Formula 1 e MotoGP: Liberty Media vuole tutto il motorsport

Liberty Media avrebbe avviato i colloqui con il gruppo di private equity Bridgepoint, il quale possiede il 39% di Dorna, la società che gestisce il campionato mondiale di motociclismo.

MotoGp Valencia 2023 Insidefoto.com
Il possibile colpo
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Le due regine del motorsport, F1 e MotoGP, sotto un unico cappello, quello di Liberty Media. Sarebbe questo l’intento del colosso statunitense che fa capo al magnate John Malone e che ha acquistato tra fine 2016 e inizio 2017 la F1 da CVC Capital Partners per 8 miliardi di dollari.

Secondo quanto riportato dal sito specializzato Crash.net la società guidata da Malone avrebbe avviato le trattative per espandere la sua presenza nel motorsport includendo anche le due ruote.

Un’indiscrezione riportata anche dalla rivista spagnola Expansiòn che aggiunge come Amazon, Netflix e Disney sarebbero interessate a giocarsi la partita per la distribuzione delle gare sulle rispettive piattaforme.

Liberty Media punta alla MotoGP: il dialogo con Bridgepoint

Liberty Media avrebbe avviato i colloqui con il gruppo di private equity Bridgepoint, il quale possiede il 39% di Dorna, la società che gestisce il campionato mondiale di motociclismo.

Dorna è stata fondata nel 1994 dal catalano Carmelo Ezpeleta, che detiene il 23% delle azioni, mentre il restante 38% è di proprietà di un altro fondo, il canadese CPP.

Alcune società, come CVC e KKR, avevano già manifestato interesse nel passato, ma sembra che Liberty Media abbia accelerato improvvisamente e sensibilmente l’operazione.

Il perimetro di Dorna sul mondo delle due ruote non si limita solo alla MotoGP: la società guidata da Ezpeleta detiene infatti anche i diritti dei campionati mondiali di Superbike, Supersport e Superstock.

Nel corso del 2023, le competizioni di MotoGP, Moto2, Moto3 e MotoE hanno attratto una straordinaria affluenza di oltre 3 milioni di spettatori nei vari circuiti, segnando record di presenze in circuiti come Le Mans e Sachsenring.

Liberty Media punta alla MotoGP: le due ruote crescono

Questo successo si è tradotto in un notevole aumento del 33% del fatturato complessivo, alimentato principalmente da entrate provenienti da sponsorizzazioni e diritti televisivi.

Recentemente, i soci di Dorna hanno deliberato la distribuzione di dividendi, con un ammontare significativo di mezzo miliardo di euro.

Tipicamente, il periodo medio di permanenza delle società con capitale a rischio si attesta tra i 4 e i 5 anni, ma Dorna ha dimostrato di essere un’eccezione a questa regola.
Con i primi investitori, l’azienda ha mantenuto una stabilità notevole dal 1998 al 2006, per un totale di 8 anni. Successivamente, con l’ingresso di Bridgepoint, sono state apportate modifiche interne che hanno esteso la permanenza a un periodo di 17 anni.

Attualmente, Bridgepoint possiede quote di partecipazione in diverse altre aziende, ampliando la propria presenza nel panorama sportivo.

Queste includevano le sale giochi F1 Arcade, la Drone Racing League, il media sportivo Overtime Sports e il rinomato team americano di Imsa e IndyCar, Meyer Shank Racing. La rivista Forbes ha riconosciuto l’azienda, guidata da Greg Maffei e John Malone, come il principale impero sportivo al mondo.