«Sarà un evento magnifico, spettacolare e appassionante – ha raccontato a Il Corriere della Sera il presidente del CPI -. L’apertura dei Giochi in un luogo iconico come l’Arena di Verona, il para ice hockey in una città come Milano, capitale della moda e non solo. E ancora la splendida Val di Fiemme per biathlon e sci di fondo e infine sci alpino, snowboard, curling in carrozzina e la cerimonia di chiusura a Cortina, nel cuore delle Dolomiti, uno dei luoghi più magici della terra».

L’entusiasmo di Parsons per le Paraolimpiadi italiane è contagioso e può fare proseliti. Il Presidente del CPI, in carica dal 2017, con un passato da giornalista, non ha dubbi anche su quanto la manifestazione farà bene al nostro Paese.

Parsons Milano Cortina 2026: opportunità di cambiamento sociale

«I Giochi Paralimpici sono l’evento sportivo più trasformativo sulla terra – ha commentato –. Innescano un immenso cambiamento che ha impatto su infrastrutture e politiche. Sono in grado di cambiare le strutture i luoghi ma soprattutto la cultura: la percezione della disabilità sarà diversa. I Giochi sono un’opportunità di cambiamento sociale. Pensiamo ai nuovi treni accessibili, alle stazioni senza barriere, al turismo per ogni tipo di condizione. Poi le iniziative per promuovere lo sport fra chi ha disabilità. È davvero fantastico che i Giochi abbiano agito da catalizzatori per progetti così importanti».

E su una sfida così complicata ma altrettanto stimolante l’Italia sta dimostrando grande valore. «Siamo molto soddisfatti. Le Paralimpiadi sono sempre difficili da organizzare e quelle invernali lo sono ancora di più per tutta una serie di ragioni – ha aggiunto Parsons -. Penso che l’Italia abbia tutto ciò che occorra per fare un bellissimo evento e sono certo che lascerà eredità positive al Paese».

Un messaggio più forte grazie ai Giochi diffusi

Tra le peculiarità dei Giochi di Milano Cortina 2026 spicca ovviamente quella di essere la prima manifestazione olimpica diffusa, aspetto che secondo il presidente CPI, non può che essere positivo, veicolando ancor più il messaggio che le Paralimpiadi portano. «Ho presieduto due edizioni senza pubblico, con quella di Pechino – a ridosso della pandemia – con grandissime restrizioni. La presenza della gente sarà fondamentale. Ci saranno 665 atlete e atleti da 50 Paesi, con 79 eventi medaglia in sei sport. Sono numeri enormi: grazie a loro e alla eccellenza delle prestazioni sportive sono sicuro si cambierà atteggiamento nei confronti della disabilità, promuovendo ulteriormente l’inclusione sociale».

Un messaggio che solo un grande evento sportivo può amplificare a dismisura, soprattutto se a carattere globale come le Olimpiadi.

«Parigi ha dimostrato a tutto il mondo la grande crescita del movimento paralimpico, è stata probabilmente l’edizione più spettacolare di sempre – ha aggiunto il numero uno del CPI -. Il nostro messaggio di inclusione attraverso lo sport è stato diffuso e recepito nel mondo. I protagonisti sono atlete e atleti: sanno di non competere solo a livello sportivo, ma anche per una causa maggiore».

Ed è a questo che possono e devono guardare i prossimi Giochi.

«Vorremmo che Milano Cortina facesse lo stesso: alzare il livello dei Giochi Paralimpici invernali. Se guardo poi alla compagine di atleti italiani, non ha limiti se non il cielo, e sono fiero di osservare che cresce in qualità e quantità. Luca Pancalli è uno dei più brillanti leader in assoluto, ha saputo plasmare il movimento paralimpico italiano e renderlo punto di riferimento nel mondo. Questi Giochi saranno una bella opportunità».

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