Il Giro d'Italia vetrina del Made in Italy: tra diplomazia ed esportazioni

La corsa rosa alla Farnesina: Cairo illustra i numeri di una macchina promozionale da 650 milioni di spettatori e 1,5 milioni di acquirenti di prodotti italiani.

Giro d’affari turismo sportivo
L'impatto su commercio e turismo
Image Credits: Daniele Buffa / Image Sport / Insidefoto

Il Giro d’Italia sale in cattedra alla Farnesina. Urbano Cairo, presidente di Rcs MediaGroup, è stato invitato dal ministro degli Esteri Antonio Tajani alla Conferenza delle ambasciatrici e degli ambasciatori d’Italia nel mondo, confermando il ruolo della corsa rosa quale strumento di diplomazia sportiva e volano per l’economia nazionale.

Una vetrina globale per il Paese

I numeri presentati da Cairo parlano chiaro: 650 milioni di persone collegate in oltre 200 Paesi seguono ogni anno la corsa ciclistica più amata dagli italiani.

«Il Giro d’Italia è molto più di una semplice corsa ciclistica, – ha dichiarato il presidente di Rcs come riporta La Gazzetta dello Sport. – Parliamo di un’immensa vetrina per il nostro Paese. Attraverso il Giro tutti possono scoprire i nostri luoghi e i nostri prodotti, è un’enorme promozione del Made in Italy e una spinta fortissima per il turismo». 

La strategia di internazionalizzazione sta dando i suoi frutti. Dal 2016, anno in cui Cairo ha assunto la gestione organizzativa con Rcs, la corsa è costantemente cresciuta. Le partenze dall’estero sono diventate una costante:

«Negli ultimi trent’anni il Giro d’Italia è partito ben undici volte dall’estero, dove comunità locali e governi hanno investito somme davvero considerevoli per poterlo ospitare», riporta il Corriere della Sera.

L’effetto Albania: 1,2 milioni di turisti in più

Il caso dell’Albania quest’anno è emblematico. La Grande Partenza da Tirana e le tre tappe nel Paese balcanico hanno generato un impatto turistico immediato e misurabile.

«In Albania quest’anno, secondo le statistiche, sono arrivate un milione e duecentomila persone in più rispetto all’anno scorso», ha riferito Cairo, aggiungendo che la corsa rosa ha «contribuito in modo importante alla crescita del flusso».

Una ricerca di Banca Ifis ha quantificato l’entusiasmo albanese: il 90% della popolazione si è dichiarato soddisfatto dell’iniziativa. Ma l’effetto non si limita ai Paesi ospitanti. A livello internazionale, l’89% degli appassionati sportivi stranieri intervistati ha acquistato prodotti italiani dopo aver seguito la manifestazione, mentre il 45% ha migliorato la propria opinione sull’Italia.

Un motore per l’economia

Banca Ifis ha calcolato l’impatto economico complessivo della corsa: 2,1 miliardi di euro di spesa totale generata dall’evento. Di questi, 700 milioni vengono spesi durante le tappe italiane, mentre 1,4 miliardi si materializzano nei 18 mesi successivi, grazie all’attrattività che il Giro esercita sui turisti stranieri.

Sul fronte delle esportazioni, tema caro al ministro Tajani che punta a quota 700 miliardi entro fine legislatura, il Giro muove 2,5 miliardi di fatturato. «Ben un milione e 500 mila persone hanno acquistato prodotti dopo aver visto le gare, tra food and beverage, moda, artigianato o prodotti della bike economy», ha precisato Cairo come riporta La Gazzetta dello Sport.

L’81% degli spettatori internazionali ha visitato l’Italia, spesso spinto proprio dalla passione per il ciclismo, trasformando la corsa in un efficace strumento di destination marketing.

Diplomazia sportiva e relazioni internazionali

Al di là dei numeri economici, Cairo ha sottolineato il valore diplomatico dell’evento. «Il Giro è anche un fattore positivo nello stabilire relazioni tra il nostro Paese e l’estero», ha affermato, ricordando come «gli albanesi hanno molto apprezzato che la corsa rosa sia partita dalla loro terra e che l’Italia si sia dimostrata un Paese aperto, collaborativo».

La nomina del Giro ad “Ambasciatore della diplomazia dello Sport, conferita da Tajani il 26 marzo 2024, trova così conferma nei fatti. La corsa è stata definita dal ministro «il polmone della diplomazia della crescita sportiva».

Squadre Giro d’Italia 2025 Giro d’Italia ricavi
Credit image: Daniele Buffa / Image Sport / Insidefoto

La Grande Partenza dalla Bulgaria nel 2026, terra ciclisticamente inesplorata, rappresenta la sedicesima partenza dall’estero, confermando l’interesse internazionale verso l’evento. «Se tutti questi Paesi hanno deciso di investire cifre anche molto importanti per poter ospitare la nostra corsa è perché si sono resi conto di che meravigliosa vetrina sia», ha concluso Cairo.

Un investimento nella qualità della produzione televisiva, gestita direttamente da Rcs per offrire un prodotto televisivamente impeccabile, completa la strategia di valorizzazione del brand Giro d’Italia come strumento di soft power e promozione economica del Sistema Paese.