Se c’è un qualcosa che accomuna i principali sport a livello mondiale, in questo momento storico, è il calendario sovraccaricato di eventi a cui gli atleti devono/possono partecipare.
Dal calcio, con due-tre gare a settimana, fino all’NBA che vede squadre avere poche ore di riposo tra un match e l’altro, passando per il motorsport, con campionati che hanno una durata intorno a dieci sui dodici mesi complessivi. E anche il tennis non è da meno.
Nessuna modifica in vista, nonostante le richieste dei tennisti di ridurre il numero di tornei e partite. L’Associazione dei Professionisti di Tennis (ATP) ha infatti deciso di mantenere intatta la programmazione per la prossima stagione, ignorando le preoccupazioni dei giocatori riguardo ai rischi legati al sovraccarico fisico. A riportarlo è Palco23.
Da mesi, tennisti di spicco come Carlos Alcaraz, Novak Djokovic, Jannik Sinner, Alexander Zverev e Daniil Medvedev hanno espresso il loro disappunto per l’attuale struttura del calendario. In particolare, l’attenzione si è focalizzata sui tornei Masters 1000, che, con il nuovo formato, si protraggono per due settimane, aumentando il numero di match rispetto agli anni precedenti.
ATP Calendario 2025 – La posizione del presidente Gaudenzi
Il presidente dell’ATP, Andrea Gaudenzi, ha respinto fermamente le richieste di tagli. In un’intervista a L’Équipe, Gaudenzi ha sottolineato che i giocatori hanno la possibilità di gestire autonomamente il loro calendario, evitando di partecipare ai tornei opzionali o agli eventi di esibizione.
Ha fatto riferimento diretto al Six King Slam, torneo esibizione che si è tenuto ad Abu Dhabi e ha messo in palio oltre 15 milioni di dollari, come esempio di come i giocatori possano contribuire al sovraccarico partecipando ad eventi non ufficiali.
Six Kings Slam, il torneo tennistico dal montepremi più alto di sempre
«Il tennis non è come il calcio o il basket, dove i giocatori sono dipendenti di un club; i tennisti sono completamente autonomi e possono decidere il loro programma», ha dichiarato Gaudenzi, chiudendo la porta a qualsiasi riduzione del calendario ATP 2025. Ha anche evidenziato che un eventuale taglio colpirebbe principalmente i tornei di fascia minore, come gli ATP 250, che rappresentano una base importante per lo sviluppo del tennis globale.
Molti tennisti ritengono che il sovraccarico rischi di compromettere la loro carriera, ma l’ATP rimane ferma nella sua posizione: il calendario rimane una scelta individuale, con i giocatori liberi di decidere come e dove competere. Tuttavia, la pressione per un cambiamento non sembra destinata a diminuire, lasciando aperta la questione per le stagioni future.