Sport e turismo: un connubio vincente che traina la crescita dell’industria sportiva

Il turismo sportivo si segnala come il segmento della sport industry maggiormente in salute, raddoppiando la contribuzione al PIL grazie a un incremento vertiginoso del giro d’affari di due terzi anno su anno.

Giro d’affari turismo sportivo
fenomeno in ascesa
Richard Carapaz, Giro d'Italia (Photo by: Daniele Buffa / Image Sport / Insidefoto)

 Il turismo sportivo sempre più in ascesa. La ricerca di esperienze dal vivo si è affermata come una componente trainante per l’intero Sport System, che secondo i dati che emergono dall’Osservatorio realizzato da Banca Ifis sfiora i 120 miliardi di euro di giro d’affari nel 2023.

All’interno della sport industry è infatti proprio il segmento legato al turismo sportivo ad aver realizzato la migliore performance, con una crescita vertiginosa del 65% rispetto al 2022 che ha portato la spesa complessiva a raggiungere gli 11,9 miliardi di euro, rispetto ai 7,9 dell’anno precedente.

Il turismo sportivo pesa, dunque, per circa il dieci per cento dei ricavi dell’intero settore, e vanta un’incidenza significativa anche in rapporto alla dimensione economica dell’intero sistema Paese, arrivando a valere lo 0,61% del Pil italiano nel 2023, sfiorando il raddoppio del contributo rispetto al 2022, quando era pari a 0,38%.

Giro d’affari turismo sportivo – La crescita dovuta all’incremento delle presenze

L’impennata di 4,7 miliardi di euro è legata sia ad aspetti quantitativi che qualitativi. Osservando il primo aspetto, si segnala un forte incremento delle presenze, con le persone alla ricerca di esperienze memorabili che possono soddisfare questo bisogno grazie al completo rilassamento delle restrizioni pandemiche.

Ad assistere dal vivo a manifestazioni sportive nel 2023 sono state complessivamente 38,7 milioni di persone, un dato che fa segnare un incremento significativo se paragonato ai numeri del periodo precedente, in cui le presenze complessive ad eventi sportivi sul territorio italiano si attestavano a 28 milioni.

Analizzando la diversificazione delle componenti di pubblico, è il movimento domestico a registrare la crescita più importante. Sono infatti gli italiani non residenti nel luogo dell’evento a far segnare una vera e propria impennata, passando dai 5,8 milioni del 2022 ai 14,6 milioni del 2023.

Sostanzialmente in linea con la crescita complessiva, è invece il rialzo delle altre due categorie prese in analisi, con gli italiani residenti nel luogo dell’evento che passano da 18,9 a 20,2 milioni e gli stranieri, pari a 3,3 milioni nel 2022, che raggiungono i 3,9 milioni nel 2023.

Complessivamente, l’effetto incrementale sulla spesa aggregata dovuto al maggiore interesse registrato dal pubblico è responsabile di una crescita del dato consuntivo di 2,8 miliardi di euro sui 4,7 totali di crescita della spesa.

Giro d’affari turismo sportivo – L’effetto imputabile alla spesa unitaria

Va da sé che i restanti 1,9 miliardi sono dunque imputabili alla maggiore propensione a spendere riscontrata nei turisti sportivi, che mediamente nel 2022 avevano messo mano al portafoglio per 258 euro contro ai 308 sborsati l’anno seguente.

L’inflazione è stata solo in parte la causa di questo fenomeno, con l’Istat che ha stimato l’incremento medio dei prezzi nel 2023 nella misura del 5,7%, una cifra che la rende responsabile solamente di circa un terzo della crescita della spesa unitaria, aumentata del 19%.

Tenuto conto della dinamica inflattiva, è interessante notare come siano diversificate le voci di spesa che contribuiscono al totale. A fare la parte del leone sono alloggio e ristorazione, che sono passate rispettivamente da 81 a 105 euro e da 41 a 63 euro, assorbendo cumulativamente più della metà del budget.

Al seguire spunta la voce shopping, con la spesa per gli acquisti leisure che raggiunge i 46 euro rispetto ai 36 dell’anno prima, segnando un incremento di 35 punti percentuali e posizionandosi al terzo posto nella distribuzione delle spese.

Giro d’affari turismo sportivo – Il volume di spesa dei tre gruppi

Nonostante rappresentino la pattuglia più nutrita dei consumatori di eventi sportivi live, gli oltre 20 milioni di residenti generano il volume di spesa legato al turismo sportivo inferiore tra i tre cluster presi in analisi, sborsando complessivamente 1,6 miliardi.

La crescita in termini di presenze è invece specularmente accompagnata da un incremento della spesa per i 14,6 milioni di italiani non residenti, che passando da 3,4 a 7,8 miliardi si confermano come il gruppo più alto spendente in aggregato.

Chiudono il quadro i quasi 4 milioni di turisti accorsi dall’estero, che hanno contribuito con 2,5 miliardi di spesa rispetto ai 2 miliardi del 2022, segnalandosi come la componente contraddistinta dalla maggiore spesa media unitaria, 641 euro, a fronte dei 534 degli italiani provenienti da fuori del luogo dell’evento e dei 79 dei residenti.

L’identikit del turista sportivo: genere e demografia

Il profilo del turista sportivo rivela una predominanza maschile (54%), seppur all’interno di un sostanziale equilibrio di genere, con un’età compresa principalmente tra i 35 e i 54 anni, contingente che copre il 43% del totale delle persone coinvolte dal fenomeno.

Nel caso dei ragazzi tra i 18 e i 34 anni, che pesano per il 25% delle presenze, si registra un interesse superiore a qualsiasi altra fascia demografica nel prendere parte a esperienze sportive dal vivo.

Il 56% degli appartenenti al cluster più giovane ha infatti assistito a eventi sportivi, cifra che scende al 54% nello scaglione compreso tra i 35 e i 54 anni, per poi calare ulteriormente al 44% nel segmento silver, dai 55 anni in su.

L’identikit del turista sportivo: le discipline predilette

Lo sport preferito risulta essere il calcio, che raccoglie il 26% della platea, tallonato dal ciclismo, che coinvolge un turista sportivo su cinque grazie alle sue competizioni iconiche, e alla capacità di stimolare in prima persona la pratica sportiva nei suoi appassionati coinvolgendoli in itinerari suggestivi a bordo del proprio mezzo a due ruote.

Chiudono il podio i motorsport, che facendo leva sulle storiche tappe ottengono il 13% delle preferenze, seguiti da pallavolo e tennis, con il dato che non tiene conto dell’exploit previsto nel 2024, che si attestano appaiati al 9% ciascuno.

Gli italiani si segnalano per coltivare più di una passione sportiva in contemporanea, partecipando in media ad eventi che afferiscono a più di due tipologie diverse di sport nel corso di un anno.