La Thailandia compie un passo deciso verso il debutto nel Mondiale di Formula 1. Il governo di Bangkok ha approvato un progetto per ospitare un Gran Premio sulle strade della capitale a partire dal 2028, con un contratto quinquennale e un investimento complessivo di circa 1,27 miliardi di dollari (equivalenti a 1,1 miliardi di euro).
L’annuncio è stato dato martedì dal ministro del Turismo, Sorawong Thienthong, che ha illustrato i dettagli in conferenza stampa.
«Le autorità stimano che l’organizzazione dell’evento costerà 41,4 miliardi di baht, – ha dichiarato il ministro. – È un investimento che rientra negli sforzi del paese per promuovere il turismo, uno dei motori principali della nostra economia».
Secondo quanto riferito dal portavoce del governo Jirayu Houngsub, la gara si svolgerebbe su un tracciato cittadino di 5,7 chilometri nella zona nord della capitaletracciato cittadino di 5,7 chilometri nella zona nord della capitale, nei pressi del celebre mercato di Chatuchak.
«La Thailandia avrà una competizione di livello mondiale, – ha dichiarato Houngsub al termine della riunione di gabinetto. – Qualcosa che non avremmo mai pensato che sarebbe successo».
L’offerta ufficiale sarà ora presentata alla Federazione Internazionale dell’Automobile (FIA), che gestisce i diritti sportivi e commerciali della Formula 1.
Segnali di apertura
Nei mesi scorsi, segnali di apertura erano già arrivati: il primo ministro Paetongtarn Shinawatra ha incontrato più volte il CEO di Formula 1il primo ministro Paetongtarn Shinawatra ha incontrato più volte il CEO di Formula 1, Stefano Domenicali, per discutere i dettagli dell’iniziativa.
Anche il pilota thailandese Alexander Albon, in forza al team Williams, si è detto entusiasta del progetto dopo aver partecipato a un incontro con il premier.
«Sta andando avanti, ovviamente nulla è ancora definitivo, ma è bello vedere l’impegno della Thailandia, – aveva commentato. – Hanno un’offerta solida. Se si guarda ai progetti, si vede quanto sono seri. Sembra promettente».
Attualmente, la Formula 1 fa tappa nel Sud-Est asiatico solo a Singapore, a ottobre, su un circuito cittadino tra i più impegnativi del calendario per il caldo e l’umidità.
La Thailandia, che già ospita una gara del Motomondiale a Buriram, punta ora a inserirsi nella rotazione futura del Circus, anche alla luce della saturazione dell’attuale calendario con 24 appuntamenti già in programma.
Lo stesso Domenicali ha dichiarato più volte di non voler superare tale limiteDomenicali ha dichiarato più volte di non voler superare tale limite, ma ha lasciato aperta la porta a eventuali sostituzioni o rotazioni, in particolare tra alcune gare europee.
Sul fronte mediatico, la regione appare già ben coperta: il gruppo qatariota BeIN Sports detiene i diritti di trasmissione della F1 in dieci paesi del Sud-Est asiatico, tra cui anche la Thailandia, subentrando a Fox Sports Asia.
Il percorso verso un Gran Premio a Bangkok è ancora lungo, ma l’impegno delle istituzioni e l’interesse internazionale sembrano porre solide basi per un nuovo ingresso nel calendario mondiale.