Il ciclismo cresce (bene): record di bilancio e impatto globale per la UCI

Nel 2024 la UCI ha rafforzato il proprio ruolo centrale nello sport olimpico e mondiale, con un bilancio record, nuovi investimenti globali e una strategia di sviluppo inclusiva e sostenibile.

MilanoSanremo UCI
Bilancio UCI 2024
Image Credits: Tommaso Pelagalli / Sprintcyclingagency/Photo News/PNewsZ/Insidefoto

Nel 2024 il ciclismo ha confermato il proprio ruolo centrale nello scenario olimpico e sportivo internazionale, non solo in termini di spettacolo ma anche di governance, sostenibilità e salute finanziaria. Lo testimonia l’Annual Report 2024 dell’Union Cycliste Internationale (UCI), approvato dal Management Committee.

Il rapporto racconta un anno straordinario: sportivamente dominato dai Giochi Olimpici e Paralimpici di Parigi, ma anche scandito da nuove politiche sulla sicurezza degli atleti, investimenti mirati nei paesi in via di sviluppo e una solidità finanziaria che fa scuola tra le federazioni internazionali.

Oltre l’evento: Parigi 2024 come leva strategica

Il ciclismo è stato tra i protagonisti assoluti dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Parigi 2024, con cinque discipline presenti nel programma olimpico e due in quello paralimpico. Per la prima volta, la disciplina ha raggiunto la piena parità di genere, con 257 donne e 257 uomini in gara.

Non abbiamo ancora raggiunto tutti i nostri obiettivi, – ha sottolineato la Direttrice Generale Amina Lanayama il salto rispetto a dieci anni fa è impressionante. Le cicliste oggi guadagnano in media oltre 100.000 euro annui. Alcune sfiorano il milione”.

Dietro al successo sportivo, però, si cela una strategia ben più profonda: la creazione di un mini comitato organizzatore con ASO e la Federazione francese ha permesso alla UCI di intervenire attivamente nella gestione operativa delle gare, ottimizzando logistica, impianti e calendario.

Finanze in ordine: 25,9 milioni di franchi di risultato netto

L’anno olimpico ha rappresentato un picco anche per i conti. Grazie alla redistribuzione delle entrate da Parigi 2024 (25,7 milioni di dollari, +1,4 milioni rispetto a Tokyo), la UCI ha chiuso il 2024 con un risultato netto di 25,9 milioni di franchi svizzeri.

Ma la solidità dell’ente non si esaurisce nei numeri straordinari degli anni olimpici. Il ciclo quadriennale 2021-2024 si è chiuso con un surplus strutturale di 9,1 milioni CHF (escludendo Parigi), frutto di una gestione oculata delle risorse e della fidelizzazione dei partner commerciali. I fondi sono stati impiegati per finanziare progetti di sviluppo e inclusione attraverso il World Cycling Centre (WCC) e le nuove sedi continentali aperte a Shanghai, Cambridge e Lima.

Le riserve patrimoniali hanno raggiunto i 53,2 milioni di franchi, ben oltre il target minimo fissato dal Comitato Direttivo (20 milioni). Una cifra che permette alla UCI di affrontare progetti di alto impatto – come i Mondiali in Africa – senza mettere a rischio la propria sostenibilità.

La forza della governance e la crescita globale

Nel biennio 2023–2024, l’ASOIF (Association of Summer Olympic International Federations) ha assegnato alla UCI un punteggio di 217 su 222 nella sua valutazione della governance: un risultato che conferma la federazione tra le più trasparenti e resilienti al mondo.

La federazione conta oggi 205 federazioni nazionali affiliate e ha rafforzato la propria presenza globale con l’apertura di tre nuovi centri di sviluppo continentali UCI WCC in Nuova Zelanda, Cina e Perù.

Il progetto Africa 2025 rappresenta uno dei capitoli più ambiziosi dell’Agenda 2030, la roadmap strategica varata dalla UCI nel 2022. L’obiettivo è duplice: organizzare per la prima volta i Campionati Mondiali su strada sul continente africano (a Kigali, in Ruanda) e costruire un ecosistema ciclistico locale, con giovani talenti formati in centri specializzati in Sudafrica e in Francia.

La UCI ha anche inaugurato un Development Satellite permanente a Kigali, con lo scopo di fornire una base tecnica stabile per le future generazioni.

Non si tratta solo di un evento, – ha dichiarato il presidente David Lappartientma di un’opportunità per ridefinire la geografia dello sport”.

Governance, sicurezza e innovazione: i pilastri intangibili

Tra le iniziative di rilievo del 2024, si segnala l’introduzione del sistema dei cartellini gialli per comportamenti pericolosi durante le gare su strada, la semplificazione delle regole sulla “zona sprint” (ultimi 3 km) e il divieto medico dell’inalazione di monossido di carbonio, tecnica usata per aumentare la capacità ematica ma potenzialmente dannosa per la salute.

La federazione ha anche lanciato Fair Cycling, una campagna contro la manipolazione dei risultati e la corruzione sportiva, con il supporto di una piattaforma anonima di segnalazione (“UCI SpeakUp”). Parallelamente, è stato istituito un reparto dedicato alla frode tecnologica, guidato da Nicholas Raudenski, ex investigatore criminale.

UCI Annual Report 2024

Il bilancio 2024 della UCI evidenzia come una governance sportiva moderna possa coniugare obiettivi finanziari, impatto sociale e performance atletiche. Il ciclismo, oggi, è molto più che uno sport olimpico: è un laboratorio di innovazione, inclusione e sostenibilità.

Un modello virtuoso per tutto il mondo sportivo, che guarda già al futuro con la mente rivolta a Los Angeles 2028 e a Kigali 2025, dove si realizzerà il sogno africano del ciclismo mondiale.