Livigno ha fatto il primo passo verso le Olimpiadi del 2026. Mercoledì 11 dicembre è stata infatti inaugurata la prima infrastruttura completata per i Giochi: la pista per le specilità di sci freestyle, Aerials e Moguls, situata sul versante del Carosello 3000.
I lavori, avviati il 30 maggio, sono stati conclusi in anticipo di dieci giorni rispetto alla scadenza prevista il 21 dicembre, con un costo complessivo di circa 4,7 milioni di euro.
Complessivamente, la cittadina ospiterà 10 interventi per un investimento totale di circa 166 milioni di euro, di cui 82 milioni destinati agli impianti sportivi e 84 milioni alle infrastrutture accessorie.
«Livigno è il paradigma dell’Olimpiade, c’è stata subito comprensione delle possibilità connesse all’evento e un lavoro costante», ha dichiarato Fabio Massimo Saldini, commissario di governo e ad di Simico.
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Opere olimpiche Milano Cortina – Il punto sugli impianti sportivi di Livigno
Oltre alla pista di sci acrobatico, sono stati migliorati i tracciati di trasferimento e costruiti nuovi impianti di risalita. A marzo è previsto un importante test event, con la Coppa del Mondo di sci freestyle, che metterà alla prova le infrastrutture.
Lo sci freestyle, pur essendo una disciplina di nicchia in Italia, fa parte della tradizione sportiva di Livigno ed è particolarmente apprezzato da turisti provenienti da Paesi come Stati Uniti e Cina, dove la disciplina gode di grande popolarità.
Sempre nell’ottica di guardare a segmenti geografici giovanili, nel programma in città si integra perfettamente con lo snowboard, un’altra disciplina coreografica che troverà spazio nello Snowpark del Mottolino, sull’altro versante della vallata, la cui consegna è prevista entro settembre 2025.
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Opere olimpiche Milano Cortina – I progetti infrastrutturali connessi
I progetti infrastrutturali legati alle Olimpiadi stanno portando benefici anche alla comunità locale. A fine novembre è stata inaugurata la nuova cabinovia del Mottolino, realizzata grazie a un partenariato pubblico-privato.
Inoltre, sono in corso i lavori per un parcheggio sotterraneo di tre piani con oltre 500 posti auto, che contribuirà a rendere il centro cittadino “free-car”. Infine, si attende la realizzazione della funivia che collegherà i comprensori del Mottolino e del Carosello, un progetto che sarà completato per l’inizio dei Giochi.
L’evento olimpico si conferma dunque un potente motore di sviluppo per Livigno e per tutte le località coinvolte. Oltre agli impianti sportivi, sta infatti stimolando la realizzazione di opere infrastrutturali attese da tempo.
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Lo stato di avanzamento dei lavori a Cortina e Milano
Anche a Cortina si registrano progressi significativi: come racconta Il Foglio, i lavori per la pista da bob stanno avanzando rapidamente, con un risparmio del 40% nel numero di alberi abbattuti rispetto al piano originale.
Parallelamente, il Palazzo del ghiaccio per il curling e la pista delle Tofane per lo sci alpino femminile stanno rispettando le tempistiche, consolidando il ruolo centrale di Cortina nei Giochi Invernali.
A Milano i lavori stanno ridisegnando alcune aree chiave della città: il villaggio olimpico nell’ex scalo di Porta Romana e la nuova arena coperta nel quartiere Santa Giulia sono ormai strutture evidenti, anche se necessitano di un’ultima accelerazione per essere completate entro il 2025.
Tuttavia, resta centrale il nodo dei finanziamenti: gli investitori privati coinvolti nei progetti chiedono un maggiore sostegno economico da parte del governo: sulla scia di quanto accaduto a Livigno, si potrebbe trovare un punto di incontro a metà strada.
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La volontà di rendere l’evento una manifestazione diffusa sul territorio è un modello che si rivela vincente, rispondendo alle sfide economiche, logistiche e ambientali che accompagnano i grandi eventi internazionali. La simbolica consegna della prima pista a Livigno è un’iniezione di ottimismo per il cammino verso il 6 febbraio 2026, data di inizio delle Olimpiadi.