Olimpiadi 2026, la corsa finale: a Milano cantieri pronti al 70%

A quattro mesi dalla cerimonia inaugurale delle Olimpiadi Milano Cortina 2026, i cantieri della città lombarda sono al 70% di completamento. Milano punta su riutilizzo delle strutture esistenti e legacy.

Arena Santa Giulia
Il punto della situazione
Image Credits: Milano Cortina 2026/Coni

A quattro mesi dalla cerimonia inaugurale del 6 febbraio 2026, quando lo Stadio di San Siro accenderà il braciere olimpico davanti al mondo, Milano si prepara a vivere la fase conclusiva di una trasformazione urbana e infrastrutturale senza precedenti. I XXV Giochi Olimpici Invernali, i primi nella storia a essere co-ospitati da due città, rappresentano non solo un evento sportivo di portata globale, ma anche un volano economico e di sviluppo per l’intero territorio lombardo.

Come riportato da Il Riformista, il sindaco Giuseppe Sala ha ribadito lo scorso agosto che «i lavori per Milano Cortina non presentano criticità», sottolineando insieme all’ex presidente del CONI, Giovanni Malagò, il valore strategico dell’evento per il Paese. «L’Italia è un grande Paese, ma con il difetto di saper pianificare poco», aveva ricordato Malagò in primavera, a testimonianza delle difficoltà iniziali di un percorso avviato nel 2019 e attraversato da ben quattro cambi di governo.

I cantieri: dallo sport alla rigenerazione urbana

Il PalaItalia di Santa Giulia, progettato dall’architetto David Chipperfield, è ormai nella fase finale di completamento. L’arena da 16.000 posti, costata circa 200 milioni di euro con extracosti stimati tra i 40 e i 50 milioni, ospiterà le gare di hockey su ghiaccio maschile e, al termine dei Giochi, diventerà una struttura polifunzionale per eventi sportivi e musicali.

Già ultimato il Villaggio Olimpico nell’ex scalo ferroviario di Porta Romana, composto da 150 unità abitative sostenibili e prive di barriere architettoniche. Accoglierà circa 1.400 atleti e, dopo l’evento, sarà riconvertito nel più grande studentato d’Italia, con 1.700 posti letto a prezzi calmierati. «Un progetto convenzionato con il Comune, che garantirà un’eredità concreta alla città», ha spiegato Luca Mangia di Coima Rem.

Parallelamente, il Forum di Assago si prepara a ospitare le competizioni di short track e pattinaggio di figura, con l’Olimpia Milano che si trasferirà temporaneamente all’Allianz Cloud da dicembre 2025 a febbraio 2026. Anche i padiglioni 13 e 15 di Fiera Milano Rho sono stati convertiti in una struttura temporanea per l’hockey femminile, con un investimento di 15 milioni di euro sostenuto da Fondazione Fiera.

Trasporti e infrastrutture

Il Ministero delle Infrastrutture ha confermato lo scorso luglio che oltre 500 milioni di euro sono stati destinati al potenziamento del sistema ferroviario regionale. La nuova linea metropolitana M4, che collega Linate al centro città, è già operativa, mentre sono in fase di completamento gli interventi di ammodernamento delle linee M1 e M2.

La Società Infrastrutture Milano Cortina (SIMICO) ha realizzato più del 70% delle 98 opere previste, di cui 67 considerate “legacy”, ovvero destinate a rimanere come patrimonio permanente del territorio. Secondo l’ultimo aggiornamento pubblicato sulla piattaforma Open Milano Cortina, che monitora l’avanzamento lavori con report periodici ogni 45 giorni, la maggior parte dei progetti sarà completata entro l’autunno 2025.

Investimento sostenibile per la città e il territorio

Il budget della Fondazione Milano Cortina 2026, approvato ad aprile, ammonta a 1,7 miliardi di euro per l’organizzazione dell’evento, mentre le opere infrastrutturali gestite da SIMICO hanno richiesto investimenti per 3,4 miliardi. Con il Decreto Sport di luglio, il Governo ha inoltre sbloccato i fondi necessari per coprire gli extracosti, autorizzando Comune e Regione a rinegoziare le convenzioni e destinando 21 milioni di euro al completamento del PalaItalia.

L’approccio scelto dal capoluogo lombardo si ispira al modello Barcellona 1992, con una strategia di investimenti mirata e sostenibile: utilizzo di impianti esistenti, riqualificazione urbana e coinvolgimento del settore privato. Una visione che intende evitare gli errori del modello Atene 2004, dove molte strutture furono abbandonate dopo i Giochi.

«Milano Cortina 2026 rappresenta prima di tutto un’opportunità per tutto il territorio, un volano per gli investimenti», ha ribadito il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, intervenuto all’evento Verso Milano-Cortina 2026 lo scorso febbraio.

Durante la visita di luglio, Christophe Duby del CIO ha espresso «grande soddisfazione per lo stato di avanzamento dei lavori e per la risposta del pubblico, soprattutto tra i più giovani».

Con i cantieri in via di completamento, sponsor entusiasti e un sistema economico che beneficia di un importante effetto moltiplicatore, Milano si prepara ad accendere il suo braciere olimpico come simbolo di una città che investe nel futuro.