Barcellona verso il rinnovo con la F1 fino al 2032: formula ad anni alterni con Spa

Dopo 36 edizioni consecutive, il Circuit de Barcelona-Catalunya verso l’accordo con la F1 fino al 2032, ma con rotazione biennale. Il circuito catalano ospiterà i Gran Premi alternandosi con Spa-Francorchamps.

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Contratti circuiti F1
Image Credits: media centre Ferrari

Il Circuit de Barcelona-Catalunya sta per concludere un accordo con la Formula 1 che garantirà la sua presenza in calendario fino al 2032, segnando però la fine di un’era. Dopo 36 edizioni consecutive dal 1991, il circuito catalano adotterà una formula di rotazione, alternandosi con lo storico tracciato belga di Spa-Francorchamps.

Secondo quanto riportato da La Vanguardia, il nuovo contratto con la FOM (Formula One Management), ancora in attesa di firma definitiva, prevede che Montmeló ospiti i Gran Premi nelle stagioni 2028, 2030 e 2032. La presenza nella stagione 2026 è già garantita dall’accordo precedente, con la nuova denominazione di Gran Premio di Barcelona-Catalunya, che sostituirà definitivamente il tradizionale GP di Spagna.

La rotazione con Spa e il nuovo equilibrio europeo

Il sistema di alternanza nasce dalla necessità di gestire un calendario limitato a 24 gare e dalla pressione di mercati emergenti. Spa-Francorchamps, che ha annunciato a gennaio un accordo per quattro gare in sei stagioni, correrà negli anni 2026, 2027, 2029 e 2031, incastrandosi perfettamente con le tre stagioni catalane.

L’arrivo di Madrid, che ha ottenuto un contratto decennale dal 2026 al 2035 senza rotazione, rappresenta il principale fattore di cambiamento per Barcellona. Il nuovo circuito semi-urbano del Madring si prenderà stabilmente il titolo di GP di Spagna, costringendo il tracciato catalano a ridimensionare le proprie ambizioni.

Come confermato dal consigliere Miquel Samper, ministro delle Imprese e del Lavoro della Generalitat, «le trattative stanno procedendo bene», anche se ha precisato che «non è stato firmato nulla» e che qualsiasi annuncio violerebbe «l’accordo di riservatezza» che regola le negoziazioni.

Un investimento da recuperare

L’impegno economico per mantenere la F1 è significativo: secondo fonti vicine alle trattative citate da La Vanguardia, il canone annuo salirà a circa 28 milioni di euro, seguendo la tendenza al rialzo imposta da Liberty Media. Una cifra che pesa sul bilancio del circuito, soprattutto considerando i 50 milioni di euro investiti dalla Generalitat tra il 2022 e il 2026 per miglioramenti e ammodernamenti dell’impianto.

L’obiettivo iniziale della Catalogna era assicurarsi un contratto decennale fino al 2036, alla pari con Madrid, proprio per ammortizzare meglio questo investimento. Il compromesso raggiunto con tre edizioni in cinque anni rappresenta una soluzione di ripiego, ma comunque preziosa considerando l’impatto economico generato.

Secondo il rapporto del Gabinet d’Estudis Econòmics del 2019, un weekend di Gran Premio di F1 genera un impatto economico di 205,6 milioni di euro per la regione, pari al 63% dell’attività economica totale del circuito durante una stagione. Per confronto, il Gran Premio di MotoGP contribuisce con 74,1 milioni di euro.

La gestione passa a Fira de Barcelona

Dal primo gennaio 2025 la gestione del Circuit de Barcelona-Catalunya è affidata a Fira de Barcelona per un periodo di 20 anni, con una struttura contrattuale 2+18 che prevede una revisione nel 2027 in base ai ricavi generati. Fira verserà contributi fissi di 9 milioni di euro nel 2025 e 10 milioni nel 2026, più una quota variabile del 25% fino a un fatturato di 45 milioni di euro e del 20% oltre tale cifra.

Il circuito ha anche rinnovato il contratto con la MotoGP fino al 2031, con una quota che varierà tra i 12 e i 14 milioni di euro all’anno. Formula 1 e MotoGP rappresentano insieme circa il 70% del business complessivo dell’impianto catalano.

Penisola iberica sempre più protagonista

La riorganizzazione del calendario europeo vede anche il ritorno del Portogallo, che ospiterà il GP a Portimao nel 2027 e 2028, sostituendo l’Olanda. La stagione 2028 sarà storica per la Penisola Iberica: per la prima volta tre gare si disputeranno in Spagna e Portogallo (Madrid, Barcellona e Portimão).

Il sistema di rotazione tra circuiti storici europei segna un cambio di paradigma per la Formula 1, che deve bilanciare la tradizione con l’espansione globale in Asia, Medio Oriente e Americhe. Barcellona e Spa rappresentano i primi esempi di questo nuovo modello, che potrebbe estendersi ad altri tracciati classici nei prossimi anni.