Antonelli all’esordio in F1: «Sogno di riportare l’Italia sul gradino più alto del podio»

Il giovane pilota alla prima stagione tra i grandi vuole subito mostrare di che pasta è fatto, puntando a regalare fin da quest’anno tante soddisfazioni ai tifosi italiani.

Kimi Antonelli
kimi scalda i motori
Kimi Antonelli (Credit image: Mercedes-AMG Petronas Media Center)

L’ambizione non manca a Kimi Antonelli. Il giovante talento italiano, progetto di campione targato Toto Wolff, deve ancora esordire nella massima serie, ma sogna già in grande.

L’ambizione è quella di «Riportare l’Italia sul gradino più alto del podio, non solo in gara ma anche nel campionatoha dichiarato a La Gazzetta dello Sport -. Credo che l’Italia ne abbia bisogno: io sono convinto che già in questa stagione, se partissi col ritmo giusto, potrei ottenere qualche bel risultato. Devo essere realistico, perché il livello è altissimo, ma sogno quel gradino del podio. Con la bandiera tricolore».

Kimi Antonelli: l’appello ai tifosi italiani

E a proposito di bandiera tricolore, Antonelli lancia già un appello ai tifosi, sperando di poterne coinvolgere il più possibile specie negli appuntamenti casalinghi, che solitamente sono appannaggio dei fan della Rossa.

«Sono molto contento dei tifosi che ho già, ma spero che in futuro crescano ancora. Il loro supporto è importante: ti aiutano a tirare fuori il meglio. Sono fortunato ad avere due GP di casa: Imola, che per me è quello più di casa in assoluto, ma anche Monza. Non vedo l’ora di vedere i tifosi in tribuna, spero anche con qualche bandiera della Mercedes e non solo della Ferrari».

Kimi Antonelli: l’eredità di Hamilton

L’eredita da raccogliere in casa Mercedes è di quelle importanti, con il giovane pilota chiamato a succedere alla leggenda Sir Lewis Hamilton, che ha scritto la storia con la scuderia tedesca e ora si prepara ad una nuova avventura con la casa di Maranello.

«È incredibile vedere un pilota del suo calibro nel team forse più iconico nella storia. È quasi surreale. Ovviamente in pista sarà un mio avversario e cercherò di batterlo. Mi ha scritto un messaggio sulla porta del motorhome che mi dicono sia molto bello: dovrò aspettare le gare in Europa per leggerlo ma non vedo l’ora perché oltre ad essere un grandissimo pilota è anche una grandissima persona. Lui e George – Russel, suo compagno in Mercedes, n.d.r. – sono quelli che ho sentito più vicini».

Kimi Antonelli: il percorso di crescita

La nuova leva mostra di essere consapevole dell’arduo percorso che dovrà fare per dimostrare di essere all’altezza dei grandi, e individua sin da ora le priorità su cui lavorare tra pista e contorno.

«Comincia tutto dalla pista, dove ho un sacco di cose da imparare. Ma sarà fondamentale anche il modo in cui gestisco i viaggi, capire come adattarmi alle attività extra: ho notato che portano via energie e tempo, sarà necessario gestirle al meglio nei momenti più difficili, capire come trovare tempo per me stesso per ricaricare le batterie e tornare a correre ancora più forte».

Il supporto della famiglia

Infine, Antonelli si sofferma sul legame con i suoi familiari, che lo hanno accompagnato e supportato lungo tutto il percorso, e ora vedono ripagati i frutti dei sacrifici nel corso degli anni.

«Ho la fortuna di avere una famiglia che mi ha sostenuto e guidato, soprattutto nei momenti più difficili. Mio padre verrà a tutte le gare ed è anche grazie a lui che sono diventato quello che sono: è la mia roccia, so che posso fidarmi perché cerca sempre di aiutarmi. Anche mia madre è molto importante: ha fatto tanti sacrifici per portarmi ovunque. Sono molto orgogliosi di me, ma sono cruciali per farmi mantenere la calma e rimanere concentrato».