Cresce la voglia di sport degli italiani. Nel 2023, la pratica sportiva in Italia si è confermata come un fenomeno in espansione, coinvolgendo una porzione sempre maggiore della popolazione.
Secondo i dati che emergono dall’Osservatorio sullo Sport System curato da Banca Ifis, sono 38,2 milioni gli italiani che praticano sport, rispetto ai 37,1 milioni del 2022: emergono dunque 1,1 milioni di nuovi sportivi per una crescita del 3,1% su base annua.
L’aumento della platea delle persone coinvolte a livello amatoriale o professionale nella pratica sportiva si riflette sul tasso di penetrazione nella popolazione, salito al 64,8% rispetto al 62,8% dell’anno precedente.
La maggiore partecipazione sportiva è stimolata da una rete di supporto sempre più solida: cresce il numero di società sportive, strutture ricettive e impianti sportivi, migliorando così l’accessibilità e la diffusione delle pratiche.
Numeri pratica sportiva 2023 – Il quadro per fascia d’età
Il panorama della pratica sportiva in Italia nel 2023 evidenzia diverse peculiarità nelle abitudini delle diverse fasce d’età. L’analisi dei dati relativi ai cluster demografici mostra come il fenomeno sportivo stia evolvendo, riflettendo bisogni, priorità e stili di vita specifici per ogni segmento.
1. Bambini e ragazzi (3-14 anni)
La fascia più giovane registra una minima diminuzione della partecipazione allo sport rispetto all’anno precedente. Questo fenomeno, combinato con le dinamiche demografiche, potrebbe minare la competitività dell’Italia negli sport olimpici, diminuendo drammaticamente il bacino da cui attingere per le varie discipline sportive.
La promozione dell’attività sportiva è cruciale sin dalla tenera età, contribuendo in maniera cruciale alla formazione e allo sviluppo dell’individuo con particolare riguardo allo stile di vita e ai valori educativi.
2. Adolescenti e giovani (15-19 anni)
In questo gruppo si evidenzia una crescita moderata della pratica sportiva, che costituisce un elemento rilevante nella routine dei ragazzi assumendo anche i connotati di attività che rinforza i legami sociali dell’individuo.
Lo sport, specie in questi anni, rappresenta uno strumento potente per promuovere l’inclusione. In contesti scolastici e comunitari, la diffusione della pratica sportiva stimola la coesione e l’integrazione riducendo al contempo i fenomeni di emarginazione.
Allo stesso tempo, fondamentale è il contributo dello sport per arginare la devianza giovanile e in particolar modo scolastica, emergendo come soluzione efficace combattere il fenomeno dei NEET (Not in Education, Employment, or Training).
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3. Adulti (20-44 anni)
Nella fascia adulta si registra un tendenziale incremento, anche se a livello orario lo sport assume tendenzialmente una dimensione più contenuta nella routine settimanale, per via dell’incremento degli impegni rispetto alla fase adolescenziale.
4. Senior e silver (45-75 anni)
La fascia senior è una delle più dinamiche in termini di crescita della pratica sportiva, con l’incremento della penetrazione che mostra una certa proporzionalità con il crescere dell’età.
In questo periodo le persone tendono a riscoprire il valore dell’attività sportiva, che in alcuni casi viene perso di vista con il sopraggiungere di altri impegni familiari e lavorativi, impegnandosi a dare sempre più spazio allo sport nelle proprie giornate.
I driver del trend riguardano sia aspetti meramente estetici e legati alla cura della persona, riflettendo al contempo la maggiore attenzione legata al ruolo della prevenzione.
Questa tendenza, che si estende anche alla fascia silver, ovvero i maggiori di 75 anni, porta ad un generale miglioramento della qualità della vita e all’aumento della speranza di vita.
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Numeri pratica sportiva 2023 – Esternalità sociali e performance sportive
L’aumento della pratica sportiva si lega in maniera inscindibile con il tema delle esternalità, ossia la capacità di generare un contributo dal punto di vista sociale quantificabile anche dal punto di vista economico.
In questo senso l’aumento della pratica sportiva si conferma come il driver principale dell’incremento delle esternalità legate alle attività sociali, che raggiungono 1,8 miliardi di euro grazie ad un aumento del 20% su base annua, arrivando a pesare il 15% del totale che sommano le tre tipologie di esternalità.
Analizzando nel dettaglio i meccanismi con i quali si generano le esternalità si può comprendere meglio come lo sport sia in grado di attivare una serie di reazioni a catena a livello sistemico innescando un circolo virtuoso.
I successi sportivi, meglio ancora se spalmati su più discipline, rafforzano la domanda di sport degli italiani, che per un fattore di emulazione o identificazione, si avviano a loro volta alla pratica sportiva.
In questo senso, il contributo delle performance sportive, nonostante una decrescita nel valore del 9% rispetto alle stime per il 2022, incide per circa un terzo del totale delle esternalità sfiorando i 4 miliardi di euro.
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Il valore sociale dello sport: spesa medica ed esternalità
Con più italiani che fanno sport, cresce la necessità da parte delle società sportive e di gestione impianti di forza lavoro, aumentando il numero degli occupati e dunque generando un impatto socioeconomico positivo.
Questo effetto trova riscontro nei numeri, con le retribuzioni degli impiegati del settore che sono cresciute in misura superiore al 9%, sintomo di un incremento della domanda che si riflette nei salari degli operatori.
Da ultimo, la maggiore penetrazione della pratica sportiva si traduce in un benessere fisico che comporta un minore necessità di cure mediche e quindi in risparmio per il sistema sanitario.
Analizzando la terza categoria di esternalità, quelle legate proprio alle spese sanitarie, si nota come siano la componente preponderante, valendo 6,4 milioni di euro, oltre la metà dell’importo complessivo, grazie ad una crescita del 14% sul 2022.
Il meccanismo di propagazione descritto ha una significativa magnitudo, come dimostrano i numeri. Ricapitolando, sommando le tre categorie di esternalità, ovvero i benefici legati alle attività sociali (1,8 mld), il contributo delle performance sportive (3,9 mld) e il risparmio sulle spese sanitarie (6,4 mld), si raggiungono i 12,2 miliardi di euro.
Complessivamente gli oltre 12 miliardi di euro generati dallo sport italiano segnano un ammontare in crescita di 7 punti percentuali rispetto al 2022, anno nel quale erano stati totalizzati 11,4 miliardi.