Il Giro come ambasciatore del Paese. La corsa rosa si afferma sempre più come un vero motore di valore economico, sociale e culturale: il Giro d’Italia 2025 genera un impatto complessivo da 2,1 miliardi di euro.
La manifestazione ciclistica produce inoltre 79 milioni di euro di benefici sociali, con un moltiplicatore di valore pari a 2,8: per ogni euro investito, ne vengono restituiti quasi tre in termini di benessere per la collettività
«L’investimento ha una ricaduta sociale positive 3 volte superiore all’ammontare stanziato – ha commentato Carmelo Carbotti, Head of Strategic Marketing and Research Office di Banca Ifis –, grazie ai benefici a cascata della manifestazione sul livello di attività sportiva dei partecipanti che riduce i costi sociali della sedentarietà».
Un impatto multidimensionale
I numeri emergono dall’analisi condotta da Banca Ifis attraverso la divisione Ifis Sport, presentata oggi al Festival dello Sport di Trento da Carmelo Carbotti alla presenza di Urbano Cairo, Matteo Zoppas, Maurizio Fondriest e Giacomo Nizzolo.
Secondo lo studio, il Giro d’Italia si conferma l’evento sportivo più seguito e apprezzato d’Italia, capace di generare ricchezza e, soprattutto, benessere diffuso, con benefici a catena anche a livello sociale.
L’impatto sociale da 79 milioni di euro deriva dalla somma di vari fattori: l’aumento del benessere percepito da oltre 1,6 milioni di spettatori, la promozione dell’attività fisica e il conseguente risparmio potenziale per il sistema sanitario nazionale grazie alla riduzione della sedentarietà.
«Lo sport genera valore, non solo economico, ma anche sociale: questa ricerca, è un esempio virtuoso di questo modello – ha dichiarato Raffaele Zingone, Condirettore Generale e Chief Commercial Officer di Banca Ifis –. Nel caso del Giro d’Italia, il valore della manifestazione è anche culturale grazie a una storia di oltre cent’anni che attraversa in ogni edizione tutto il Paese, valorizzando tutte le bellezze, anche produttive, che la nostra Banca sostiene da oltre quarant’anni».
La partenza da Tirana: un ponte tra culture
Uno degli elementi più apprezzati dell’edizione 2025 è stata la partenza da Tirana, in Albania: una scelta che il 90% degli spettatori ha giudicato positivamente, riconoscendole un forte valore simbolico e turistico.
Oltre un terzo del pubblico (36%) ha seguito il Giro per la prima volta, mentre l’84% ha dichiarato di aver vissuto un’esperienza “molto positiva” in termini di benessere personale. La spesa media pro capite è stata di 110 euro, con molti spettatori che hanno pernottato almeno una notte e assistito a più tappe.
«La scelta di esportare questa manifestazione sportiva di eccellenza consente di promuovere l’immagine del Paese stimolando un effetto traino sul sistema Italia e aumentando l’attrazione verso il Made in Italy», conclude Carbotti.
L’impatto sulla reputazione internazionale
Il Giro continua a crescere: nel 2025 ha registrato 2,3 milioni di spettatori dal vivo, in aumento del 4,5% rispetto all’anno precedente. Ma la sua forza va oltre i confini italiani: rappresenta un formidabile ambasciatore del Made in Italy, capace di promuovere all’estero l’immagine di un Paese dinamico, innovativo e di qualità.
Tra gli appassionati stranieri che seguono la corsa attraverso tv, streaming e social media, l’89% ha acquistato prodotti italiani e quasi la metà (45%) ha dichiarato di aver migliorato la propria opinione sull’Italia dopo aver seguito l’evento. L’81% di loro è già stato nel nostro Paese, spesso proprio spinto dalla passione per il ciclismo.
L’effetto Rosa si traduce in un potente strumento di soft power, e consente di mostrare le eccellenze italiane – dal design all’artigianato, dal paesaggio alla tecnologia – attraverso la lente dello sport.