Centenario d’oro. Proprio nella settimana del suo 38esimo compleanno, Novak Djokovic centra un altro traguardo storico: il titolo numero 100 in carriera. Una cifra costruita con pazienza e ambizione lungo una carriera straordinaria.
Più della metà di quei trofei arrivano dai tornei di alto prestigio: 24 Slam, 40 Masters 1000, senza dimenticare l’oro olimpico conquistato a Parigi 2024, dopo una battaglia epica contro Carlos Alcaraz.
Djokovic guadagni carriera: il titolo numero 100
Ha sofferto, ha inseguito, è caduto, si è rialzato. Ma alla fine ha vinto. Perché Djokovic è questo: tenacia pura, determinazione inarrestabile. Chi pensava che, dopo aver finalmente coronato il sogno olimpico, la sua fame potesse placarsi, si sbagliava.
A Ginevra, in un torneo Atp 250 che per lui è diventato speciale, Nole ha lottato punto su punto. Prima ha conquistato la finale contro Hubert Hurkacz, poi l’ha vinta in rimonta, dopo tre ore intense contro un avversario di dieci anni più giovane.
Un trionfo dell’esperienza e della volontà. Perché quel club esclusivo dei “100”, che fino a ieri contava solo due leggende come Jimmy Connors (109 titoli) e Roger Federer (103), ora ha un nuovo membro, riporta La Gazzetta dello Sport.
E Djokovic ci è entrato dalla porta principale, con la solita grinta, mettendosi al terzo posto in una classifica che racconta la grandezza di chi ha scritto la storia del tennis segnando un epoca.
Djokovic guadagni carriera: il primo successo in Olanda
Il suo primo titolo risale al 2006, ad Amersfoort, in Olanda. Curiosamente, in finale contro Nicolas Massu, oggi coach di Hurkacz e spettatore d’eccezione a Ginevra: «Ricordo che mi aveva stupito la sua potenza – racconta il cileno –. Il suo spirito da combattente, la qualità del suo tennis. Giocava davvero bene».
Da allora, è stata una scalata costante: migliorando anno dopo anno, spingendo sempre più in alto l’asticella, imponendosi come punto di riferimento per un’intera generazione e imprimendo il suo nome nella storia.
«Ho ancora voglia di fare la storia di questo sport – raccontava alla vigilia del torneo –. So che oggi i protagonisti sono Sinner e Alcaraz, ma finché continuerò ad amare così tanto la competizione, e finché il fisico me lo permetterà, non ho alcuna intenzione di mollare».

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Djokovic guadagni carriera: la classifica all-time dei premi
Se per titoli conquistati il serbo si piazza al terzo posto, per quanto riguarda i premi conquistati in carriera non conosce rivali: il primo posto è suo appannaggio con una distanza siderale dal resto del podio.
Djokovic ha infatti collezionato 187 milioni di dollari in premi, staccando nettamente i suoi due grandi rivali Rafael Nadal, fermo a quota 135 milioni, e Roger Federer, terzo con un bottino di 131 milioni.
Al quarto posto si piazza il suo amico ed ex compagno di doppio Andy Murray che ha collezionato in carriera 65 milioni di dollari, mentre per vedere il primo tennista ancora in attività bisogna scendere in quinta posizione dove si trova Alexander Zverev con 53 milioni.
Segue al sesto posto Daniil Medvedev con 46 milioni, mentre è settimo Pete Sampras con un cachet cumulato di 43 milioni. Se il solco scavato con il primo esponente ancora presente sui campi segnala un dominio destinato a perdurare ancora a lungo, gli unici in prospettiva in grado di scalzare il predominio del serbo occupano attualmente l’ottava e la nona posizione.
Pur essendo agli albori di quella che si prospetta come una florida carriera, Carlos Alcaraz e Jannik Sinner hanno già raccolto rispettivamente 42 e 40 milioni di dollari. Chiude il ranking un altro giocatore in attività seppure nella fase conclusiva della sua carriera, ovvero Stan Wawrinka che ha collezionato 38 milioni.
La prossima sfida di Nole: obiettivo Roland Garros
A 38 anni, le doti atletiche non sono più quelle dei giorni migliori ma la mente è ancora affamata, e Djokovic non intende fermarsi. È l’unico ad aver trascorso 428 settimane da numero uno del mondo, ben 118 in più di Federer:
Djokovic si nutre di sfide. E ora punta dritto al Roland Garros. Il prossimo obiettivo è lo Slam numero 25, che lo renderebbe il più titolato di sempre, uomini e donne compresi. Il trofeo di Ginevra, il centesimo, potrebbe essere stato solo il trampolino per un nuovo volo.
«Dopo oggi, Ginevra sarà sempre un posto speciale per me – ha detto commosso durante la premiazione -. È vero, faccio sempre più fatica a recuperare – aveva ammesso qualche giorno fa –, ma sento di poter ancora vincere titoli Slam».