ESPN pronta a rinunciare alla F1 negli Stati Uniti: strada spianata per Netflix

L’emittente televisiva non parteciperà ad aste al rialzo per i diritti del Circus negli Stati Uniti in scadenza nel 2025, con la piattaforma di streaming che ha messo nel mirino la competizione.

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Charles Leclerc (Credit image: Ferrari Media Centre)

ESPN pronta a tirarsi indietro per i diritti F1. L’emittente di proprietà di Disney trasmette la Formula 1 negli States dal 2018, con l’ultimo accordo che scadrà al termine della stagione 2025, secondo quanto riporta Blackbook Motorsport.

Il broadcaster ha avuto un periodo di esclusiva, ormai scaduto, per negoziare il rinnovo dell’accordo firmato nel 2022 e del valore di circa 90 milioni di dollari all’anno, con il Circus che ha fatto pervenire richieste significativamente più elevate per il nuovo ciclo.

ESPN Formula 1: una relazione fruttuosa

Sebbene la fine del periodo di esclusiva non escluda in maniera definitiva un accordo tra ESPN e la Formula 1, in questa nuova fase anche nuovi player possono intromettersi nelle discussioni.

ESPN ritiene che la collaborazione con la Formula 1 sia stata positiva per entrambe le parti, con il motorsport che ha visto un’impennata di popolarità negli Stati Uniti negli ultimi anni, grazie anche alla presenza di tre Gran Premi sul suolo USA.

Dopo una fase di rapida espansione, sul fronte televisivo si è assistito recentemente ad un assestamento: negli Stati Uniti, l’audience della stagione 2024 di Formula 1 su ESPN è calata del 3% rispetto all’anno precedente.

In media, 1,13 milioni di spettatori hanno seguito le gare, rispetto agli 1,16 milioni nel 2023. Il picco rimane il dato raggiunto nella stagione 2022, che ha toccato gli 1,19 milioni di spettatori di media.

Nonostante la relazione fruttuosa, ESPN non è disposta a mantenere la Formula 1 a qualsiasi costo ed è pronta a tagliare i ponti con il mondiale qualora le richieste continuassero a non rispettare i parametri fissati internamente.

ESPN Formula 1: la revisione dell’offerta sportiva del broadcaster

Il mancato rinnovo potrebbe inserirsi in un più ampio discorso di revisione del portafoglio sportivo, con altri importanti contratti di diritti di manifestazioni sportive negli Stati Uniti che scadono quest’anno, e su cui non è stato ancora confermato il rinnovo.

Tra questi spicca l’accordo con la Ultimate Fighting Championship (UFC), con la competizione di arti marziali miste (MMA) che punta ad un’intesa che superi il miliardo di dollari all’anno.

La politica maggiormente oculata di Disney non rappresenta certo un disimpegno in tema di sport, con il rinnovo avvenuto lo scorso anno con NBA che testimonia le intenzioni di presidiare le grandi competizioni.

Se ESPN dovesse confermare l’uscita dalla corsa per la Formula 1, non mancheranno le alternative. Il campionato sarebbe infatti in trattative con diverse emittenti, tra cui NBC, che ha manifestato il suo interesse ad integrarlo nella sua offerta sportiva.

L’ingresso di Netflix: un portafoglio sportivo in continua crescita

Tra i candidati più autorevoli spunta anche Netflix, come riportato da Sport e Finanza, che ha già contribuito significativamente alla popolarità della Formula 1 con la docuserie Drive to Survive, tra i prodotti di punta della piattaforma streaming.

L’F1 si inserirebbe nel contesto di un ingresso nella trasmissione di contenuti sportivi già sancito prima dalla trasmissione live dell’incontro di boxe tra Mike Tyson e Jake Paul.

L’impegno si è poi rinforzato con l’acquisto degli episodi settimanali di WWE Raw per 500 milioni di dollari l’anno e il successo delle due partite di Natale di NFL, costate 150 milioni di dollari a stagione per i prossimi tre anni, che hanno raggiunto il primato di spettatori per il football in streaming.

Già adesso, Netflix pesa per il 5% della spesa globale degli OTT per lo sport, che, secondo i dati di Ampere Analytics, hanno raggiunto i 10 miliardi di dollari investiti per gli eventi sportivi in diretta nel 2024.

Si prevede che questo importo, che costituisce il 18% della spesa complessiva per i diritti sportivi, è destinato ad aumentare fino a superare i 12 miliardi nell’anno in corso, con Netflix che è pronta a giocare un ruolo da protagonista nello sviluppo del settore.