Dainese, Carlyle tratta la cessione ai creditori Hps e Arcmont

Carlyle è in trattativa per cedere Dainese ai fondi Hps e Arcmont, creditori del gruppo. L’azienda di equipaggiamento sportivo ha registrato 120 milioni di euro di perdite rinviando il pagamento di una cedola.

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Verso nuova proprietà
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Carlyle ha avviato trattative avanzate per la cessione di Dainese SpA ai fondi Hps Investment Partners e Arcmont Asset Management, principali creditori della storica azienda italiana di abbigliamento protettivo. La notizia, riportata da Bloomberg, arriva in un momento delicato per il gruppo, colpito da un forte deterioramento finanziario.

Acquisita nel 2022 tramite un finanziamento da 285 milioni di euro in private bond sottoscritti proprio dai due fondi, Dainese ha visto peggiorare sensibilmente i propri conti nel 2024, spingendo Carlyle ad avviare un confronto con i creditori all’inizio di quest’anno. Le trattative in corso avrebbero già portato al rinvio del pagamento di una cedola prevista per questa settimana, segnale delle difficoltà di cassa della società.

«Dainese è impegnata in discussioni costruttive con i suoi partner finanziari relativamente a una ricapitalizzazione del business, – ha dichiarato un portavoce della società. – Ciò allo scopo di rafforzare la struttura di capitale e di migliorare la sua flessibilità finanziaria dopo che il business ha dovuto affrontare le difficoltà del mercato».

Perdite triplicate nel 2024: il contesto finanziario della crisi

Secondo quanto emerge dalla relazione finanziaria annuale pubblicata lo scorso maggio, Dainese ha chiuso il 2024 con una perdita netta di 120 milioni di euro, quasi tre volte superiore a quella del 2023. Una flessione che ha origine da diversi fattori, tra cui una svalutazione dell’avviamento da 86 milioni di euro e un rallentamento della domanda, in particolare nei mercati asiatici.

Il gruppo risente anche del contesto macroeconomico sfavorevole: tassi di interesse in aumento, scorte eccessive ereditate dal biennio pandemico e consumi incerti, soprattutto in Cina, hanno minato la redditività di Dainese.

Alla fine del 2024, Carlyle ha cercato di tamponare la crisi con un’iniezione di capitale da 15 milioni di euro, che ha permesso all’azienda di rispettare i covenant previsti dai contratti bancari, evitando un possibile default tecnico.

Secondo Bloomberg, Dainese ha attualmente in essere 278 milioni di euro in obbligazioni private con scadenza triennale e una linea di credito revolving da 52,5 milioni di euro.

Nonostante le difficoltà, né Carlyle né Dainese hanno rilasciato ulteriori commenti. Il futuro dell’azienda si gioca ora sul tavolo della ristrutturazione finanziaria, con i fondi Hps e Arcmont pronti a rilevarne il controllo per garantire continuità e rilancio.