Come se non fosse cambiato nulla. “Pecco” Bagnaia a tagliare per primo il traguardo, dominio Ducati e una MotoGP sempre più seguita e appassionante. Scattata, dunque, la 75esima edizione del campionato mondiale sul circuito qatariota di Losail.
In totale, il calendario contempla 21 weekend, con la conferma dell’appuntamento del sabato con la Sprint Race e il giorno successivo con il gran premio tradizionale. Una struttura confermata, per uno sport sempre più seguito e in ascesa, sia dal punto di vista di ascolti che di ricavi.
Concorrenza di alto livello e spettacolo che consentono a Dorna, azienda che detiene il controllo del circuito, di avere importante importanti risultati economici. Come riporta Il Sole 24 Ore, i numeri del motomondiale, dopo la battuta d’arresto causata dalla pandemia (nel 2020 il giro d’affari si era fermato a 215 milioni), migliorano. E si punta a 500 milioni di euro di ricavi.
Bilancio Dorna 2024 – I numeri dell’azienda spagnola
Diritti della MotoGP, della Moto2, della Moto3, della Superbike e della MotoE. Questo il pacchetto posseduto da Dorna, i cui numeri mostrano una ripresa dopo l’impatto della pandemia.
Nel 2022, il fatturato è stato di 425 milioni di euro (+33% rispetto al 2021), con un EBITDA record di 161 milioni. Sono stati distribuiti dividendi per 422 milioni, ma l’indebitamento finanziario netto ha superato i 900 milioni.
Dorna rimane in perdita: pesano gli ammortamenti annui per circa 150 milioni derivanti dai diritti acquisiti, sui vari campionati mondiali, fino al 2041. Nel 2023 le gare hanno attirato oltre tre milioni di spettatori nei circuiti e si prevede un ulteriore aumento del fatturato grazie agli introiti da diritti televisivi e sponsor (i partner ufficiali della MotoGp confermati per il 2024 sono: Tissot, Michelin, fornitore delle gomme, Bmw, DHL ed Estrella Galizia).
Bilancio Dorna 2024 – La vicenda con Liberty Media
Voci sempre più insistenti vorrebbero Liberty Media, gruppo USA proprietario della Formula 1, interessato a prevelare anche le due ruote. Dal 2016, infatti, Liberty Media ha la maggioranza del Circus automobilistico: una trattativa monstre di 4,4 miliardi di dollari versati alla società CVC, con una valutazione totale del 100% stimata intorno ai 7 miliardi.
Formula 1 e MotoGP: Liberty Media vuole tutto il motorsport
Sulla questione si è espresso il CEO di Dorna, Carmelo Ezepeleta. «Il 20% della Dorna appartiene ai suoi dipendenti e io ne ho la maggioranza. Il 39% è di Bridgepoint, il 38% di un fondo sovrano canadese. Siamo pronti a continuare con gli stessi azionisti o a lasciarli, se lo desiderano. Normalmente le società con capitale di rischio, e questo è il nostro caso, non durano più di quattro o cinque anni. Ma ogni regola ha le sue eccezioni. Tutto può succedere in qualsiasi momento, ma non è ancora successo».
Porta non completamente chiusa, dunque, da parte dell’amministratore delegato spagnolo. Trattativa che potrebbe, però, saltare a causa dei limiti antitrust, il cui superamento provocherebbe un ostacolo insormontabile per l’unione tra MotoGP e Formula 1.