Wimbledon non è solo uno dei quattro tornei del Grande Slam: è il palcoscenico dove il tennis incontra la leggenda. Edizione dopo edizione, sul verde impeccabile dell’All England Club si scrivono record destinati a restare impressi nella storia dello sport.
Alcuni, scolpiti nel tempo; altri, freschi di 2025. Ecco i più memorabili.
Il match più lungo di sempre
Il 24 giugno 2010 si è chiuso l’incontro più lungo nella storia del tennis. Sul Court 18, John Isner e Nicolas Mahut hanno dato vita a un’epica maratona di 11 ore e 5 minuti, suddivisa su tre giorni. Iniziato il 22 giugno alle 18:13, il match è stato sospeso due volte per oscurità, fino all’ultimo colpo del 24 giugno: 6-4 3-6 6-7(7) 7-6(3) 70-68 per Isner. Il quinto set, da solo, è durato 8 ore e 11 minuti e ha registrato 138 game, contribuendo al totale record di 183 giochi complessivi. All’epoca, il tie-break al quinto non era ancora previsto.
Sul versante femminile, il match più lungo giocato a Wimbledon si è disputato nel 2004 tra Elena Dementieva e Maria Sharapova. Durata complessiva: 3 ore e 45 minuti, un tempo che però non rappresenta il record assoluto del tennis femminile.
Restando in tema lunghezza dei match, nel 2019 Djokovic e Federer hanno dato vita alla finale maschile più lunga di sempre. Chiusa al quinto set con il punteggio di 13–12, grazie al nuovo tie-break sul 12–12 introdotto proprio in quell’edizione. Un cambiamento regolamentare che ha fatto storia.
Re e regina di Wimbledon
Roger Federer è l’uomo dei record a Londra: otto titoli conquistati lo rendono il più vincente sull’erba britannica. Alle sue spalle, Novak Djokovic, fermo a sette successi, ma ancora in attività e in corsa per eguagliare (e forse superare) lo svizzero.
Proprio Djokovic, nell’edizione 2025, ha centrato la sua 100ª vittoria a Wimbledon, diventando il secondo uomo nella storia del torneo a raggiungere questo traguardo dopo Federer (105). Solo Martina Navratilova, nel tabellone femminile, ha fatto meglio: 120 vittorie in 134 incontri disputati.
Con questo traguardo, Djokovic ha anche eguagliato un altro primato di Federer: sono gli unici due giocatori ad aver vinto almeno 100 partite in due Slam diversi.
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Quando l’età non conta
A Wimbledon si può fare la storia indipendentemente dall’età.
Boris Becker l’ha fatta nel 1985: a soli 17 anni e 220 giorni, è diventato il più giovane vincitore maschile di Wimbledon (e di qualsiasi Slam all’epoca). Fu anche il primo tedesco e il primo giocatore non testa di serie a conquistare il titolo. Il suo primato di precocità a livello Slam è stato battuto nel 1989 da Michael Chang (Roland Garros a 17 anni e 3 mesi), ma il record di più giovane vincitore a Wimbledon resta suo.
Quest’anno invece Laura Siegemund è diventata la giocatrice più anziana dell’era Open a raggiungere per la prima volta i quarti a Wimbledon. La tedesca, a 37 anni, ha sconfitto l’argentina Solana Sierra agli ottavi.
Wimbledon: servizi da record
Il francese Giovanni Mpetshi Perricard, 21 anni, ha firmato il servizio più veloce mai registrato a Wimbledon: 153 miglia orarie (246 km/h), nel match di primo turno contro Taylor Fritz. Ha superato il precedente record di Taylor Dent (148 mph nel 2010).
Nel circuito femminile, il primato di velocità spetta a Serena Williams: 129 mph (208 km/h), nel 2008.
La seconda di servizio più veloce nella storia del torneo è invece di Nick Kyrgios: 143 mph (230 km/h).
Imprese da fondo classifica
Goran Ivanišević ha firmato un doppio record nel 2001: vincitore del torneo partendo da wild card (unico caso nella storia) e autore di 213 ace, il massimo mai registrato in un’edizione di Wimbledon.
Classificato n. 125 del mondo, il croato ha superato ogni pronostico battendo Patrick Rafter in finale.
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2025: un’annata da ricordare per l’Italia e per i record
L’edizione 2025 di Wimbledon ha visto brillare il tricolore. Per la prima volta, tre italiani – Jannik Sinner, Lorenzo Sonego e Flavio Cobolli – hanno raggiunto gli ottavi di finale. Già nel 2024 in tre erano arrivati alla seconda settimana del torneo. Se però in quel caso erano Sinner, Lorenzo Musetti e Jasmine Paolini, quest’anno sono tutti maschi.
Il numero 1 del mondo, ha impressionato per continuità e dominio: nei primi tre turni non ha perso nemmeno un set, lasciando solo 17 game complessivi agli avversari – un nuovo record per un giocatore testa di serie a Wimbledon. Il precedente apparteneva a Federer (19 game persi nel 2004).
Conclusione
Wimbledon resta un tempio del tennis non solo per la sua tradizione secolare e il prestigio, ma anche perché continua, anno dopo anno, a essere teatro di numeri, imprese e record che definiscono l’eccellenza sportiva. E l’edizione 2025 non ha fatto eccezione, arricchendo un archivio che non smette di stupire.
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