La F1 torna a Las Vegas: il Gran Premio vale più del SuperBowl

Il GP di Las Vegas di F1 del 2023 è stato uno spettacolo capace di generare un giro d’affari complessivo di 1,5 miliardi di dollari e sbaragliare un concorrente come il SuperBowl.

Formula 1 Las Vegas
L'evento sportivo più redditizio
Max Verstappen, GP Las Vegas 2023. Image credit: DPPI/Panoramic/Insidefoto

Il più grande evento sportivo, con il pubblico più vasto in termini di provenienza globale, nella storia di Las Vegas. Questa la definizione per la “prima volta” (a circa quarant’anni di distanza dal primo tentativo) della Formula 1 nella città del Nevada.

Il GP di Las Vegas di F1 del 2023 è stato uno spettacolo capace di generare un giro d’affari complessivo di 1,5 miliardi di dollari e sbaragliare un concorrente abituato a bruciare record sistematicamente come il SuperBowl, la cui 58esima edizione si è giocata a Las Vegas a febbraio 2024, con un impatto economico di 1 miliardo di dollari.

Dopo due edizioni nei primi anni ’80 (campionati 1981 e 1982) la Formula 1 è uscita dai radar di Las Vegas per oltre quarant’anni per farvi ritorno, in un circuito cittadino totalmente rinnovato rispetto al passato, nell’edizione 2023.

Merito di Liberty Media, della sua volontà-necessità, di portare più F1 negli States (ad oggi i GP sono a quota tre, con anche Miami e Austin), con l’intento di far breccia tra gli appassionati a stelle e strisce, mai davvero convinti – fino al recente passato – dell’appeal della massima serie del motorsport.

Missione compiuta, stando ai risultati dell’edizione passata che ha visto oltre 315mila presenze in tribuna nella tre giorni di gara e oltre 1,3milioni di spettatori davanti agli schermi negli USA.

Numeri che assumono un rilievo ulteriore se si considera che nel 2023 i giochi per il mondiale – piloti e costruttori – erano oramai fatti e che, per garantire degli orari “congrui” alle esigenze degli spettatori di tutto il mondo, il GP nel fuso orario di Las Vegas, si è corso all’una di notte.

F1 Las Vegas impatto economico: dal diretto all’indotto, dominio assoluto

Discorso diverso quindi per la stagione in corso. Max Verstappen, dopo una prestazione epica nella tappa brasiliana di Interlagos, si è assicurato un possibile match point nel circuito di Las Vegas. Ma nulla è ancora deciso e se, per il diretto Lando Norris occorre una prova di maturità per dimostrare di valere il titolo, gli altri rivali – piloti Ferrari e Mercedes – non si accontenteranno di certo di fare da comprimari.

Va da sé che per gli organizzatori le aspettative sono altissime e il weekend di gara del 21-24 novembre può superare quanto già fatto di buono lo scorso anno.

Come anticipato, il GP di Las Vegas nel 2023 ha generato un giro d’affari complessivo di 1,5 miliardi di dollari, più del SuperBowl, che ha fatto diventare l’appuntamento con le monoposto il più grande evento sportivo per la “Sin City” statunitense.

Secondo il rapporto pubblicato dalla Contea di Clark, realizzato dalla società Las Vegas Applied Analysis, limpatto economico diretto è stato pari a 329 milioni di dollari, con un effetto a catena che si è tradotto in circa 587 milioni di dollari di impatto economico indiretto.
Inoltre, gli organizzatori hanno speso circa 88 milioni di dollari in infrastrutture ad allestire il circuito.

Lo sviluppo delle infrastrutture legate alla gara, tra cui box e tribune, ha creato circa 2.200 posti di lavoro, per un totale di oltre 17mila ore di lavoro generate, con stipendi per i lavoratori locali che hanno raggiunto i 52 milioni di dollari.

Non da trascurare infine, il gettito fiscale che tra tasse statali e locali, ha generato 77 milioni di dollari, anche in questo caso, la cifra più alta nella storia di Las Vegas.

F1 Las Vegas impatto economico: i numeri del turismo

L’arrivo del Circus della F1nella Città delle Luci ha comportato anche un boost turistico ulteriore per Las Vegas.
La città, nota ovunque per essere una capitale mondiale del divertimento, ha una solida tradizione turistica e gli arrivi medi si attestano attorno ai 40 milioni annui.
Rispetto ad altre mete di appeal, Las Vegas ha impiegato più tempo a risollevarsi dagli effetti della pandemia: gli arrivi complessivi nel 2023 sono arrivati a quota 40,8 milioni, in rialzo del 5,2% rispetto all’anno precedente ma ancora lontani dal record stabilito nel 2016 di 42,9 milioni di visitatori.

Al netto del recupero sui livelli pre-pandemici è interessante rilevare come si sia alzata la spesa media. Secondo il Las Vegas Convention and Visitors Authority, nel corso del 2023 la spesa dei visitatori ha raggiunto 51,5 miliardi di dollari, con un valore pro capite pari a 1.261 dollari.

In questo senso è evidente il contributo della F1: la spesa complessiva di chi ha visitato Las Vegas col “pretesto” del Gran Premio, ha superato i 500 milioni di dollari con un valore pro capite 3,6 volte più alto rispetto al turista medio della città.

F1 Las Vegas impatto economico: le problematiche da risolvere

Se sul fronte dell’organizzazione e dell’ente del turismo (LVCVA) l’appuntamento con la F1 è stato un assoluto successo, non sono mancate le lamentele – sfociate anche in cause legali secondo quanto riporta Front Office Sports – da parte di imprenditori locali.

Il tema è molto semplice: trattandosi di un circuito cittadino (le aree permanenti riguardano esclusivamente paddock e pitlane) sono diverse le zone della città che vengono “sacrificate” per garantire lo svolgimento del weekend di gara.

Tra queste, la più nota è la Las Vegas Strip, il famoso boulevard con la più importante concentrazione di hotel e casinò della città.

Mancanza di comunicazione – nonché qualche frizione tra organizzazione e amministrazione locale – problematiche di viabilità, servizi rallentanti e ospitalità a tratti congestionata sono gli ingredienti che hanno fatto storcere il nasco alle proprietà hotel e casinò.

Il Las Vegas Convention and Visitors Authority è corso ai ripari subito dopo l’edizione 2023 del GP, mettendo mano a quella che è stata definita “mancanza di pianificazione preventiva”, iniziando a ragionare in particolar modo sulla logistica dell’edizione 2024 con mesi d’anticipo. Tra le mosse strategiche, l’aver ingaggiato la società specializzata nella gestione di eventi sportivi Quint, per ridurre al minimo le eventuali problematiche.

Anche perché l’autorità turistica di Las Vegas ha l’onere di commercializzare la F1 in tutto il Nevada e, va da sé, che ha tutto l’interesse nel rendere agevole il dialogo con tutte le parti e continuare a macinare giri d’affari miliardari, considerando infine che l’accordo con la F1 prevede la presenza di Las Vegas in calendario fino al 2032.