Con il conto alla rovescia ormai sceso sotto i 120 giorni, le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026 entrano nella fase più delicata della preparazione. Il Ministro dello Sport Andrea Abodi ha effettuato ieri un sopralluogo presso i padiglioni di Fiera Milano Rho, dove sono in corso di ultimazione i lavori per la realizzazione dell’Ovale dedicato allo speed skating e dell’area per l’hockey femminile.
Un investimento da 25 milioni
Come riportato da Il Sole 24 Ore, la Fondazione Fiera Milano ha investito 25 milioni di euro per la realizzazione degli impianti olimpici, che saranno successivamente gestiti dalla controllata Fiera Milano spa per ospitare altri eventi.
«Il sistema fieristico milanese si è assunto un impegno preciso e l’ha portato a termine, – ha dichiarato Giovanni Bozzetti, Presidente di Fondazione Fiera Milano. – È un investimento fatto per il sistema Paese, ma che lascerà anche una profonda legacy per il territorio, perché questo spazio diventerà un luogo per eventi da oltre 30.000 spettatori».
L’impianto di speed skating ospiterà circa 7.500 spettatori durante le competizioni olimpiche, mentre la struttura per l’hockey potrà accogliere circa 5.000 persone. La prossima settimana è prevista la posa del primo ghiaccio, in vista di un test event cruciale programmato tra poco più di un mese.
Sostenibilità ambientale al centro del progetto
Dal punto di vista ambientale, entrambe le strutture rappresentano un’eccellenza tecnologica. Secondo quanto riportato da Libero, gli impianti saranno alimentati quasi esclusivamente dall’impianto fotovoltaico installato sui tetti dei padiglioni fieristici, il più grande su tetto d’Italia con 300.000 metri quadrati e una potenza di 18 MWp. Il condizionamento invernale sarà invece garantito dal teleriscaldamento proveniente dal termovalorizzatore comunale, che sfrutta l’incenerimento dei rifiuti della città.
I lavori di adeguamento hanno comportato interventi strutturali significativi: nei padiglioni 13 e 15, destinati allo speed skating, è stato creato un unico spazio libero di 35.000 metri quadrati attraverso il taglio di 12 pilastri interni e l’inserimento di quattro imponenti travi di acciaio. Per l’hockey, nei padiglioni 22 e 24, è stata rimossa temporaneamente parte della parete divisoria per realizzare un campo da 60 metri di lunghezza, oltre a tribune, spogliatoi e una pista di riscaldamento.
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Bilancio in pareggio: una promessa controcorrente
Sul fronte economico, il Ministro Abodi ha lanciato un messaggio rassicurante durante la visita agli impianti di Rho. Come riferito dal Corriere della Sera, Abodi ha dichiarato che i Giochi lasceranno in eredità «un segnale molto positivo che è il pareggio di bilancio. Si narrano storie di disastri, qui invece stiamo lavorando perché il bilancio sia a zero».
Per quanto riguarda gli extracosti relativi al Villaggio Olimpico e al Pala Italia di Santa Giulia, il Ministro ha assicurato che «più o meno abbiamo definito tutto e faremo in modo che entro il perimetro della finanziaria tutto si assesti definitivamente», come riportato da Il Sole 24 Ore.
La corsa finale verso i Giochi 2026
Il cronoprogramma rimane serrato. «Credo che questo impianto dia il senso dell’impresa che stiamo realizzando, sapendo che abbiamo dei tempi che non sono modificabili, né differibili», ha sottolineato Abodi.
Oltre agli impianti di Rho, sono in fase di completamento il Villaggio Olimpico, ormai consegnato, e il Pala Italia a Santa Giulia, dove i lavori procedono intensamente.
Nel frattempo, per incentivare la vendita dei biglietti, è partita ieri una flash promo con il 20% di sconto sui tagliandi per le gare di hockey femminile, valida fino al 10 ottobre per gli appassionati delle discipline FISG.
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