Il ritorno della Pallacanestro Cantù in Serie A coincide con una piccola rivoluzione nel panorama impiantistico italiano. La Cantù Arena, il cui completamento è atteso per l’autunno 2026, introduce per la prima volta nel nostro Paese il modello del Personal Seat License (PSL), uno strumento di finanziamento e fidelizzazione già collaudato negli Stati Uniti ma finora inedito in Italia.
Il PSL: dalla NBA all’Italia
Come riporta Il Sole 24 Ore, il meccanismo del PSL consente a tifosi e investitori di acquisire il diritto di prelazione su un posto determinato per periodi di 5, 10 o 15 anni. Il seggiolino diventa di fatto una “proprietà temporanea”, con vantaggi esclusivi: accesso prioritario alle prevendite, inviti a eventi dedicati, scontistiche personalizzate e una targa nominativa sul seggiolino. Un numero limitato di posti garantirà l’esclusività, con l’attivazione di waiting list in caso di sold out.
Ma il PSL non è solo un benefit per i supporter. Rappresenta soprattutto una leva di finanziamento anticipato: genera cash flow immediato che sostiene i costi di costruzione e riduce il rischio finanziario dell’operazione. All’estero, questo modello ha contribuito a finanziare progetti miliardari come il Levi’s Stadium dei San Francisco 49ers o il Tottenham Hotspur Stadium di Londra.
Un business model a 360 gradi
Accanto al PSL, il piano economico-finanziario della Cantù Arena prevede la valorizzazione di asset diversificati: naming rights, founding partners e fornitori ufficiali con pacchetti di visibilità corporate, hospitality su tre livelli con premium seating, skybox e aree business, oltre a food & beverage e merchandising.
L’obiettivo è superare la tradizionale dipendenza dagli incassi sportivi, costruendo un ecosistema di ricavi ricorrenti basato su eventi multipli: concerti, convention, competizioni di volley, tennis e hockey. Un impianto polifunzionale che punta a essere operativo 365 giorni l’anno.
Il cantiere procede secondo cronoprogramma
I lavori stanno rispettando le tempistiche previste. Sono già completati il Pavillon da mille metri quadri, destinato a training center e area eventi, e il corpo da 2.000 metri quadri per hospitality, food & beverage e spazi corporate.
Ora l’attenzione si concentra sul corpo centrale dell’arena ottagonale: le colonne prefabbricate hanno portato l’edificio a 16 metri di altezza, in attesa della copertura in acciaio che lo innalzerà a 22 metri.
Parallelamente prosegue l’installazione delle gradinate prefabbricate, per una capienza finale di 5.200 posti.
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Un PPP da 40 milioni: il primo caso con la Legge Stadi
Il progetto richiede un investimento complessivo di 40 milioni di euro, attivato attraverso un partenariato pubblico-privato (PPP), il primo a giungere a compimento applicando la cosiddetta Legge Stadi. La società di scopo Cantù Next, costituita nel 2019 da un gruppo di imprenditori locali, ha guidato l’operazione con il sostegno della Regione Lombardia e del Comune di Cantù, e con il finanziamento dell’Istituto per il Credito Sportivo, all’epoca guidato dall’attuale ministro dello Sport Andrea Abodi.
Nel febbraio 2024, dopo quattro anni dalla presentazione dei progetti, è stata firmata la convenzione tra Cantù Arena S.p.A. e il Comune per il project financing.
L’advisor finanziario dell’operazione è stato Iniziativa Cube, che ha affiancato il soggetto proponente in tutte le fasi della procedura, compreso il supporto nell’interlocuzione con gli istituti di credito. Iniziativa vanta un portfolio di circa 40 interventi di PPP relativi a impianti sportivi di dimensioni rilevanti, su un totale di quasi 130 operazioni di sviluppo infrastrutturale.
Il progetto si sviluppa in partnership con ASM Global (parte del gruppo Legends), leader internazionale nella gestione e valorizzazione di impianti indoor e outdoor. Sul fronte finanziario, l’operazione vede coinvolti in pool l’Istituto per il Credito Sportivo, Intesa Sanpaolo, BCC Cantù e Finlombarda.
Una svolta culturale per lo sport italiano
Per la Pallacanestro Cantù si tratta di un progetto strategico: l’impianto sarà sponsor di maglia, hub di attività per la comunità locale e strumento di fidelizzazione dei tifosi. Ma la portata del progetto va oltre i confini di Cantù.
Per il sistema sportivo italiano, invece, la Cantù Arena rappresenta un cambio di paradigma: l’impianto non è più un costo da ammortizzare, ma un asset produttivo e patrimoniale capace di generare valore economico e sociale.