La Ryder Cup, uno degli eventi di golf più prestigiosi al mondo, mette in evidenza non solo il talento dei migliori giocatori ma anche le differenze culturali e organizzative tra le due squadre partecipanti: Team Europa e Team USA.
Tra queste, spicca il contrasto netto nella gestione dei compensi per i golfisti che partecipano alla competizione, la cui prima edizione risale al lontano 1927.
Ryder Cup stipendi giocatori – L’approccio remunerativo USA
Negli Stati Uniti, la PGA of America ha recentemente approvato un pacchetto di pagamento per i giocatori della Ryder Cup che include uno stipendio di 200mila dollari, insieme a una donazione di beneficenza di 300mila dollari a nome di ciascun partecipante. Questo porta il totale per ogni golfista statunitense a 500mila dollari.
Questa decisione è stata confermata con una votazione e ufficializzata lo scorso lunedì, segnata dalle dichiarazioni del presidente della PGA of America, Don Reasa: «Abbiamo aggiunto lo stipendio di 200mila dollari per rispetto dei giocatori, in modo che questi potessero avere voce in capitolo sulla destinazione del denaro».
La modifica sarà implementata a partire dalla Ryder Cup di Bethpage 2025 e include anche il capitano della squadra, Keegan Bradley, che ha già annunciato l’intenzione di donare interamente il proprio stipendio e la somma benefica a enti di beneficenza.
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La tradizione europea: passione sopra al denaro
In netto contrasto, i membri del Team Europa non ricevono alcun pagamento per la loro partecipazione alla Ryder Cup. Questa tradizione, profondamente radicata, si basa su un valore fondamentale: la passione per il golf e l’onore di rappresentare il proprio Continente.
Il capitano europeo Luke Donald, intervistato dal The Telegraph, ha sottolineato questo aspetto: «Non si tratta di soldi o di punti, ma di unirsi come squadra. I tifosi si nutrono di questa passione». Anche il celebre golfista Rory McIlroy ha espresso il suo punto di vista, dichiarando alla BBC Sport: «Personalmente pagherei per avere il privilegio di giocare la Ryder Cup».
McIlroy ha aggiunto che, pur comprendendo la posizione degli americani, il Team Europa ha convenuto che eventuali fondi dovrebbero essere reinvestiti nel DP World Tour, per supportare eventi o circuiti come il Challenge Tour.
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Il dibattito sugli stipendi: una questione di principio?
La decisione americana di introdurre compensi diretti per i propri giocatori ha generato discussioni nel mondo del golf, ponendo l’accento sulla crescente commercializzazione degli eventi sportivi.
Tuttavia, il Team Europa continua a sostenere una visione purista della Ryder Cup, evidenziando come l’assenza di compensi diretti preservi lo spirito unico della competizione.
In un’era in cui il denaro domina spesso le dinamiche sportive, la Ryder Cup rimane un esempio di come due filosofie opposte possano coesistere, rappresentando sia la tradizione che l’evoluzione del golf professionistico.